Negli ultimi 6 mesi la Repubblica Dominicana ha registrato oltre 200 casi di colera, secondo fonti locali e sanitarie. Molti di questi casi non sono ufficiali, ma la tendenza è in aumento, soprattutto a causa del peggioramento delle condizioni climatiche e dei flussi migratori da Haiti. I focolai sono diffusi a macchia di leopardo sul territorio, con particolare incidenza nelle aree urbane più vulnerabili e durante la stagione delle piogge. Al momento, non si segnalano decessi recenti legati al colera nel paese.
Casi di dengue dall’inizio dell’anno
Nel 2025, la situazione della dengue è migliorata rispetto all’anno precedente: fino a maggio sono stati segnalati 83 casi ufficiali, un drastico calo rispetto agli 818 casi nello stesso periodo del 2024. Ma attenzione ai tanti casi nella popolazione locale non segnalati e denunciati. Il miglioramento è attribuito a una campagna intensiva di prevenzione e controllo dei vettori da parte delle autorità sanitarie dominicane. Nel 2024, invece, i casi erano stati circa 35.000, con tutti e quattro i sierotipi virali in circolazione e numerosi casi gravi.
Altri focolai epidemici
Oltre a colera e dengue, la Repubblica Dominicana registra ufficialmente i seguenti focolai di epidemia:
Malaria: Nel 2025 sono stati segnalati 184 casi, in netto calo rispetto all’anno precedente. Le zone più a rischio restano quelle di confine con Haiti e alcune province interne.
Leptospirosi: sempre presente ma a livelli minimi nel 2025. L’uso di doxiciclina in prevenzione per malaria e forme diarroiche previene e cura anche forme di leptospirosi
Altre virosi: Endemiche Zika e Chikungunya, ma senza segnalazioni di focolai rilevanti nel 2025.
Malattie prevenibili da vaccino (come polio, morbillo, rosolia, varicella): rimangono a livelli molto bassi grazie alle campagne vaccinali.
La situazione sanitaria mostra un miglioramento per dengue e malaria dovuto alla maggiore attenzione per l’ambiente e per le zanzare, e ad una modifica climatica. Rimane comunque l’attenzione per il viaggiatore internazionale. Il colera resta una minaccia soprattutto nelle aree più povere e durante la stagione delle piogge. Una prevenzione efficace, oltre al controllo degli alimenti e delle bevande è costituita dall’uso del vacciono orale per il colera (VAXCHORA o DUKORAL) da effettuare prima del viaggio. Il vaccino orale è molto utile anche e soprattutto per il controllo della diarrea da Escherichia Coli ed altri enterobatteri. PER INFO CLICCA QUI
PRATICHE PREVENTIVE
È importante ed opportuno per i viaggiatori internazionali adottare precauzioni nei confronti delle punture di zanzare.
Le zanzare del tipo Aedes sono presenti nell’ambiente tutto il giorno, ma la loro attività si accentua soprattutto all’alba e al tramonto. E’ molto importante:
(1) utilizzare vestiario che, quanto possibile, copra braccia e gambe;
(2) utilizzare zanzariere trattate sopra il prorpio letto e dormire in locali forniti di zanzariere o di aria condizionata;
(3) fare uso di repellenti per insetti, vettori dei virus in questione.
Tra i diversi repellenti sfficaci, molti di tipo chimico, OLIO DI NEEM -NOZETA, per esperienza diretta personale e di tanti viaggiatori, è particolarmente efficace come repellente, ma è anche molto efficace, dopo le punture, come lenitivo della infiammazione e irritazione provocata dalla puntura di zanzara. Un altra azione spiccata del NOZETA (NEEM) consiste nel proteggere da parassiti quali scabbia, pidocchi ed altri, ed anche dalle zecche che non amano questa essenza. (PER APPROFONDIRE CLICCA QUI)
VACCINAZIONE CONTRO LA DENGUE
Da oltre due anni è stato approvato in Europa ed in Italia il vaccino contro la DENGUE (QDENGA di TAKEDA) e dal mese di aprile 2023 in Italia, presso il Cesmet viene effettuato questo vaccino che ha dimostrato in tutte le classi di età somministrato una buona efficacia ed anche una sicurezza. Il vaccino, realizzato con i 4 tipi del virus dengue, vivo attenuato, realizza una ottima copertura immunologica fin dalla sua prima somministrazione. Dopo 3 mesi è prevista la seconda dose che aumenta l’efficacia e prolunga la copertura immunitaria a 3 anni, probabilmene fino a 5, e la cosa è ancora sotto studio. (PER APPROFONDIRE SUL VACCINO CLICCA QUI)
Situazione della malaria in Botswana (aggiornamento maggio 2025) Quadro generale
Negli ultimi anni abbiamo assistito alla diminuzione dei rischi malaria nelle aree del nord del paese ed assenza al centro/sud, in particolare durante la stagione asciutta. Nel 2025 si è registrato un significativo aumento dei casi di malaria in Botswana, in particolare a seguito di forti piogge che hanno favorito la proliferazione delle zanzare vettori della malattia. L’epidemia, partita dalla regione dell’Okavango, si è rapidamente estesa ad altri distretti e, in modo preoccupante, anche ad aree che storicamente erano considerate a basso rischio o non endemiche. Stagionalità • Settembre–maggio: rischio elevato di malaria, soprattutto nel nord e nelle zone centrali. • Giugno–agosto:rischio moderato, ma nel 2025 la situazione è peggiorata anche in questi mesi a causa delle piogge eccezionali.
In Sintesi Nel 2025 la malaria in Botswana ha conosciuto una recrudescenza significativa, con casi diffusi anche in territori e città storicamente a basso rischio. Il nord (Okavango, Chobe) e le aree centrali rimangono le più colpite, ma la situazione attuale impone cautela e prevenzione in tutto il paese, incluse le principali città come Gaborone e Francistown.
Clima: inverni caldi ed estati torride caratterizzano questo paese semiarido e subtropicale. Nei mesi estivi (da dicembre ad aprile) le temperature possono raggiungere durante il giorno i 38°C. La piovosità varia dai 635 mm delle regioni settentrionali ai 230 mm circa del Kalahari. Le precipitazioni sono concentrate prevalentemente nei mesi estivi, ma non è possibile farvi affidamento e il paese è soggetto a ricorrenti periodi di siccità.
Prevenzione e profilassi
Vaccinazioni obbligatorie
FEBBRE GIALLA se….
Vaccinazione obbligatoria per coloro che provengono da un paese a rischio di trasmissione ed hanno più di 1 anno di età e per i viaggiatori che sono stati in transito in un aeroporto situato in un paese a rischio di trasmissione.
Questo paese considera il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla valido per la vita (emendamento OMS 11.07.2016). Consigliamo comunque la verifica diretta prima di partire, considerando i continui cambiamenti nei regolamenti dei singoli paesi.
Se si prevedono escursioni in zone extraurbane, dove può essere più facile il contatto con animali selvatici; in occasione di safari o battute di caccia, nonché per motivi professionali (veterinari, agronomi, ecc…).
– La vaccinazione non è obbligatoria, ma va presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza, ma soprattutto in base alla situazione epidemiologica del paese al momento del viaggio. La nuova formulazione “orale” delvaccino anticolera protegge ora anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici che provocano la “diarrea del viaggiatore”. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.
Approfondimenti sulla malaria
CHE COSA E’
La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree dei tuoi soggiorni. Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla. E’ possibile prevenirla con una attenzione al vestiario che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, all’utilizzo di repellenti e all’utilizzo di adeguati farmaci per la profilassi, nelle stagioni di maggior rischio. Per approfondire leggi la scheda sulla malaria
NEL PAESE
Situazione della malaria in Botswana (aggiornamento maggio 2025)
Quadro generale
Negli ultimi anni diminuzione rischi malaria al nord e assenza al centro/sud, in particolare nella stagione asciutta. Nel 2025 si è registrato un significativo aumento dei casi di malaria in Botswana, in particolare a seguito di forti piogge che hanno favorito la proliferazione delle zanzare vettori della malattia. L’epidemia, partita dalla regione dell’Okavango, si è rapidamente estesa ad altri distretti e, in modo preoccupante, anche ad aree che storicamente erano considerate a basso rischio o non endemiche.
Distribuzione geografica e rischio per territori
Area/Distretti
Situazione malaria (2025)
Rischio stagionale
Nord (Okavango, Chobe, Ngamiland)
Focolai attivi, rischio elevato tutto l’anno, accentuato dopo la stagione delle piogge. Coinvolte anche le cascate Vittoria e i parchi nazionali Chobe e Sibuyu
Rischio generalmente basso o assente, ma nel 2025 sono stati segnalati casi anche a Gaborone, Mahalapye e Serowe, città solitamente considerate a basso rischio o malaria-free.
Rischio basso tutto l’anno, ma attenzione per il 2025
Zone e città specifiche coinvolte (2025)
Okavango: origine dell’epidemia, rischio molto elevato.
Chobe, Ngami, Boteti, Tutume, Ghanzi: focolai attivi e rischio elevato.
Francistown, Mahalapye, Serowe, Gaborone: segnalati casi, anche se normalmente a basso rischio o malaria-free.
Bobirwa, Northeast: rischio presente, soprattutto nei mesi delle piogge.
Stagionalità
Settembre–maggio: rischio elevato di malaria, soprattutto nel nord e nelle zone centrali.
Giugno–agosto: rischio moderato, ma nel 2025 la situazione è peggiorata anche in questi mesi a causa delle piogge eccezionali.
Profilassi e raccomandazioni
Profilassi antimalarica consigliata per tutte le aree a rischio, soprattutto nel nord e nelle zone centrali, ma nel 2025 raccomandata anche per soggiorni a Gaborone e in altre aree urbane normalmente a basso rischio.
Misure preventive contro le punture di zanzara sono imprescindibili ovunque nel paese.
Sintesi
Nel 2025 la malaria in Botswana ha conosciuto una recrudescenza significativa, con casi diffusi anche in territori e città storicamente a basso rischio. Il nord (Okavango, Chobe) e le aree centrali rimangono le più colpite, ma la situazione attuale impone cautela e prevenzione in tutto il paese, incluse le principali città come Gaborone e Francistown.
CDC – Yellow Book
PROFILASSI
Doxiciclina, è un ottimo farmaco di scelta per i soggiorni sia in aree turistiche che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per i soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, sia per soggiorni a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg”è un farmaco di scelta non solo per la prevenzione della infezione malarica ma anche per la prevenzione delle infezioni batteriche intestinali e cutanee e verso le infezioni causate da punture di zecca. Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo,cioè per molti mesi. Ti ricordiamo che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per oltre 1 anno da ragazzi che manifestano l’acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazioni ai raggi solari, sono praticamente assenti. In ogni caso ricordiamo l’uso di creme solari. Farmaco di basso costo. Non è utilizzabile al di sotto dei 12 anni o in gravidanza, o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dalla entrata in area a rischio, per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico.
Atovaquone-Proguanile, farmaco sul mercato da quasi 20 anni possiede ancora una buona copertura antimalarica per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l’utilizzo pediatrico, Utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro.
Meflochina, farmaco utilizzato da oltre 30 anni, Efficace in profilassi e in terapia. Efficace sia negli adulti che anche in età pediatrica. Efficacia e sicurezza dimostrata anche nelle donne in gravidanza. Utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro.
AL RIENTRO
In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali.
Pillole di salute
Come evitare di ammalarsi
Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio…leggi tutto
Chi deve vaccinarsi per la febbre gialla
La vaccinazione contro la Febbre Gialla o Vaccino Antiamarillico, malattia virale acuta, che si trasmette tramite puntura di zanzara, è l’unica pratica preventiva che può essere richiesta obbligatoriamente dalle autorità sanitarie di un Paese per poter entrare attraverso i valichi di frontiera….
La malaria, attenzione…!
E’ una malattia infettiva, acuta, spesso ma non sempre febbrile, talvolta caratterizzata da pochi sintomi ma sempre con presenza di grande stanchezza, può essere fortemente debilitante, provocando anemia talvolta grave e molto spesso alterazioni metaboliche ed organiche. Appena entrati nell’organismo i parassiti colonizzano le cellule del fegato che poi vengono via via distrutte creando zone di necrosi (morte cellulale) e di fibrosi puntiforme. Alla lunga il parassita malarico crea lesioni permanenti a livello epatico. (altro che medicine contro la malaria che fanno male al fegato!).
Ricorda che la protezione dei farmaci utilizzati per la profilassi (prevenzione) è efficace e sicura. Gli eventuali effetti collaterali, raramente presenti, sono sicuramente meno dannosi, sul tuo organismo, rispetto alle conseguenze derivanti dalla malattia stessa. Tali effetti collaterali, sempre temporanei, possono dipendere da dosaggi non corretti o da intolleranze individuali. Devi temere l’azione distruttiva del parassita sul tuo organismo piuttosto che gli effetti collaterali,generalmente non pericolosi dei farmaci antimalarici.
Febbre, brividi, sudorazione, cefalea nucale, stanchezza ingravescente sono i sintomi più frequenti e caratteristici. Ma non sempre la malaria si presenta in modo così eclatante. Basta un malessere al rientro dal viaggio a far scattare l’attenzione.
FAI SUBITO GLI ESAMI DI LABORATORIO PRESSO UN CENTRO SPECIALIZZATO. TI ASPETTIAMO AL CESMET PER ESCLUDERE CON UNA VISITA E CON ESAMI MIRATI CHE I TUOI SINTOMI PROVENGANO DA UN ATTACCO MALARICO.
• le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni….
Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se…
Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio.
Al rientro a casa
Quando rientri da un viaggio ricorda di prenderti una pausa di un tempo sufficiente per riadattare il tuo organismo al tuo ambiente ed ai tuoi ritmi di vita. Stanchezza, malessere, senso di vuoto, scarsa capacità alla concentrazione….
Un viaggio tra meraviglie naturali e cultura autentica L’Ecuador, paese incastonato tra Colombia e Perù, sorprende per la sua incredibile varietà di paesaggi e di culture. Dalle vette innevate delle Ande ai colori vivaci dei mercati di Otavalo,
In Ecuador, sia la malaria che la febbre virale da dengue, ma anche la febbre gialla rappresentano rischi sanitari significativi nelle aree tropicali e amazzoniche. Mentre la malaria è concentrata principalmente sotto i 1.500 metri di altitudine, la dengue
Previsioni Meteo Clima dell’Ecuador: Un mosaico di microcosmi in trasformazioneL’Ecuador, stretto tra le correnti del Pacifico, le vette andine e l’Amazzonia, rappresenta un laboratorio climatico unico al mondo. Qui, dove l’equatore incontra la Cordigliera delle Ande, si gioca una
Ecuador: un viaggio tra natura, avventura e biodiversità L’Ecuador è un piccolo scrigno di biodiversità nel cuore del Sud America. E’ un paese che offre una varietà di paesaggi e ambienti naturali straordinari. Con le sue quattro regioni principali
In Ecuador, la distribuzione delle malattie infettive è strettamente legata alle caratteristiche geografiche e climatiche del paese. Di seguito un’analisi dettagliata delle malattie suddivise per categoria ed indicazione geografica: Malattie Batteriche 1. Leptospirosi – Zone colpite: Province
Vaccinazioni obbligatorie FEBBRE GIALLA SE…. Il certificato di vaccinazione contro la Febbre Gialla è richiesto ai viaggiatori di età superiore a un anno provenienti da Brasile, Rep. Dem. del Congo e Uganda e da aree dove è presente il
CHE COSA E’ La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree
In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona
Esplorare l’Ecuador significa immergersi in un viaggio avventuroso attraverso culture millenarie, paesaggi mozzafiato e tradizioni vivaci. Ogni regione racconta una storia unica, offrendo ai viaggiatori l’opportunità di scoprire un mondo ricco di colori, sapori e suoni indimenticabili. Le
Ecuador: un viaggio culinario tra Ande, Amazzonia e oceano L’Ecuador non è solo un crocevia di ecosistemi, ma anche un melting pot gastronomico dove tradizioni indigene, influenze coloniali e innovazioni moderne si fondono in un’esplosione di sapori. Dalle
Quali sono le regole principali e come mi devo preparare per affrontare il viaggio? Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica,
Preparare il proprio bagaglio con attenzione è un passo fondamentale per garantire un viaggio sereno e senza intoppi. Prenditi il tempo necessario per riflettere sulle tue esigenze personali e su quelle della tua destinazione. Ricorda che ogni oggetto che
DENGUE IN BRASILE
L’epidemia di Dengue in Brasile nel 2025, sebbene stia mostrando ad oggi una incidenza inferiore rispetto al record del 2024, continua a rappresentare un grave rischio per gli abitanti ed i viaggiatori che si recano nel paese ed una sfida significativa per il sistema sanitario nazionale. La ricomparsa del sierotipo DENV-3 dopo 17 anni di scarsa circolazione costituisce un motivo di particolare preoccupazione,
La “larva migrans”
è una patologia parassitaria, causata da diversi tipi di “nematodi” che, seppur raramente grave, può causare sintomi fastidiosi e compromettere significativamente la qualità della vita dei pazienti colpiti. La forma cutanea, la più comune e facilmente riconoscibile, è causata principalmente da anchilostomi, ossia vermi che penetrano nella pelle umana e vi permangono senza completare il loro ciclo vitale. La diagnosi, prevalentemente clinica, si basa sul riconoscimento delle caratteristiche lesioni serpiginose, che partono sempre da una lesione pomfoide, ed è caratteristica di storie di esposizione a terreni o sabbia, potenzialmente contaminati, in aree considerate endemiche. Il camminare a piedi nudi sul terreno o sulla sabbia espone, generalmente il piede al rischio di penetrazione delle larve del parassita. L’albendazolo e l’ivermectina costituiscono il gold standard della terapia, ed offrono elevati tassi di guarigione, rendendo la prognosi generalmente favorevole. La prevenzione rimane l’approccio più efficace, particolarmente per i viaggiatori diretti verso aree tropicali e subtropicali. L’adozione di semplici misure precauzionali, ossia evitare di camminare a piedi nudi in terreni sabbiosi, potenzialmente contaminati, ed anche evitare il contatto con cani o gatti senza controllo parassitario. Con queste accortezze si riduce significativamente il rischio di infestazione.
La crescente diffusione della larva migrans in aree precedentemente non colpite, in relazione ai cambiamenti climatici, con maggiore umidità e soprattutto pioggia e diffusione delle micro larve, induce ad adottare comportamenti di attenzione. E’ importante una continua sorveglianza epidemiologica e un’adeguata informazione della popolazione sui rischi associati a questa patologia sempre più diffusa.
La malattia denominata “larva migrans” rappresenta una condizione parassitaria determinata da diverse specie di parassiti. Colpisce la pelle e, in alcune varianti, gli organi interni. Le forme più comuni di questa infestazione sono
– la “larva migrans cutanea”, causata principalmente da “anchilostomi tipici di animali,
– la “larva migrans viscerale”, risultante dalla migrazione delle larve attraverso gli organi interni.
Definizione e tipologie di Larva Migrans
La “larva migrans” comprende diverse manifestazioni cliniche, classificate in base alla localizzazione dell’infestazione nel corpo umano. Larva Migrans Cutanea
La larva migrans cutanea (LMC), nota anche come “dermatite serpiginosa” o “eruzione strisciante”, è una malattia dermatologica causata dalla penetrazione transcutanea delle larve di un verme uncinato, l’anchilostoma, che vive come parassita “commensale” nell’intestino di diverse specie animali, principalmente cani e gatti. Questa forma rappresenta la manifestazione più comune della patologia ed è caratterizzata da “lesioni cutanee serpiginose” facilmente riconoscibili.
I parassiti principalmente responsabili sono l’*Ancylostoma caninum*, parassita tipico del cane con distribuzione cosmopolita; l’*Ancylostoma braziliense*, diffuso nelle aree tropicali e subtropicali, capace di infestare sia cani che gatti. Questi parassiti, non trovando nell’uomo un ambiente idoneo al loro sviluppo completo, rimangono confinati negli strati superficiali della cute, dove causano i caratteristici segni clinici.
Altre forme di Larva Migrans
Oltre alla forma cutanea, esistono altre varianti di questa infestazione parassitaria: “Larva migrans viscerale”: si verifica quando gli esseri umani ingeriscono inavvertitamente “uova embrionate” delle specie *Toxocara canis* o *Toxocara cati*, con conseguente migrazione delle larve attraverso vari organi interni. “Larva migrans oculare”: in questa forma, le larve invadono il tessuto oculare, causando potenziali danni alla vista. “Larva migrans neurale”: caratterizzata dalla migrazione dei parassiti verso il sistema nervoso centrale, provocando sintomi neurologici. “La larva currens”, invece, è una forma particolare causata dallo *Strongyloides stercoralis*, che si manifesta con lesioni serpiginose orticarioidi a rapida progressione, iniziando tipicamente in prossimità della cute perianale.
Meccanismi di trasmissione e infestazione
Il ciclo di trasmissione della larva migrans cutanea inizia con l’eliminazione delle uova del parassita attraverso le feci degli animali infestati. Ciclo biologico e modalità di contagio
Gli animali infestati dall’anchilostoma espellono con i loro escrementi le microscopiche uova del parassita, dalle quali nascono poi le larve. Queste si sviluppano particolarmente in condizioni di caldo (temperature di 20-30°C) e nei terreni umidi. Le larve sono ottime “nuotatrici” e si propagano tra le gocce di pioggia, sulle foglie o sulla vegetazione, fino a entrare in contatto con un organismo ospite. L’uomo viene contagiato attraverso il contatto diretto con il terreno contaminato dalle feci degli animali. Le larve penetrano nella pelle e, non trovando un ambiente adatto al loro completo sviluppo nell’ospite umano, rimangono confinate nel tessuto sottocutaneo. A differenza di quanto avviene negli animali, nell’uomo le larve non raggiungono il circolo sanguigno, ma parassitano esclusivamente la cute.
Fattori di rischio e aree geografiche
La malattia è particolarmente diffusa in quelle zone in cui si verificano violazioni delle norme igieniche di base e condizioni di stretta coabitazione tra uomo e animali domestici. Alle nostre latitudini si osserva principalmente in soggetti che hanno soggiornato in aree a più alto rischio.
L’ambiente ideale per la trasmissione all’uomo è rappresentato dalle spiagge caldo-umide tropicali, dove la sabbia contaminata offre condizioni ottimali per lo sviluppo delle larve. L’infestazione è tipica dei Caraibi,meno frequente in Turchia e Grecia, e ancora più rara in Adriatico e Costa Azzurra.
La larva migrans cutanea rappresenta una delle più frequenti malattie dermatologiche tra i viaggiatori di ritorno dai paesi tropicali.
L’emergenza di questa condizione in regioni precedentemente immuni sia dovuta ai cambiamenti climatici.
Manifestazioni cliniche e diagnosi
La larva migrans cutanea si manifesta con segni clinici caratteristici che ne facilitano la diagnosi.
Sintomi e segni clinici principali
Le larve scavano nell’epidermide, provocando lesioni che hanno l’aspetto di sottili linee rosse filiformi dall’andamento tortuoso (da cui il nome di “dermatite serpiginosa”). Le lesioni si localizzano sotto la cute delle zone poste a contatto diretto con il terreno contaminato: mani, piedi, glutei e schiena. Il cammino delle larve provoca forte prurito e dolore, particolarmente intenso durante la notte. Possono inoltre manifestarsi piccole escrescenze e vescicole. Il grattamento di queste lesioni può portare a infezioni batteriche secondarie della pelle.
In alcuni casi, la larva migrans cutanea può essere complicata da una reazione polmonare autolimitante, definita sindrome di Löffler, caratterizzata da infiltrati polmonari a chiazze ed eosinofilia periferica.
Approccio diagnostico
La diagnosi di larva migrans cutanea si basa essenzialmente sull’anamnesi e sull’aspetto clinico caratteristico delle lesioni. Gli elementi chiave per la diagnosi includono: – Storia recente di viaggi in aree endemiche tropicali o subtropicali – Esposizione della pelle a sabbia o terreno potenzialmente contaminati – Presenza delle caratteristiche lesioni serpiginose – Intenso prurito associato alle lesioni
Gli esami ematochimici possono evidenziare un lieve incremento degli eosinofili nel sangue, come riportato in un caso clinico di una bambina di 4 anni con larva migrans cutanea che presentava 830 eosinofili/mmc.
Trattamenti farmacologici e loro efficacia
Sebbene la larva migrans cutanea sia una condizione autolimitante, l’intenso prurito e il rischio di infezioni secondarie rendono necessario un trattamento specifico.
Opzioni terapeutiche principali
I farmaci antielmintici rappresentano il cardine della terapia, con diverse opzioni disponibili: 1. “Albendazolo”:rappresenta uno dei trattamenti di prima scelta. La posologia raccomandata è di 400 mg al giorno per via orale per 3 giorni consecutivi. Questo regime terapeutico ha dimostrato tassi di guarigione variabili tra il 46% e il 100%. 2. “Ivermectina”: può essere somministrata come dose singola di 12 mg, eventualmente ripetuta il giorno successivo. Gli studi hanno evidenziato tassi di efficacia molto elevati, compresi tra l’81% e il 100%. 3. “Terapie topiche”:alcuni esperti raccomandano il trattamento topico con ivermectina, tiabendazolo (in sospensione al 10% o crema al 15%) o metronidazolo crema, tutti utilizzati quattro volte al giorno.
Recentemente, nel febbraio 2025, l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha adottato un parere favorevole all’uso di ivermectina-albendazolo in associazioneper il trattamento di infezioni causate da diverse tipologie di vermi parassiti, incluse quelle provocate da anchilostomi.
Confronto tra i diversi approcci terapeutici
Secondo gli studi disponibili, l’ivermectina orale sembra offrire i tassi di guarigione più elevati, raggiungendo fino al 100% di efficacia in dose singola. L’albendazolo, seppur altamente efficace, mostra una maggiore variabilità nei risultati terapeutici (46-100%). I trattamenti topici presentano limitazioni, specialmente in caso di lesioni multiple e di follicolite da anchilostoma, e richiedono applicazioni tre volte al giorno per almeno 15 giorni. La crioterapia (congelamento del fronte avanzante della traccia cutanea) raramente risulta efficace.
Nel caso degli altri tipi di larva migrans, come la forma viscerale, possono essere necessari dosaggi o durate di trattamento differenti. Per la larva migrans viscerale, ad esempio, il dosaggio raccomandato è di 400 mg di albendazolo due volte al giorno per 5 giorni.
Prevenzione e misure profilattiche
La prevenzione della larva migrans risulta fondamentale, specialmente per i viaggiatori diretti verso aree endemiche. Misure preventive individuali
Per ridurre il rischio di infestazione, è consigliabile: – Evitare il contatto diretto della pelle con terreno potenzialmente contaminato; – Non camminare a piedi nudi sulle spiagge a rischio; – Utilizzare teli da spiaggia o sdraio anziché sdraiarsi direttamente sulla sabbia; – Praticare una corretta igiene personale durante i soggiorni in aree endemiche
Controllo degli animali domestici
Per prevenire la contaminazione ambientale da parte di cani e gatti, è importante: – Sottoporre regolarmente gli animali domestici a trattamenti antielmintici; – Nelle aree in cui il rischio è rappresentato principalmente da *Toxocara* spp., per i cani e i gatti che vivono all’aperto si raccomanda la sverminazione almeno quattro volte l’anno; – Rimuovere prontamente le feci degli animali domestici dalle aree pubbliche e private;
Queste misure, insieme a una maggiore consapevolezza dei rischi associati alle aree endemiche, possono ridurre significativamente l’incidenza della larva migrans nelle popolazioni a rischio.
1.1 ANSIA costituisce il “Sistema di Allarme Umano”: Definizione e Funzioni Evolutive
• Meccanismi neurobiologici dell’ansia (amigdala, corteccia prefrontale) L’ANSIA rappresenta uno dei più raffinati sistemi di allarme sviluppati dall’evoluzione umana. In un’ottica psicobiologica ed evoluzionista, questo meccanismo funge da indispensabile segnalatore quando potenziali pericoli entrano nel nostro “spazio di vita”. Come un sofisticato dispositivo di sicurezza, ci informa di minacce imminenti e ci …. continua a leggere
• Differenze tra ansia adattiva e patologica
Ansia adattiva e patologica: quando l’allarme funziona e quando si inceppa
L’ansia, come ogni sistema di allarme, ha una funzione adattiva fondamentale che ci ha permesso, come specie, di sopravvivere e prosperare.
In determinate circostanze, provare ansia non solo è normale, ma assolutamente vantaggioso. Come distinguere però quando questo meccanismo opera correttamente e quando invece si trasforma in un problema? continua a leggere….
• Confronto interspecie: come altri mammiferi gestiscono l’ansia
L’ansia oltre l’umano: come i mammiferi gestiscono la paura L’ansia non è un’esclusiva umana, ma rappresenta un antico meccanismo di sopravvivenza condiviso con molte altre specie animali. Paura e ansia giocano un ruolo centrale nella vita dei mammiferi, ma sono presenti anche negli uccelli e probabilmente in molti altri gruppi animali. Si tratta infatti di meccanismi di protezione e difesa ……
La Cina è una geografia vivente: 9,6 milioni di km² che spaziano dalle giungle umide del Yunnan ai deserti infuocati del Taklamakan, dove le dune cantano al tramonto. A Pechino, perderete il fiato tra le mura della Città Proibita,
COVID-19 (AGGIORNAMENTO 2025) Sebbene la fase pandemica sia conclusa, casi sporadici di COVID-19 persistono, con picchi stagionali legati alla variante XBB.1.5. Si raccomanda di monitorare i sintomi respiratori e considerare vaccini aggiornati. MALATTIE VIRALI EMERGENTI E FOCOLAI ATTIVI
Sinteticamente possiamo dire che in Cina il clima varia drasticamente: • Nord: Inverni rigidi (-20°C a Pechino) ed estati calde (30°C). • Sud: Clima subtropicale con monsoni estivi (25-35°C) e tifoni frequenti tra luglio e settembre. • Tibet: Temperature
Queste sono le Regioni Geografiche Principali • Nord-Ovest: Deserti (Taklamakan) e bacini aridi. • Mongolia Interna: Steppe e altipiani. • Nord-Est: Pianure fertili della Manciuria. • Sud-Est: Foreste subtropicali e
Malattie Infettive in Cina: Analisi Epidemiologica per Regioni e Stagioni La Cina, con la sua vasta estensione geografica e diversità climatica, presenta un complesso quadro epidemiologico di malattie infettive che varia considerevolmente tra le diverse regioni e nel cambiamento
FEBBRE GIALLA se….. Il certificato di vaccinazione contro la Febbre Gialla è richiesto a tutti i viaggiatori di età superiore a un anno provenienti da aree dove è presente il rischio di trasmissione della malattia. Il certificato internazionale valido
Malaria Storicamente, la malaria è stata una delle principali malattie endemiche in Cina, con focus nelle zone rurali di diverse province. Il rischio di infezione malarica era presente nelle zone rurali delle province di Anhui, Guizhou, Hainan, Henan, Hubei
Se ritorni da un viaggio e inizi a manifestare sintomi di malattia, è importante prendere alcune precauzioni per proteggere la tua salute e quella degli altri. Ecco alcune indicazioni da seguire: – In caso di febbre, di diarrea o
Gruppi Etnici • Han: 92% della popolazione, dominante nelle città. • Minoranze: Tibetani, Uiguri (Xinjiang), Mongoli Zhuang, tutti popoli con lingue e tradizioni distinte. Regioni Autonome (Livello Provinciale) Le 5 regioni autonome sono state istituite per garantire
La cucina tradizionale cinese: un viaggio millenario tra storia e sapori La cucina cinese, una delle più antiche e complesse del mondo, affonda le sue radici in una tradizione che risale a oltre 3.000 anni fa. Nata dall’incontro tra
Requisiti per l’ingresso 1. **Passaporto e visto**: È necessario avere un passaporto valido e un visto per entrare in Cina, a meno che non si rientri nelle politiche di ingresso senza visto (ad esempio, transito fino a 10 giorni
• Come evitare di ammalarsi Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante
La Cina è un paese immenso, un vero e proprio continente. Ambienti diversi e unici, regioni e città o cittadine, ognuna con le sue caratteristiche, la sua cultura e una girandola di situazioni e popolazioni differenti e particolari. Montagne
La Guida Essenziale alla Prevenzione e Gestione della Diarrea del Viaggiatore per Esploratori Avventurosi
Per il viaggiatore moderno, l’avventura non risiede solo nella scoperta di paesaggi mozzafiato o culture lontane, ma anche nella capacità di navigare le sfide sanitarie che territori esotici possono presentare. Tra queste, la **diarrea del viaggiatore** emerge come un ostacolo frequente e potenzialmente debilitante, capace di trasformare un’esperienza indimenticabile in un incubo logistico, fisico e mentale. Questo articolo approfondisce strategie pratiche per prevenire e gestire questa condizione, con un focus specifico sull’utilizzo razionale di farmaci protettivi, l’integrazione di pratiche igieniche avanzate e il ruolo innovativo della telemedicina nel supporto ai globetrotter.
L’Impatto della Diarrea del Viaggiatore sull’Esperienza di Esplorazione
Il Rischio Invisibile nelle Destinazioni Esotiche
La diarrea del viaggiatore non è un semplice inconveniente, ma una minaccia sistemica per chi si avventura in regioni con infrastrutture sanitarie fragili. Paesi come l’India, il Vietnam o il Perù, nonostante il loro fascino culturale, presentano tassi di incidenza superiori al 60% tra i visitatori internazionali, con picchi durante la stagione delle piogge o in aree rurali. Gli agenti patogeni responsabili – da *Escherichia coli* enterotossigeno (ETEC) a *Campylobacter* e *Giardia lamblia* – prosperano in ambienti con scarsa igiene idrica, trasformando fonti apparentemente innocue come il ghiaccio nelle bevande o il cibo di strada in vettori di infezione.
Fattori di Rischio Specifici per il Viaggiatore Avventuroso
L’esploratore che opta per trekking remoti, navigazione fluviale o soggiorni in eco-lodge spesso affronta condizioni estreme: – **Approvvigionamento idrico non controllato**, con fonti dipendenti da fiumi o pozzi superficiali. – **Carenza di refrigerazione**, che accelera la proliferazione batterica negli alimenti. – **Esposizione a varianti microbiche non presentinel microbiota intestinale del viaggiatore**.
Queste variabili richiedono un approccio preventivo più aggressivo rispetto al turista convenzionale, bilanciando l’uso di farmaci con adattamenti comportamentali.
—
Strategie di Prevenzione Avanzata per l’Esploratore
La Triade Farmacologica Protettiva
La profilassi farmacologica rappresenta uno scudo critico per chi si spinge oltre i circuiti turistici tradizionali. Tre agenti emergono come cardini:
1. Doxiciclina (Bassado 100 mg): L’Antibiotico Multifunzione
Agente preferito per:
– **Profilassi quotidiana** (1 compressa/die) in aree ad alto rischio batterico. – **Trattamento d’urto** (2 compresse al primo sintomo), efficace su ETEC e *Vibrio cholerae*. – **Protezione aggiuntiva**contro malaria, leptospirosi e infezioni cutanee da morso di zecca.
2. Rifaximina (Normix 200 mg): Il Disinfettante Intestinale Mirato
Sinergizza con la doxiciclina offrendo: – **Azione topica** nel lume intestinale senza assorbimento sistemico. – **Efficacia su ceppi resistenti** grazie al meccanismo d’azione su RNA polimerasi batterica. – **Riduzione del rischio di disbiosi** post-terapia per il suo spettro ristretto[1].
3. Vaccino ORAVACS (Dukoral ): Immunizzazione Strategica
Il vaccino orale anticolera/ETEC fornisce:
– **Protezione crociata** al 67% contro ETEC per 3 mesi.
– **Riduzione della gravità** degli episodi anche quando l’infezione supera l’immunità.
– **Compatibilità** con chemioprofilassi antimalarica.
Ottimizzazione dell’Igiene in Condizioni Estreme
Oltre ai farmaci, tecniche sul campo minimizzano l’esposizione:
– **Purificazione idrica a 3 stadi**: Filtrazione (0.2 μm) → Clorazione (2 ppm) → Ebollizione (1’ a pieno rollio). – **Disinfezione UV portatile** per alimenti crudi, con esposizione di 90 secondi/cm².
– **Protocollo di cottura DIN 10536**: Temperatura interna ≥74°C mantenuta per 15” in carne/pesce.
Gestione Acuta: Dall’Intervento Precoce alla Crisi
L’Algoritmo del Primo Soccorso Farmacologico
Al manifestarsi di ≥3 scariche liquide/24h:
1. **Doxiciclina 200 mg** in dose singola + **Rifaximina 400 mg** ogni 8h per 72h.
2. **Soluzione reidratante WHO-ORS** (1L/die) con aggiunta di 20g di amido resistente per riparazione mucosa.
3. **Monitoraggio biomarkers**: Stick fecale per leucociti, lattoferrina e calprotectina per discriminare eziologia.
Evitare le Trappole Terapeutiche – **Loperamide (Imodium)**: Utilizzabile solo in combinazione con antibiotici e mai oltre 48h, per il rischio di megacolon tossico. – **Probiotici**: *Saccharomyces boulardii* CNCM I-745 riduce la durata dei sintomi del 23% se iniziato precocemente. – **Bimixin**: Obsoleto per resistenze >80% in Asia e Africa, da evitare in protocolli moderni.
Il Ruolo della Telemedicina nell’Esplorazione Remota
Consulenza Pre-Partenza Personalizzata
Piattaforme digitali consentono: – **Analisi del rischio microbiologico** basata su destinazione, stagione e itinerario. – **Piano vaccinale/farmacologico adattato**
– **Simulazioni di emergenza** con realtà virtuale per gestione crisi in assenza di rete.
Supporto Real-Time Durante l’Esplorazione – **Teleconsulto con infettivologo** per aggiustamento terapeutico in base all’antibiogramma locale. – **Mappe interattive** dei focolai attivi aggiornate in crowdsourcing dalla community medica globale.
—
## Oltre la Prevenzione: Verso un Nuovo Paradigma di Viaggio Sicuro
La diarrea del viaggiatore non deve rappresentare una barriera all’esplorazione, ma piuttosto un’opportunità per adottare tecnologie e protocolli innovativi. Integrando farmaci intelligenti, biosensori indossabili e telemedicina avanzata, il moderno avventuriero può trasformare la propria preparazione sanitaria in un vantaggio competitivo, esplorando confini inaccessibili con una sicurezza impensabile solo un decennio fa. La chiave risiede nell’approccio proattivo: come un esploratore studia mappe e condizioni meteo, così deve padroneggiare il microbiota del destino scelto.
Si è svolto ad Aci Castello ed ha riunito esperti da più parti del mondo su argomenti di massimo interesse nel campo delle malattie infettive, quali le infezioni ospedaliere, la resistenza agli antibiotici e la Dengue. Su questo argomento ha preso la parola il dottor Meo, riportando la sua esperienza clinica degli ultimi due anni, su viaggiatori italiani e stranieri.
Riportiamo le interviste al Prof. Bruno Cacopardo, coordinatore scientifico del convegno, e quella al Dott. Paolo Meo.
🌍 Informiamo i nostri clienti che dal 14 Febbraio 2025 è stata istituita la nuova realtà della medicina dei viaggi a ROMA
POLO VIAGGI – LA CLINICA DEL VIAGGIATORE
ARTEMISIALAB – CESMET direttore dr. Paolo Meo
la sede del POLO VIAGGI, si trova in Via Piave 76, Roma 00187
è disponibile un parcheggio convenzionato presso Corso d’Italia 45
🩺Offriamo visite mediche specialisticheper:
– Malattie infettive – Malattie tropicali e parassitologiche – visite e controlli per malaria, dengue ed altre malattie – Gastroenterologia infettivologica le visite vengono effettuate dal dr. Paolo Meo specialista in clinica delle malattie infettive e tropicali
🔬Presso il POLO VIAGGIè possibile effettuare:
– Test MANTOUX (per concorsi, per lavoro, per diagnosi di tubercolosi nei pazienti. aut. N. G12591 del 25/09/2023
– Esami di laboratorio (generali e microbiologici) – test malaria; test dengue; test esemi parassitologici; test sierologici per malattie infettive; – Esami ecografici e visite specialistiche
💉 Centro di vaccinazione internazionale per viaggiatori, turisti e lavoratori. Disponibili vaccinazioni per:
– tutti i vaccini classici dei viaggi;
– Febbre gialla (aut. reg. N aut. N 178314 del 07/12/23;
– Dengue (Qdenga);
– Colera (vaccino orale);
– Encefalite giapponese;
– Encefalite da zecche;
– Rabbia (VERORAB);
💉 vaccinazioni pediatriche e per donne in gravidanza.
– vaccini pediatrici ( esavalente; pneumococco; rotavirus; meningiti B e ACWY; MPR; varicella; altri…)
– vaccini donne in età fertile: HPV9; MPR; VAricella/zoster; – vaccini donne in gravidanza: TDP (tet. dift. PERTOSSE) 28a settimana; influenza;
💻 Non puoi venire da noi? Nessun problema! Approfitta delle nostre consulenze mediche online.
👨⚕️ A guidare il POLO VIAGGI è il dottor Paolo Meo, un professionista con oltre 40 anni di esperienza nei paesi tropicali. Conosce i luoghi, i problemi e le soluzioni per garantire la tua sicurezza nel mondo.
📞 Per maggiori informazioni o per prenotare una visita, contattaci al +39 0639030481.
🔗 Viaggia sicuro con il POLO VIAGGI! Il tuo partner di fiducia per la salute in viaggio. ✈️
INSETTI E ARTROPODI VELENOSI
CARATTERISTICHE, EFFETTI E TRATTAMENTO DELLE PUNTURE
Gli artropodirappresentano il phylum più numeroso del regno animale. Sono un gruppo di invertebrati che comprende circa il 5/6% delle specie finora classificate. Ne fanno parte insetti, zecche, ragni, acari.La maggior parte degli artropodi vive tranquillamente, cibandosi di succhi vegetali e piante o predando altri piccoli animali. Alcuni di questi organismi sono però capaci di inoculare veleni potenzialmente pericolosi per la salute dell’uomo.
GLI ARTROPODI
Desidero fornirvi notizie sulle principali specie di insetti e altri artropodi velenosi, con particolare attenzione a quelli presenti in Italia ed Europa, esaminando sinteticamente le loro caratteristiche morfologiche e comportamentali. Seguirà la descrizione gli effetti dei loro veleni sull’organismo umano e i protocolli terapeutici più efficaci per il trattamento delle punture e delle reazioni sistemiche associate.
CLASSIFICAZIONE DEGLI ARTROPODI VELENOSI
IMENOTTERI
Gli imenotteri costituiscono uno degli ordini di insetti più rilevanti dal punto di vista sanitario per la capacità di provocare reazioni anche gravi mediante l’inoculazione di veleno.
Tra le specie più significative troviamo:
Api (Apis mellifera)
Le api mellifere sono insetti sociali di dimensioni medio-piccole (10-15 mm), caratterizzate da un corpo peloso a strisce gialle e nere. Vivono in colonie organizzate e sono diffuse in tutta Europa. Il loro apparato pungente è costituito da un aculeo uncinato che rima
APE
ne conficcato nella cute della vittima insieme al sacco velenifero, causando la morte dell’insetto dopo la puntura. Le api pungono principalmente in primavera ed estate e lo fanno una sola volta, a differenza di altri imenotteri.
Il veleno dell’ape contiene una complessa miscela di sostanze bioattive, tra cui istamina, fosfolipasi, ialuronidasi e chinine, che possiedono azione emolitica, neurotossica e ipersensibilizzante, ed accelerano la reazione infiammatoria. La puntura provoca dolore immediato, arrossamento ed edema locale che generalmente regrediscono in poche ore, ma in soggetti sensibilizzati può scatenare reazioni allergiche anche severe fino ad arrivare allo shock allergico.
Vespe e Calabroni
Le vespe (Vespula spp., Polistes spp.) sono imenotteri di dimensioni variabili (12-25 mm) con caratteristica colorazione a bande gialle e nere. A differenza delle api, possiedono un pungiglione liscio che consente punture multiple senza perdere l’apparato velenifero. Le punture di vespa sono più frequenti in primavera, ma anche in estate.
I calabroni (Vespa crabro) sono i più grandi imenotteri europei, raggiungendo i 3-3,5 cm di lunghezza. Anch’essi dotati di pungiglione liscio, tendono a pungere principalmente a fine estate. Il loro veleno contiene componenti simili a quello delle vespe ma in concentrazioni maggiori, potendo causare reazioni più intense e raramente anche mortali.
Formiche
In Europa, le formiche del genere Formica possono provocare punture dolorose, mentre in altre regioni del mondo, come l’America, le formiche di fuoco (Solenopsis invicta) rappresentano un rischio sanitario più significativo. Il veleno delle formiche contiene alcaloidi ed enzimi capaci di provocare reazioni locali infiammatorie significative ed anche dolorose.
Aracnidi Gli aracnidi velenosi comprendono principalmente ragni e scorpioni:
Ragni
In Italia, le specie di ragni potenzialmente pericolose includono: • Malmignatta o vedova nera mediterranea (Latrodectus tredecimguttatus) • Ragno violino (Loxosceles rufescens)
Entrambe queste specie possono provocare sintomi locali e generali e sistemici rilevanti attraverso l’inoculazione di neurotossine o citotossine.
Scorpioni Gli scorpioni presenti in Europa e in Italia raramente causano avvelenamenti gravi, a differenza di quelli presenti in altre regioni del mondo. Il loro veleno può causare disturbi gravi e a volte mortali, specialmente nei bambini.
Distribuzione geografica in Italia e in Europa
Imenotteri Le api (Apis mellifera) sono diffuse in tutta Europa, con varianti subspecifiche come l’ape ligustica (tipica dell’Italia centrale). Le vespe più comuni in Italia includono la Vespula germanica, la Vespula vulgaris e diverse specie di Polistes. Il calabrone europeo (Vespa crabro)è presente in tutto il continente, mentre più recentemente si è diffuso anche il calabrone asiatico (Vespa velutina).
Aracnidi
In Italia, la malmignattaè presente principalmente nelle regioni centro-meridionali e nelle isole, mentre il ragno violino è diffuso in tutto il territorio nazionale, specialmente nelle aree urbane.
Gli scorpioni presenti in Italia (Euscorpius spp.) sono generalmente poco pericolosi per l’uomo.
Composizione dei veleni e meccanismi d’azione
Veleno degli imenotteri Il veleno degli insetti imenotteri (api, vespe, calabroni) contiene una complessa miscela di sostanze biologicamente attive, tra cui: • Istamina (responsabile della reazione infiammatoria locale) • Fosfolipasi (enzima che danneggia le membrane cellulari) • Ialuronidasi (facilita la diffusione del veleno nei tessuti) • Chinine e altre sostanze vasoattive • Peptidi con proprietà neurotossiche
Queste componenti conferiscono al veleno proprietà infiammatorie, emolitiche, neurotossiche e fortemente ipersensibilizzanti. Il meccanismo d’azione principale consiste nell’attivazione di una risposta infiammatoria locale, che nei soggetti sensibilizzati può scatenare una reazione allergica sistemica mediata da IgE.
Effetti sull’organismo umano e rischi associati
Reazioni locali
Le reazioni locali rappresentano la risposta più comune alle punture di artropodi velenosi e si manifestano con:
• Dolore immediato e intenso
• Eritema e gonfiore nella zona interessata
• Prurito
• Formazione di edema locale
Questi fenomeni tendono generalmente a regredire rapidamente, nell’arco di poche ore o giorni.
Reazioni sistemiche
Le reazioni sistemiche possono manifestarsi con diversi gradi di severità e sono classificate secondo scale standardizzate come quella di Mueller o di Ring.
I sintomi possono comparire da pochi minuti fino a un’ora dopo la puntura, sebbene occasionalmente possano manifestarsi anche a distanza di ore o giorni. Il decesso causato dalla puntura di imenotteri può verificarsi in due circostanze principali:
1. Punture multiple da parte di un gran numero di insetti (decine o centinaia)
2. Reazione anafilattica scatenata dal veleno di un singolo insetto in soggetti sensibilizzati
Fattori di rischio
Diversi fattori influenzano la probabilità di sviluppare reazioni severe: • Storia di precedenti reazioni sistemiche • Età avanzata • Comorbidità (patologie cardiovascolari, asma, mastocitosi) • Assunzione di farmaci (beta-bloccanti, ACE-inibitori) • Frequenza di esposizione e tipo di insetto
È interessante notare che in alcuni pazienti con anamnesi di reazione anafilattica, sia il dosaggio delle IgE specifiche che i test cutanei possono risultare negativi. Questo fenomeno è particolarmente frequente nei pazienti affetti da mastocitosi, nei quali è ipotizzabile un meccanismo tossico di rilascio aspecifico dei mediatori dai mastociti.
Prevenzione delle punture di insetti velenosi
Le misure preventive includono: 1. Evitare abbigliamento con colori vivaci e profumi intensi in ambienti a rischio 2. Indossare abiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi in ambienti naturali 3. Utilizzo di repellenti specifici 4. Prestare attenzione durante attività all’aperto, specialmente durante i periodi di maggiore attività degli insetti 5. Evitare di disturbare nidi e alveari
Per i soggetti allergici al veleno di imenotteri, la prevenzione più efficace è rappresentata dall’immunoterapia specifica, che può modificare la risposta immunitaria e prevenire reazioni anafilattiche in caso di nuove punture.
Una breve sintesi del trattamento delle punture di insetti velenosi
Primo soccorso
In caso di puntura di imenottero (api, vespe, calabroni), le misure di primo intervento includono:
1. Rimozione del pungiglione (se presente, come nel caso delle api) senza spremere il sacco velenifero, preferibilmente raschiando con una carta di credito o un oggetto simile 2. Lavaggio dell’area con acqua e sapone 3. Applicazione di ghiaccio per ridurre il dolore e limitare l’assorbimento del veleno 4. Disinfezione locale della zona colpita 5. Intervento farmacologico idoneo (clicca qui per gli interventi terapeutici)
Per le punture di api, vespe, calabroni e altri artropodi velenosi è disponibile anche un dispositivo di stimolazione elettrica denominato Ecosave, che emette scariche ad elevato voltaggio e basso amperaggio. Questo strumento, se applicato rapidamente, può contribuire a ridurre i sintomi locali come dolore, bruciore, arrossamento e gonfiore, così come le conseguenze del veleno introdotto sotto cute.
La procedura prevede l’applicazione di un elettrodo sulla puntura e, facendo perno su di essa, l’erogazione in senso circolare di 3-7 scariche o più, secondo necessità. Prima dell’utilizzo è necessario asportare eventuali pungiglioni, aculei o spine rimasti conficcati nella cute.
Trattamento farmacologico delle reazioni locali CLICCA QUI
Il trattamento delle reazioni locali si basa su: • Antistaminici per via orale per ridurre il prurito • Corticosteroidi topici per ridurre l’infiammazione • Analgesici (paracetamolo, FANS) per il controllo del dolore
Gestione delle reazioni allergiche severe e dello shock anafilattico
In caso di reazione allergica severa o shock anafilattico, il trattamento deve essere immediato e comprende:
1. Somministrazione di adrenalina (epinefrina) intramuscolare, farmaco di prima scelta che può essere salvavita 2. Ossigenoterapia 3. Fluidoterapia endovenosa per contrastare l’ipotensione 4. Antistaminici (anti-H1) per via parenterale 5. Corticosteroidiper via endovenosa (metilprednisolone)
6. Beta-agonisti per via inalatoria in caso di broncospasmo
I pazienti con storia di reazioni anafilattiche dovrebbero essere dotati di un autoiniettore di adrenalina da utilizzare tempestivamente in caso di nuova puntura, in attesa di soccorsi medici.
Conclusioni
Le punture di insetti e artropodi velenosi rappresentano un problema sanitario rilevante, specialmente per i soggetti allergici nei quali anche una singola puntura può determinare reazioni potenzialmente letali. La conoscenza delle specie più pericolose, il riconoscimento tempestivo delle reazioni sistemiche e l’applicazione rapida delle appropriate misure terapeutiche sono fondamentali per la gestione efficace di questi eventi. Per i soggetti con storia di reazioni allergiche, l’immunoterapia specifica rappresenta attualmente l’unico trattamento in grado di modificare la storia naturale della malattia, riducendo significativamente il rischio di reazioni anafilattiche in caso di nuove punture. dr. Paolo Meo direttore POLO VIAGGI la clinica del viaggiatore
Il Brasile è un paese ricco di bellezze naturali e ambienti unici. Potrai scegliere di vistare l’Amazzonia brasiliana, un’esperienza imperdibile se ami la natura. Potrai esplorare la foresta pluviale, fare escursioni in barca lungo i fiumi e osservare una
Novembre 2024: il virus OROPUCHE costituisce un nuovo allarme in tutta l’America Latina e Caraibica. Nel 2024 sono stati diagnosticati oltre 10.000 casi in diversi paesi. La stragrande maggioranza si trova in Brasile. Tra il 2015 e
Clicca qui per la situazione meteorologica e le previsioni a breve: Previsioni Meteo in tempo reale https://www.3bmeteo.com/previsioni-meteo/brasile Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie? In Brasile,
LE BELLEZZE NATURALI E L’AMBIENTE BRASILIANO Il Brasile, un gigante verdeggiante nel cuore del Sud America, è un paradiso per gli amanti dell’avventura e della natura. Con le sue foreste pluviali lussureggianti, spiagge dorate e cascate maestose, questo
Sia l’OMS “Organizzazione Mondiale della Sanità” che i CDC americani “Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie” monitorano e segnalano costantemente le diverse malattie presenti in Brasile. Confermiamo la presenza di una serie di malattie endemiche sulla maggior
Quale vaccinazione è obbligatoria per il Brasile e come bisogna comportarsi? FEBBRE GIALLA se….. Il certificato di vaccinazione contro la Febbre Gialla è richiesto a tutti i viaggiatori di età superiore a un anno provenienti da aree dove è
C’è la malaria nel paese e cosa bisogna fare per non ammalarsi? Che cosa é (clicca per la scheda malattia) La Malaria è una malattia infettiva, (Tutto sulla malaria – CESMET – Clinica del Viaggiatore), acuta, causata da un
In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona
Il Brasile è un paese ricco di diversità, sia in termini di popolazione che di cultura. Con una popolazione di oltre 200 milioni di persone, il Brasile è il quinto paese più popoloso del mondo. Questa vasta popolazione è
Quali sono i cibi tradizionali di maggior interesse in Brasile? Feijoada Ingredienti: Fagioli neri, Carne di maiale (costine, salsiccia, pancetta), Carne secca (carne bovina essiccata al sole), Cipolla, Aglio, Pomodori, Peperoncino, Alloro, Coriandolo, Arancia (per marinare la carne)
Quali sono le regole principali e come mi devo preparare per affrontare il viaggio? Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica,
Preparare il proprio bagaglio con attenzione è un passo fondamentale per garantire un viaggio sereno e senza intoppi. Prenditi il tempo necessario per riflettere sulle tue esigenze personali e su quelle della tua destinazione. Ricorda che ogni oggetto che
DENGUE IN BRASILE L’epidemia di Dengue in Brasile nel 2025, sebbene stia mostrando ad oggi una incidenza inferiore rispetto al record del 2024, continua a rappresentare un grave rischio per gli abitanti ed i viaggiatori che si recano nel
01 Marzo 2024 Al 27 febbraio, i casi denunciati e confermati della malattia ammontano a 973.347, rappresentando il 58,9% di tutti i casi registrati nell’intero anno precedente, 2023. Nel corso dei primi 2 mesi dell’anno si sono già registrate
Nel solo mese di Gennaio i casi hanno superato i 10.000, quasi quanto la metà dell’intero anno precedente. La diffusione e la gravità della situazione hanno spinto le autorità locali a dichiarare lo stato di emergenza, anche in vista