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Chiara Talone

Gabon – Scheda Paese

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Panorama delle Malattie Infettive in Gabon

Il Gabon, nazione dell’Africa Centrale, si confronta con un significativo carico di malattie, sia trasmissibili che non trasmissibili. Le malattie infettive, in particolare quelle trasmesse da vettori come la malaria e la dengue, rimangono sfide importanti per la salute pubblica, specialmente nei centri urbani come la capitale Libreville, dove risiede una grande percentuale della popolazione.

Il paese è considerato iperendemico per la malaria ed è vulnerabile alle malattie infettive emergenti e riemergenti (EID), molte delle quali sono zoonotiche, derivanti cioè da animali. Questa vulnerabilità è accentuata dalla vicinanza delle foreste pluviali e dalle interazioni uomo-fauna selvatica.
La persistenza di alti tassi di malattie infettive (incidenza della malaria 228,9/1000 nel 2021 , mortalità per TB in aumento , NTD endemiche ) continua anche nei primi mesi del 2025.

Panorama della Febbre Dengue in Gabon e a Libreville
Storia Epidemiologica e Scoperte Recenti

 

La dengue è riconosciuta come una minaccia in Gabon, con la presenza confermata dei vettori del genere Aedes. Il paese ha sperimentato epidemie in passato, in particolare una significativa nel 2007 che ha colpito Libreville e altre città del nord-ovest. Questa epidemia è stata causata dal sierotipo DENV-2, potenzialmente introdotto dall’Asia. Durante questo periodo, anche il virus Chikungunya (CHIKV) co-circolava, complicando il quadro clinico.
Un’altra epidemia che ha coinvolto sia Dengue che Chikungunya si è verificata nel 2010 nel sud-est del Gabon (Franceville e dintorni).

Studi di sorveglianza più recenti forniscono ulteriori dettagli:

Uno studio condotto a Lambaréné (un’area semi-urbana con un bacino di utenza di 70.000 residenti, pubblicato nel 2021) ha rilevato che il 17,4% (119 su 682) dei pazienti febbrili non malarici testati erano positivi alla dengue (casi confermati o probabili). L’analisi PCR su un sottogruppo ha identificato i sierotipi DENV-2 e DENV-3. È significativo notare che quasi l’80% dei casi positivi aveva meno di 15 anni. Questi risultati suggeriscono una trasmissione significativa in un’area non tradizionalmente considerata endemica per la dengue.    

Uno studio del 2022 ha rilevato il CHIKV in un paziente proveniente dal Gabon che presentava febbre a Kyé-ossi, una città di confine in Camerun, suggerendo una possibile circolazione continua del virus nella regione.
Il contesto globale e regionale è preoccupante. La dengue è in aumento a livello mondiale, specialmente nelle Americhe , aumentando il rischio di casi importati associati ai viaggi e la possibilità di trasmissione locale nelle aree con vettori competenti. Tutti e quattro i sierotipi circolano globalmente, con una recente riemergenza del DENV-3 e un aumento del DENV-4 tra i viaggiatori. L’Africa sperimenta epidemie sporadiche, con DENV-1 e DENV-2 storicamente dominanti. Recenti grandi epidemie si sono verificate in Africa Occidentale, come in Burkina Faso.
Il carico della malattia in Gabon è difficile da quantificare a causa della scarsità di dati specifici. Tuttavia, le stime globali parlano di 50-100 milioni di casi sintomatici all’anno , fino a 390 milioni di infezioni totali , con morbilità e mortalità significative. Lo studio di Lambaréné indica che la dengue è una causa rilevante di febbre non malarica a livello locale. La possibile diagnosi errata come malaria rappresenta un ulteriore problema, che potrebbe mascherare il vero impatto della dengue.

Una prevalenza significativa in un’area semi-urbana come Lambaréné e epidemie documentate a Libreville contrastano con i risultati di bassa circolazione nelle aree rurali. Ciò suggerisce che la Dengue in Gabon potrebbe essere caratterizzata da una trasmissione focale, potenzialmente concentrata in contesti urbani e semi-urbani con habitat idonei per i vettori, piuttosto che da un’endemicità diffusa. L’epidemia di Libreville del 2007 è stata collegata a un ceppo asiatico di DENV-2 , implicando che le introduzioni potrebbero guidare eventi urbani importanti piuttosto che una circolazione endemica di lunga data. La scoperta di DENV-2 e DENV-3 a Lambaréné mostra che più sierotipi possono circolare. Ciò indica la necessità di una sorveglianza geograficamente mirata, concentrata sulle aree urbane e peri-urbane come Libreville, per comprendere il vero rischio locale e le dinamiche, piuttosto che fare affidamento su dati rurali potenzialmente non rappresentativi o assumere omogeneità in tutto il paese.

Ecologia dei Vettori e Fattori di Trasmissione Urbana a Libreville

I principali vettori della dengue sono le zanzare del genere Aedes. In Gabon, Aedes albopictus è stato confermato come vettore responsabile di passate epidemie di Dengue e Chikungunya ed è presente a Libreville. Studi recenti hanno dimostrato che Ae. albopictus domina le comunità di zanzare in alcuni contesti urbani di Libreville, comprese le interfacce tra aree edificate e zone forestali. Sebbene Aedes aegypti sia il vettore primario a livello globale e probabilmente presente, è meno enfatizzato negli specifici studi di Libreville analizzati qui. Entrambe le specie pungono prevalentemente durante le ore diurne.
L’ambiente urbano di Libreville favorisce la proliferazione di questi vettori.
La gestione inadeguata dei rifiuti e l’approvvigionamento idrico insufficiente portano all’accumulo di numerosi siti di riproduzione artificiali, come grondaie intasate, pneumatici usati, bottiglie di plastica e altri contenitori d’acqua. Questi siti sono stati trovati abbondanti sia all’interno che nelle vicinanze delle aree forestali urbane a Libreville. La proliferazione di contenitori artificiali dovuta a una gestione inadeguata dei rifiuti crea quindi habitat ideali per Ae. albopictus, il vettore documentato delle passate epidemie. Questo fattore ambientale, guidato dai modelli di urbanizzazione , è probabilmente un fattore chiave che sostiene il rischio di trasmissione della Dengue (e Chikungunya) nella città. Ciò implica che il controllo vettoriale per la Dengue a Libreville deve includere la gestione ambientale e il miglioramento dei servizi igienico-sanitari accanto ai metodi basati sugli insetticidi.

Le aree verdi urbane e le zone forestali all’interno della città possono svolgere un ruolo ambivalente. Studi a Libreville suggeriscono che le aree forestali urbane, specialmente quelle soggette a scarsa igiene (abbandono di rifiuti), possono fungere da importanti habitat o rifugi per i vettori Aedes. Questi possono aumentare le densità locali di zanzare e agire come fonti di infestazione per le aree abitate circostanti. Ciò sottolinea l’importanza della pianificazione urbana e della gestione ambientale nel mitigare i rischi vettoriali.

Infine, i fattori climatici influenzano la dinamica della trasmissione.
Il cambiamento climatico, con l’aumento delle temperature e l’alterazione dei regimi pluviometrici, può espandere l’areale geografico dei vettori e prolungare le stagioni di trasmissione a livello globale e in Africa , potenzialmente aumentando il rischio futuro in Gabon. Le piogge creano siti di riproduzione, mentre la temperatura influisce sulla velocità di sviluppo delle zanzare e sulla replicazione virale al loro interno.

La dengue rappresenta un rischio tangibile in Gabon, concentrato principalmente nelle aree urbane e semi-urbane come Libreville e Lambaréné, come dimostrato dalle epidemie passate e dai dati di sorveglianza recenti. Il rischio effettivo potrebbe essere sottostimato a causa di una sorveglianza limitata e di possibili diagnosi errate come malaria. Sulla base di dati più datati, il rischio nelle aree rurali sembra essere inferiore.

I picchi di trasmissione spesso coincidono con le stagioni delle piogge , sebbene i vettori siano presenti tutto l’anno. La prevenzione si basa fortemente sull’evitare le punture di zanzara durante il giorno, utilizzando repellenti, indossando abiti protettivi e installando zanzariere alle finestre.

IV. Profilo di Altre Malattie Infettive Rilevanti (Anni Recenti e Prospettive 2025)

Oltre a malaria e dengue, il Gabon affronta una serie di altre sfide legate alle malattie infettive.

Malattie Trasmesse da Vettori

Febbre Gialla: Il rischio è elevato in quanto la malattia è endemica in Gabon.
La vaccinazione è obbligatoria per l’ingresso nel paese per tutti i viaggiatori di età superiore a 9 mesi o 1 anno (a seconda della fonte). Il virus è trasmesso dalle zanzare Aedes, lo stesso genere che trasmette dengue e Zika.
Il rischio è presente in tutto il paese. L’obbligo vaccinale per l’ingresso ha un duplice scopo:
— proteggere il viaggiatore da una malattia ad alto rischio endemica
— prevenire la diffusione internazionale del virus dal Gabon da parte di viaggiatori potenzialmente infetti e non vaccinati al loro ritorno o proseguimento del viaggio. Questo adempie agli obblighi del Gabon secondo i Regolamenti Sanitari Internazionali (RSI) per prevenire l’esportazione della malattia, evidenziando l’interconnessione tra politica sanitaria nazionale e sicurezza sanitaria globale.

Chikungunya: È confermata la presenza del virus e si sono verificate epidemie in passato, spesso in concomitanza con la dengue. È trasmessa dalle zanzare Aedes. Evidenze recenti suggeriscono una possibile circolazione continua (un paziente gabonese diagnosticato in Camerun nel 2022 ). La prevenzione si basa sull’evitare le punture di zanzara.

Virus Zika: La sua presenza potenziale è suggerita da dati di sieropositività del 1975. È trasmesso dalle zanzare Aedes. Sebbene la trasmissione globale persista a bassi livelli dopo l’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC) del 2016 , non ci sono segnalazioni recenti di casi o livelli di rischio specifici per il Gabon nei dati analizzati. Tuttavia, la presenza del vettore implica una potenziale suscettibilità se il virus venisse introdotto. La prevenzione consiste nell’evitare le punture di zanzara.

Tripanosomiasi Africana (Malattia del Sonno): È una NTD endemica in Gabon (forma gambiense). È trasmessa dalle mosche tse-tse. La prevenzione comporta l’evitare le punture della mosca (indumenti protettivi, repellenti, evitare habitat specifici). Altrove è stata notata una stagionalità (incidenza maggiore gennaio-marzo).

Febbre da Morso di Zecca Africana: Il rischio è presente a causa della presenza di zecche nell’Africa sub-sahariana. Le misure preventive includono indumenti protettivi, repellenti e controllo delle zecche sul corpo.
B. Febbri Emorragiche Virali (VHF)

Ebola/Marburg: Il Gabon ha avuto epidemie di Ebola in passato (1994, 1996, 2001, 2002), spesso collegate alla manipolazione di fauna selvatica infetta (scimpanzé, gorilla). Sebbene non siano stati segnalati casi umani di Marburg, la sieroprevalenza nei pipistrelli indica un potenziale rischio zoonotico. Il Gabon ospita un laboratorio di riferimento regionale per le VHF. Le sindromi da febbre emorragica in generale sono elencate tra le malattie prioritarie per la sorveglianza. Recenti focolai di Marburg si sono verificati altrove in Africa (Tanzania nel 2023 ), evidenziando la continua minaccia regionale. La storia delle epidemie di Ebola legate al contatto con la fauna selvatica e il ruolo significativo del consumo di carne di selvaggina a livello nazionale creano un rischio latente persistente per l’emergenza di VHF zoonotiche, anche in assenza di recenti casi umani segnalati. Ciò crea numerose opportunità di interfaccia uomo-fauna selvatica dove i patogeni possono potenzialmente passare all’uomo. Questo sottolinea l’importanza di un approccio “One Health” che integri la sorveglianza umana, animale e ambientale per la rilevazione precoce di potenziali minacce VHF.

Febbre della Rift Valley (RVF): Menzionata come endemica o potenzialmente endemica, con anticorpi rilevati in esseri umani e bestiame.
Febbre di Lassa / Febbre Emorragica Crimea-Congo (CCHF): Elencate come malattie prioritarie per la sorveglianza , endemiche in altre parti dell’Africa , rappresentano un rischio potenziale data la loro natura zoonotica.

C. Preoccupazioni Emergenti: Aggiornamento Mpox (2024/2025)

Il contesto globale ha visto importanti focolai di Mpox (precedentemente nota come vaiolo delle scimmie), in particolare del Clade I (sottoclade Ib), svilupparsi in Africa Centrale e Orientale a partire dalla fine del 2023 e nel 2024. La diffusione è avvenuta attraverso molteplici vie, tra cui contatto sessuale e contatto domestico, colpendo significativamente anche i bambini nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e portando alla dichiarazione di una PHEIC da parte dell’OMS nell’agosto 2024.

Per quanto riguarda il Gabon, il paese ha segnalato il suo primo caso confermato di Mpox nell’agosto 2024. Si trattava di un residente di ritorno da un viaggio in Uganda, un altro paese colpito dall’epidemia. È stato avviato il tracciamento dei contatti. Tuttavia, gli aggiornamenti successivi indicano che questa introduzione iniziale non ha portato a una trasmissione locale sostenuta. Infatti, alla fine di gennaio 2025, il Gabon era elencato tra i paesi nella fase di controllo dell’epidemia, non avendo segnalato nuovi casi confermati per oltre 90 giorni.

D. Altre Malattie Tropicali presenti 

— Oncocercosi (Cecità Fluviale): È una NTD endemica in Gabon. È causata dal verme filariale Onchocerca volvulus, trasmesso dalle punture ripetute di mosche nere del genere Simulium che si riproducono vicino a fiumi a corso rapido. Provoca prurito intenso, malattie della pelle deturpanti e compromissione della vista, fino alla cecità permanente.Carico/Prevalenza: A livello globale, milioni di persone sono infette o a rischio, principalmente in Africa. I dati specifici sul carico in Gabon sono limitati, ma gli studi mostrano una prevalenza variabile, con alcuni dipartimenti che superano il 20% di prevalenza e villaggi “hotspot” che raggiungono il 60%. La mappatura suggerisce l’esistenza di aree meso- e iperendemiche, potenzialmente sottostimate dai metodi di valutazione più vecchi.
Sfide del Controllo: Il Gabon ha incontrato difficoltà nello stabilire programmi nazionali di controllo efficaci basati sul trattamento comunitario con ivermectina (CDTI), a differenza di altri paesi endemici. La ricerca è stata limitata e geograficamente concentrata (principalmente nell’area di Lastourville ). Una sfida fondamentale è la co-endemicità con la Loiasi (causata dal verme Loa loa). Il trattamento con ivermectina può causare eventi avversi gravi (SAE), potenzialmente fatali, in individui con alte cariche microfilariemiche di Loa loa. Questa co-endemicità è un ostacolo primario all’implementazione del controllo standard dell’oncocercosi (MDA con ivermectina) in parti del Gabon. La paura dei SAE ha storicamente ostacolato l’implementazione della MDA o ridotto la copertura nelle aree co-endemiche a livello globale. Ciò necessita di strategie su misura che vadano oltre la semplice MDA, come approcci “test-and-(not)-treat” (testare per Loa loa e trattare solo se sicuro) o farmaci più sicuri. Sono in corso studi di mappatura per definire le aree a rischio e guidare strategie di trattamento sicure.

Filariosi Linfatica, la Schistosomiasi, le Elmintiasi Trasmesse dal Suolo (STH) e potenzialmente il Tracoma (sebbene nel 2020 non sia stata riportata alcuna somministrazione di farmaci per queste NTD che richiedono chemioprofilassi preventiva – PC-NTDs). Sono endemiche anche la Tripanosomiasi Africana Umana (HAT), le micosi profonde, la Teniasi/Cisticercosi, la Lebbra e la Rabbia. La co-infezione con STH come Ascaris è documentata nelle aree endemiche per l’oncocercosi.

Malattie ad Alta endemia (TB, HIV, Epatite B)

Tubercolosi (TB): Il Gabon è un paese ad alto carico di TB. L’incidenza nel 2021 era di 513 casi per 100.000 abitanti. Un dato preoccupante è l’aumento del tasso di mortalità per TB (escludendo la co-infezione HIV) tra il 2015 e il 2021, passato da 67 a 94 decessi per 100.000 abitanti. Sono stati identificati sia Mycobacterium tuberculosis che M. africanum. La resistenza ai farmaci (isoniazide, streptomicina) e la TB multi-resistente (MDR-TB) rappresentano sfide significative. I tassi di successo del trattamento sono stati riportati come bassi (53%) in uno studio. Questo trend negativo e grave suggerisce potenziali debolezze nel programma di controllo della TB, ritardi diagnostici, problemi di aderenza/efficacia del trattamento (inclusa la resistenza ai farmaci ), o sfide più ampie del sistema sanitario che impattano sulla cura della TB. Potrebbe essere multifattoriale: 1) Aumento della resistenza ai farmaci. 2) Sfide nel programma HIV (obiettivi 95-95-95 subottimali ) che influenzano direttamente gli esiti della TB. 3) Bassi tassi di successo terapeutico e alto tasso di abbandono del trattamento. 4) Possibili ritardi diagnostici. 5) Debolezze generali del sistema sanitario. Questo trend richiede un’indagine urgente da parte delle autorità sanitarie.
HIV/AIDS: La prevalenza è significativa, variando dal 2% al 13% a seconda del gruppo e della regione. Il Gabon è stato incluso nella lista dei 30 paesi ad alto carico di TB/HIV. Nel 2021, si stimava che il 73% delle persone che vivono con HIV (PLHIV) conoscesse il proprio stato, il 74% di queste fosse in trattamento, ma i dati sulla soppressione virale erano limitati. Circa 25.375 persone erano in terapia antiretrovirale (ART) nel 2021.

Epatite B: Il paese è considerato a prevalenza intermedia o alta. La vaccinazione è raccomandata per i viaggiatori. È elencata come malattia prioritaria per la sorveglianza.
 
Co-infezioni e Interazioni

Le interazioni tra diverse malattie infettive sono comuni in Gabon e complicano la diagnosi, il trattamento e il controllo.

A. Co-infezione Malaria e Dengue

La co-infezione tra malaria e dengue è un problema riconosciuto, facilitato dalla sovrapposizione geografica dei vettori e dalla somiglianza dei sintomi febbrili iniziali, che spesso porta a diagnosi errate. Una meta-analisi ha stimato che la prevalenza aggregata di questa co-infezione in Africa sia del 4,0%, con tassi più alti in Africa Centrale (5,8%). Bambini sotto i 18 anni e donne sembrano essere leggermente più colpiti. Gli agenti principali coinvolti sono P. falciparum e i sierotipi DENV-2 e DENV-3. Uno studio condotto in Nigeria ha rilevato un’alta esposizione ad arbovirus (inclusa la Dengue) tra pazienti inizialmente sospettati solo di malaria o tifo, con numerose co-infezioni.
La significativa prevalenza della co-infezione Malaria-Dengue (stimata al 5,8% in Africa Centrale ) e l’alto tasso di infezioni da arbovirus tra pazienti inizialmente sospettati solo di malaria/tifo suggeriscono fortemente che la gestione sindromica della febbre basata esclusivamente sul sospetto di malaria sia inadeguata e potenzialmente pericolosa in Gabon. Affidarsi solo alla diagnosi di malaria (es. tramite test rapidi RDT) nei pazienti febbrili mancherà le infezioni da Dengue e le co-infezioni. Ciò porta a trattamenti ritardati o errati per la Dengue, che richiede cure di supporto e monitoraggio dei segni di allarme, diversi dal trattamento della malaria (ACT). La diagnosi errata può peggiorare gli esiti, specialmente se la Dengue progredisce verso forme gravi, e ostacola la rilevazione di focolai di Dengue. Questo evidenzia una necessità critica di protocolli integrati per la gestione della febbre nelle strutture sanitarie, che incorporino capacità diagnostiche sia per la malaria che per la Dengue (e potenzialmente altre cause comuni di febbre), in particolare nelle aree urbane come Libreville dove entrambe le malattie circolano.

La Triade: HIV, TB e Malaria

Esiste una significativa sovrapposizione e interazione tra HIV, TB e malaria in Gabon. L’infezione da HIV aumenta il rischio e la gravità della malaria, specialmente in presenza di immunosoppressione (conta CD4 < 200 cellule/mm³). A sua volta, gli episodi di malaria possono peggiorare la progressione dell’HIV, inducendo un aumento temporaneo della carica virale.

L’HIV è un fattore trainante principale dell’epidemia di TB. La co-infezione è comune e associata a un’elevata mortalità. Come già menzionato, la mortalità per TB tra le persone HIV-positive in Gabon è aumentata significativamente tra il 2015 e il 2021.

Uno studio condotto in Gabon ha rilevato che la prevalenza della malaria asintomatica era significativamente inferiore nelle persone che vivono con HIV (PLHIV) che assumevano la profilassi con cotrimossazolo rispetto agli individui non infetti da HIV (7,1% vs 33,8%). Questo beneficio non intenzionale della profilassi con cotrimossazolo, comunemente somministrata alle PLHIV, ha implicazioni nell’interpretazione dei dati sulla prevalenza della malaria in questa popolazione e per le strategie di cura integrate. Il cotrimossazolo ha una nota attività antimalarica. Ciò significa che la prevalenza della malaria misurata nelle coorti di PLHIV che ricevono la profilassi potrebbe non riflettere il vero rischio di trasmissione sottostante a cui sarebbero esposti se non protetti. Evidenzia anche un potenziale effetto collaterale positivo dei programmi di cura dell’HIV sul controllo della malaria all’interno di quella specifica popolazione. Tuttavia, nonostante questa protezione, lo stesso studio ha rilevato un elevato carico di anemia (42,1%) tra le PLHIV, associato alla malaria (probabilmente infezioni subcliniche o passate), a una bassa conta di CD4 e alla mancanza di ART , dimostrando che l’impatto della malaria e dell’HIV stesso contribuisce ancora significativamente alla morbilità e richiede attenzione continua. La prevalenza della malaria tra le donne incinte HIV-positive può essere elevata (range 31-61% citato in generale ).

Cambiamento Climatico e Dinamiche delle Malattie Trasmesse da Vettori

Il cambiamento climatico, con l’aumento delle temperature e l’alterazione dei regimi pluviometrici, è riconosciuto come un importante fattore che influenza le malattie trasmesse da vettori (VBD) a livello globale e in Africa. Gli impatti includono l’espansione degli areali geografici dei vettori (in latitudine e altitudine), l’estensione delle stagioni di trasmissione e l’alterazione del comportamento dei vettori (es. tassi di puntura, velocità di sviluppo).

Per il Gabon, ciò potrebbe tradursi in una maggiore idoneità ambientale per i vettori Aedes (Dengue, Chikungunya, Zika, Febbre Gialla) e Anopheles (Malaria), esacerbando potenzialmente i problemi esistenti o introducendo rischi in nuove aree. I pattern di pioggia influenzano direttamente i siti di riproduzione per entrambi i generi. A livello globale, si prevede che miliardi di persone in più saranno a rischio di Dengue e Malaria entro il 2070 a causa del cambiamento climatico.

Il cambiamento climatico agisce quindi come un moltiplicatore di minacce per le malattie trasmesse da vettori in Gabon, minando potenzialmente gli sforzi di controllo esistenti alterando gli habitat dei vettori, l’intensità della trasmissione e l’areale geografico in modi che le strategie attuali potrebbero non essere in grado di gestire. Ad esempio, temperature più calde potrebbero permettere ai vettori della malaria di persistere più efficacemente durante i periodi secchi o espandersi in aree di maggiore altitudine precedentemente meno idonee. Piogge alterate potrebbero creare pattern di riproduzione più imprevedibili sia per Anopheles che per Aedes. Ciò implica che la futura pianificazione del controllo delle malattie in Gabon deve incorporare proiezioni climatiche e sviluppare strategie adattive, come una sorveglianza potenziata in nuove aree potenzialmente a rischio o l’aggiustamento della tempistica degli interventi come l’IRS o il larviciding in base alla stagionalità mutevole. Fare affidamento esclusivamente sui pattern storici potrebbe diventare sempre più inefficace.

Urbanizzazione, Ambiente e Determinanti Socio-economici

La rapida urbanizzazione del Gabon (circa l’85% della popolazione vive in aree urbane ), in particolare la crescita di Libreville , crea condizioni favorevoli alla trasmissione delle VBD. I fattori includono: gestione inadeguata dei rifiuti che porta alla creazione di siti di riproduzione per Aedes ; mantenimento di pratiche rurali (es. agricoltura urbana) che creano habitat per Anopheles ; abitazioni inadeguate e alta densità di popolazione.

Le variazioni intra-urbane dello status socio-economico, delle condizioni abitative e delle infrastrutture influenzano fortemente il rischio locale di malaria a Libreville, più della semplice localizzazione geografica all’interno della città. Le aree più povere possono affrontare una maggiore esposizione e un accesso ridotto alla prevenzione e alle cure. L’interazione tra urbanizzazione, degrado ambientale (specificamente la gestione dei rifiuti ) e disparità socio-economiche crea nicchie micro-epidemiologiche distinte all’interno di Libreville, guidando pattern di rischio eterogenei sia per la malaria che per la dengue/chikungunya. La trasmissione di Anopheles (malaria) è maggiore nei quartieri di Libreville con status socio-economico inferiore, indipendentemente dalla centralità , probabilmente a causa di abitazioni più povere, servizi igienici inadeguati e vicinanza ai siti di riproduzione. Allo stesso tempo, la cattiva gestione dei rifiuti in tutta la città, anche all’interno e intorno agli spazi verdi , fornisce siti di riproduzione per Aedes (dengue/chikungunya). Ciò significa che diversi quartieri possono affrontare diverse minacce vettoriali primarie, o co-esposizione, in base alle loro specifiche caratteristiche ambientali e socio-economiche. Un controllo vettoriale efficace e una comunicazione sanitaria pubblica non possono essere uniformi per Libreville; richiedono una valutazione a livello di distretto e interventi su misura che affrontino i fattori trainanti locali specifici (es. miglioramento delle abitazioni/drenaggio per la malaria in alcune aree, gestione dei rifiuti/pulizia dei contenitori per la dengue in altre).

Inoltre, le incursioni umane nelle foreste (disboscamento, caccia) aumentano il rischio di malattie zoonotiche come l’Ebola e potenzialmente altre.

Prevenzione Primaria:Assicurarsi di avere la vaccinazione contro la Febbre Gialla, obbligatoria per l’ingresso.
Consultare un medico o un centro di medicina dei viaggi per la profilassi antimalarica appropriata e utilizzare costantemente le zanzariere trattate con insetticida (ITN/LLIN) durante la notte.
Praticare una rigorosa prevenzione delle punture di zanzara durante il giorno e la notte (repellenti contenenti DEET, Picaridina o IR3535; indossare abiti protettivi di colore chiaro; utilizzare zanzariere a porte e finestre) per proteggersi da Malaria, Dengue, Chikungunya, Zika e Febbre Gialla.

Adottare misure per evitare le punture di mosche tse-tse (Tripanosomiasi) e zecche (Febbre da morso di zecca).
Assicurarsi che le vaccinazioni di routine siano aggiornate (Morbillo-Parotite-Rosolia, Tetano-Difterite-Pertosse, Polio, Epatite A, Epatite B, Tifoide).

Ricerca di Cure Mediche:Consultare immediatamente un medico in caso di febbre o qualsiasi sintomo di malattia durante o dopo il soggiorno/viaggio in Gabon, informando il personale sanitario della propria storia di viaggio.
Sottolineare l’importanza di una diagnosi corretta per distinguere tra malaria, dengue e altre possibili cause di febbre.
Sicurezza Alimentare e Idrica:Seguire le precauzioni standard per prevenire malattie diarroiche, tifo ed epatite A (bere acqua in bottiglia o trattata, mangiare cibo ben cotto, lavarsi le mani frequentemente)

Clima, meteo e salute

  • Previsioni Meteo
  • Clima: Clima equatoriale caldo umido con frequenti piogge da ottobre a dicembre e più abbondanti da gennaio a giugno. La temperatura, in qualsiasi periodo dell’anno, non scende sotto i 23° e non supera i 30-35°. Da metà giugno a settembre stagione asciutta e temperature accettabili. Il paese è coperto per quattro quinti di densa foresta equatoriale primaria

Prevenzione e profilassi

Vaccinazioni obbligatorie

  • FEBBRE GIALLA se…

    Il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla è richiesto a tutti i viaggiatori con più di 1 anno di età, da qualunque paese provengano

     

Vaccinazioni consigliate

  • FEBBRE GIALLA

    La vaccinazione è raccomandata ai viaggiatori al di sopra dei 9 mesi di vita, indipendentemente dalla normativa internazionale o locale in vigore per l’ingresso nel paese. Prima della partenza informarsi presso centri specializzati sulle aree del paese a maggior rischio.

    DENGUE la vaccinazione è consigliata a chi si reca nel paese per l’aumento esponenziale dei casi negli ultimi anni

  • EPATITE A

  • EPATITE B

  • FEBBRE TIFOIDE

  • MENINGITE DA MENINGOCOCCO

  • POLIO

  • SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI

    – La vaccinazione non è obbligatoria, ma va presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza, ma soprattutto in base alla situazione epidemiologica del paese al momento del viaggio.  La nuova formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge ora anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici che provocano la “diarrea del viaggiatore”. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.

  • TETANO

  • VACCINAZIONI DI ROUTINE

    Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.

Approfondimenti sulla malaria

  • CHE COSA E’

    La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree dei tuoi soggiorni. Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla. E’ possibile prevenirla con una attenzione al vestiario che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, all’utilizzo di repellenti e all’ utilizzo di adeguati farmaci per la profilassi, nelle stagioni di maggior rischio.  Per approfondire leggi la scheda sulla malaria

  • NEL PAESE

    Il rischio di infezione malarica, principalmente da Plasmodium falciparum, ma anche da vivax ed altre forme, possibili infezioni da forme miste (prevalenza falciparum e vivax), esiste tutto l’anno in tutto il Paese.

    Situazione della Malaria in Gabon e a Libreville
    Il Gabon è classificato come un paese iperendemico per la malaria, con trasmissione perenne favorita dal clima equatoriale che supporta la proliferazione delle zanzare vettore durante tutto l’anno.
    A Libreville, la capitale, la trasmissione della malaria è anch’essa perenne e iperendemica, sebbene presenti leggere fluttuazioni stagionali.
    Il clima è caratterizzato da una lunga stagione delle piogge da ottobre a maggio, interrotta da una breve stagione secca tra gennaio e febbraio, seguita da una lunga stagione secca da giugno a settembre. La trasmissione avviene tutto l’anno ma si intensifica durante i periodi piovosi. Il principale vettore identificato a Libreville è Anopheles gambiae s.s., con la forma molecolare S predominante (99,5%), seguito da piccole percentuali di Anopheles melas (0,3%) e An. gambiae s.s. forma M (0,2%).

    Per quanto riguarda le specie di Plasmodium presenti, P. falciparum è la specie predominante, responsabile del 94-99% delle infezioni e della quasi totalità dei casi gravi. Seguono P. malariae (0,5-5%) e P. ovale (0,5-2,4%). La presenza di P. vivax è considerata rara a causa della bassa prevalenza del recettore Duffy nella popolazione locale, necessario per l’invasione dei globuli rossi da parte di questa specie, sebbene casi in individui Duffy-negativi siano stati descritti altrove in Africa.

    A livello nazionale, il Programma Nazionale di Controllo della Malaria (PNCM) del Gabon stima una prevalenza media della malaria del 22,3%. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato per il 2021 circa 535.939 casi (tasso di incidenza di 228,9 casi per 1.000 abitanti) e 384 decessi nel paese. È importante notare che il tasso di incidenza della malaria è rimasto sostanzialmente stabile dal 2015, indicando che il Gabon non è in linea con gli obiettivi stabiliti dalla Strategia Tecnica Globale per la Malaria (GTS). Dati dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) suggeriscono che i decessi per malaria in Gabon siano inferiori a quelli causati da diverse altre patologie, come diabete, malattie renali o disturbi materni e neonatali.
    Prevalenze elevate sono state riportate in aree rurali e semi-urbane. Ad esempio, a Oyem la prevalenza superava il 35% nel 2011. Studi nel sud del Gabon hanno trovato prevalenze molto alte in bambini febbrili a Lastourville (79,5%), Fougamou (53,6%) e Koula-Moutou (36,1%). Nella provincia di Nyanga (rurale), la prevalenza media nel 2020 era del 13,9%, ma con notevoli variazioni tra le diverse località. Al contrario, Port-Gentil ha mostrato costantemente una prevalenza più bassa (<10%).
    La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto negativo sulla lotta alla malaria. L’interruzione dei servizi sanitari di routine ha portato a un aumento dei casi e dei decessi a livello globale e questo è stato specificamente osservato a Franceville, in Gabon, dove la prevalenza ha raggiunto il picco nel 2020.

    Storicamente, i gruppi più vulnerabili alla malaria sono stati i bambini sotto i cinque anni e le donne incinte. Tuttavia, recenti tendenze indicano un cambiamento in questo quadro epidemiologico.
    La recrudescenza della prevalenza della malaria in centri urbani come Libreville e il picco osservato durante la pandemia di COVID-19 a Franceville , dopo i cali iniziali, suggeriscono che i progressi nel controllo della malaria sono fragili.
    Il calo iniziale della prevalenza dopo il 2005 dimostra l’impatto potenziale delle misure di controllo (introduzione di ACT, ITN, IPTp ). Tuttavia, l’aumento successivo entro il 2011 a Libreville e i tassi molto elevati a Franceville durante la pandemia indicano che il mantenimento del controllo richiede uno sforzo continuo e robusto. Il picco durante la pandemia collega esplicitamente l’interruzione dei servizi sanitari all’aumento della malaria. La recrudescenza del 2011 a Libreville potrebbe suggerire sfide emergenti come la bassa copertura delle ITN (<30% menzionato in ), la resistenza agli insetticidi o cambiamenti nel comportamento dei vettori/umani. Questa fragilità implica che finanziamenti sostenuti, strategie adattive (affrontare la resistenza, le lacune nella copertura) e sistemi sanitari resilienti sono cruciali per prevenire inversioni nei progressi.

    Le donne incinte rimangono un gruppo ad alto rischio, particolarmente vulnerabili in aree a bassa trasmissione dove l’immunità acquisita è limitata. Lo studio del 2019 a Libreville ha confermato questo rischio, trovando un’alta prevalenza (31,8%) tra le donne incinte febbrili, associata a un uso infrequente delle misure preventive.
    I fattori comportamentali sono cruciali. Il basso utilizzo di misure preventive come le ITN (copertura nazionale inferiore al 30% citata in ) e il trattamento preventivo intermittente in gravidanza (IPTp) contribuisce al rischio. La mancanza di risorse finanziarie per acquistare farmaci antimalarici è stata notata come un problema durante la pandemia di COVID-19. Al contrario, una buona conoscenza di base della malaria ha mostrato un effetto protettivo in uno studio.

    Notificata resistenza alla clorochina ma anche alla meflochina ed in parte ad atovaquone. Ridotta resistenza a Doxiciclina.

     

  • PROFILASSI

    Doxiciclina, è un ottimo farmaco di scelta per i soggiorni sia in aree turistiche che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per i soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, sia per soggiorni a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg”è un farmaco di scelta non solo per la prevenzione della infezione malarica ma anche per la prevenzione delle infezioni batteriche intestinali e cutanee e verso le infezioni causate da punture di zecca. Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo,cioè per molti mesi. Ti ricordiamo che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per oltre 1 anno da ragazzi che manifestano l’acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazioni ai raggi solari, sono praticamente assenti. In ogni caso ricordiamo l’uso di creme solari. Farmaco di basso costo.  Non è utilizzabile al di sotto dei 12 anni o in gravidanza, o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dalla entrata in area a rischio, per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico.

    Atovaquone-Proguanile, farmaco sul mercato da quasi 20 anni possiede ancora una buona copertura antimalarica per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l’utilizzo pediatrico, Utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro.

    Meflochina, farmaco utilizzato da oltre 30 anni, Efficace in profilassi e in terapia. Efficace sia negli adulti che anche in età pediatrica. Efficacia e sicurezza dimostrata anche nelle donne in gravidanza. Utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro.

  • AL RIENTRO

    In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali.

Pillole di salute

  • Come evitare di ammalarsi

    Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio…leggi tutto

  • Chi deve vaccinarsi per la febbre gialla

    La vaccinazione contro la Febbre Gialla o Vaccino Antiamarillico, malattia virale acuta, che si trasmette tramite puntura di zanzara, è l’unica pratica preventiva che può essere richiesta obbligatoriamente dalle autorità sanitarie di un Paese per poter entrare attraverso i valichi di frontiera….

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  • La malaria, attenzione….!

    E’ una malattia infettiva, acuta, spesso ma non sempre febbrile, talvolta caratterizzata da pochi sintomi ma sempre con presenza di grande stanchezza, può essere fortemente debilitante, provocando anemia talvolta grave e molto spesso alterazioni metaboliche ed organiche. Appena entrati nell’organismo i parassiti colonizzano le cellule del fegato che poi vengono via via distrutte creando zone di necrosi (morte cellulale) e di fibrosi puntiforme. Alla lunga il parassita malarico crea lesioni permanenti a livello epatico. (altro che medicine contro la malaria che fanno male al fegato!).
    Ricorda che la protezione dei farmaci utilizzati per la profilassi (prevenzione) è efficace e sicura. Gli eventuali effetti collaterali, raramente presenti, sono sicuramente meno dannosi, sul tuo organismo, rispetto alle conseguenze derivanti dalla malattia stessa. Tali effetti collaterali, sempre temporanei, possono dipendere da dosaggi non corretti o da intolleranze individuali. Devi temere l’azione distruttiva del parassita sul tuo organismo piuttosto che gli effetti collaterali,generalmente non pericolosi dei farmaci antimalarici.
    Febbre, brividi, sudorazione, cefalea nucale, stanchezza ingravescente sono i sintomi più frequenti e caratteristici. Ma non sempre la malaria si presenta in modo così eclatante.  Basta un malessere al rientro dal viaggio a far scattare l’attenzione.
    FAI SUBITO GLI ESAMI DI LABORATORIO PRESSO UN CENTRO SPECIALIZZATO. TI ASPETTIAMO AL CESMET PER  ESCLUDERE CON UNA VISITA E CON ESAMI MIRATI CHE I TUOI SINTOMI PROVENGANO DA UN ATTACCO MALARICO.

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  • Zanzare & co. – Come proteggersi

    • le  zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni….

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  • Nuotare con precauzione

    Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
    Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se…

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  • In valigia

    Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio  con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima   e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio.

  • Al rientro a casa

    Quando rientri da un viaggio ricorda di prenderti una pausa di un tempo sufficiente per riadattare il tuo organismo al tuo ambiente ed ai tuoi ritmi di vita. Stanchezza, malessere, senso di vuoto, scarsa capacità alla concentrazione….

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Informazioni generali

Capitale: Libreville

Lingua:  La lingua ufficiale del Gabon è il francese, da tutti correntemente parlato

Moneta: Franco CFA

Fuso orario: GMT+1

Storia,Economia,Cultura:  https://www.cia.gov  http://www.britannica.com

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it

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Ecuador – 02 – Alert sanitari

In Ecuador, sia la malaria che la febbre virale da dengue, ma anche la febbre gialla rappresentano rischi sanitari significativi nelle aree tropicali e amazzoniche. Mentre la malaria è concentrata principalmente sotto i 1.500 metri di altitudine, la dengue ha una diffusione più ampia ed è influenzato dalle condizioni climatiche stagionali. Per chi viaggia o vive in queste zone, sono fondamentali le misure preventive contro le punture di zanzara e l’utilizzo di farmaci appropriati per la malaria e della vaccinazione per la dengue.

Situazione Malaria in Ecuador

La malaria è presente in Ecuador principalmente nelle regioni tropicali della costa e dell’Amazzonia, con una distribuzione geografica e stagionale ben definita:
Zone a rischio:
– La malaria è endemica sotto i 1.500 metri di altitudine, con rischio moderato nelle province costiere e rischio elevato nelle regioni amazzoniche come
Morona-Santiago,
Pastaza,
Orellana
Sucumbíos.

Situazione Dengue in Ecuador
La dengue continua ad essere il maggior problema sanitario in Ecuador, con epidemie ricorrenti che colpiscono diverse regioni del paese.
Zone a rischio:
– Il rischio di trasmissione è presente tutto l’anno in tutto il paese, incluse le isole Galápagos. La trasmissione raggiunge il picco durante la stagione delle piogge (da gennaio a settembre).
Le province più colpite nel 2025 includono
Napo (899 casi),
Orellana (626),
Manabí (296)
Zamora-Chinchipe (271).
I casi riportati sono quelli ufficiali. I casi non denunciati rappresentano la maggioranza del fenomeno.

Epidemia attuale:
Nel 2025 sono stati registrati oltre 6.607 casi ufficiali e 6 decessi fino a febbraio. La dengue di tipo 2 è predominante nel paese, rappresentando il 99,65% dei casi segnalati.
L’epidemia è comunque concentrata nelle province di confine, dove la mobilità umana e i flussi migratori contribuiscono alla diffusione del virus.
Prevenzione:
Il virus della dengue è trasmesso dalle zanzare *Aedes aegypti*, che prosperano in aree con acqua stagnante. È essenziale prevenire le punture di zanzara attraverso l’uso di repellenti, zanzariere e la gestione delle fonti d’acqua stagnante.
Non esiste un trattamento antivirale specifico per il dengue; la gestione si basa sul trattamento sintomatico.
Un confronto epidemiologico:
A livello regionale nelle Americhe, il numero totale di casi sospetti nel primo trimestre del 2025 ha superato il milione (1.054.336), con una diminuzione rispetto al 2024 ma un aumento rispetto alla media degli ultimi cinque anni.

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Ecuador – 05 – Quali sono le malattie presenti nel paese ? Quali sono i rischi

In Ecuador, la distribuzione delle malattie infettive è strettamente legata alle caratteristiche geografiche e climatiche del paese. Di seguito un’analisi dettagliata delle malattie suddivise per categoria ed indicazione geografica:
     Malattie Batteriche
1. Leptospirosi
– Zone colpite:
Province costiere (Guayas, Manabí, Esmeraldas) e aree rurali con attività agricola;
– Agente: Leptospira interrogans
– Fattori di rischio: Contatto con acqua contaminata da urina di roditori, specialmente durante inondazioni.

2. Infezioni da Escherichia coli e Pseudomonas
– Zone colpite: Fiumi urbani (Esmeraldas, Chone, Machángara, Guayllabamba, Napo, Zamora)
– Rischio: Consumo di acqua non trattata o cibi contaminati, con presenza di ceppi patogeni come EIEC ed EPEC

3. Tubercolosi
– Zone colpite: Aree urbane sovraffollate (Quito, Guayaquil) e comunità indigene amazzoniche
– Dati: 4.500-5.000 nuovi casi/anno, con tasso di mortalità del 3.5%

            Malattie Virali
1. Dengue
– Zone colpite: Tutto il paese, picco nelle province di Napo, Orellana, Manabí e Zamora Chinchipe
– Situazione 2025: 6.607 casi e 6 decessi registrati, predominio del sierotipo DENV-2

2. Chikungunya e Zika
– Zone colpite: Regioni costiere tropicali (Guayas, El Oro) e amazzoniche
– Trasmissione: Zanzara Aedes aegypti, con focolai sporadici

3. Febbre Gialla
– Zone endemiche: Province sotto i 2.300 metri (Morona-Santiago, Napo, Orellana)
– Vaccinazione: Obbligatoria per chi visita le aree amazzoniche

4. HIV/AIDS
– Prevalenza: 37.000 casi stimati, con complicanze fungine (istoplasmosi, meningite da criptococco) in pazienti immunodepressi

            Malattie Parassitarie

1. Malattia di Chagas
– Zone endemiche: 19/24 province, focolai in Manabí, El Oro, Loja e Amazonia
– Vettore: Cimici triatomine (Rhodnius ecuadoriensis,  Triatoma dimidiata)
– Dati: 118 ospedalizzazioni e 69.4% mortalità nel periodo 2011-2021

2. Leishmaniosi
– Zone colpite: 21/24 province, hotspot in Pichincha, Santo Domingo, Esmeraldas
– Specie: Leishmania (V.) guyanensis e L. (V.) braziliensis nelle aree subtropicali

3. Parassitosi Intestinali
– Zone a rischio: Comunità andine (prevalenza 95.6% in alcune aree)
– Agenti: Blastocystis sp. (91.3%), Giardia duodenalis (15.2%), Hymenolepis nana (2.1%), Entamoeba Hystolitica (10,2%)

            Malattie Fungine

 

1. Istoplasmosi
– Zone colpite: Amazzonia e regioni costiere umide
– Rischio: Escrementi di pipistrelli in grotte e miniere abbandonate

2. Coccidioidomicosi
– Zone endemiche: Aree semiaride della costa meridionale (Loja, El Oro)
– Agente: Coccidioides immitis in terreni aridi

3. Micetoma
– Zone colpite: Costa centrale (Guayas, Manabí)
– Dati: 35 casi documentati (1955-2021), 77% actinomicetomi da Nocardia brasiliensis

4. Aspergillosi invasiva
– Popolazione a rischio: Pazienti oncologici e trapiantati (5.5 casi/100.000 abitanti)

 

            Mappa Geografica del Rischio

– Costa: Dengue, leptospirosi, micetomi
– Ande: Parassitosi intestinali, malattia di Chagas ad alta quota
– Amazzonia: Leishmaniosi, istoplasmosi, malaria, febbre gialla, dengue.
– Isole Galápagos: Rischio minimo, eccetto dengue sporadico

Per i viaggiatori, si raccomanda profilassi specifica, vaccinazioni aggiornate e misure di protezione contro gli insetti vettori, specialmente nelle aree endemiche.

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Ecuador – 13 – In valigia

Preparare il proprio bagaglio con attenzione è un passo fondamentale per garantire un viaggio sereno e senza intoppi.
Prenditi il tempo necessario per riflettere sulle tue esigenze personali e su quelle della tua destinazione. Ricorda che ogni oggetto che decidi di portare con te può influenzare la qualità della tua esperienza.
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Ecuador – 01 – Consigli brevi per chi viaggia nel paese

Un viaggio tra meraviglie naturali e cultura autentica

 

L’Ecuador, paese incastonato tra Colombia e Perù, sorprende per la sua incredibile varietà di paesaggi e di culture.

Dalle vette innevate delle Ande ai colori vivaci dei mercati di Otavalo, dalla foresta amazzonica – una delle più ricche di biodiversità al mondo – alle spiagge dorate della costa e all’arcipelago delle Galápagos, ogni angolo dell’Ecuador regala emozioni uniche.
La capitale Quito, patrimonio UNESCO, incanta con la sua architettura coloniale e la vivacità dei suoi quartieri storici. Cuenca e Baños offrono atmosfere rilassate e panorami mozzafiato, mentre la “Via dei Vulcani” attraversa paesaggi spettacolari dominati dal Cotopaxi e dal Chimborazo. L’Amazzonia, accessibile da El Coca, è un paradiso per chi ama la natura selvaggia e desidera incontrare comunità indigene e animali rari come giaguari, scimmie e delfini rosa.aerial view of green trees and river during daytime
In Ecuador la cultura e le diverse popolazioni costituiscono un mosaico con caratteristiche differenti: qui convivono popolazioni indigene, discendenti di spagnoli e afro-ecuadoregni, ognuno con le proprie tradizioni, danze, feste e una cucina che riflette la ricchezza del territorio. La gente è accogliente, curiosa e orgogliosa delle proprie radici, pronta a condividere con i viaggiatori storie e sapori autentici.

Sulla situazione sanitaria in Ecuador è importante avere alcune importanti informazioni prima di partire. Nel paese esistono situazioni sanitarie tipiche dei paesi tropicali, ma con le giuste precauzioni il viaggio può essere affrontato in sicurezza e serenità. Tra i maggiori rischi le malattie trasmesse da zanzare come la febbre virale Dengue, la malaria, la chikungunya ed il virus Zika; queste malattie sono presenti soprattutto nelle regioni costiere e amazzoniche. Il rischio è più elevato durante la stagione delle piogge e nelle aree rurali. Casi di Febbre gialla si sono presentati nelle aree amazzoniche e in alcune zone sotto i 2.300 metri di altitudine. La vaccinazione è raccomandata per chi si reca in queste aree.

Frequenti le malattie intestinali trasmesse da alimenti e bevande. Il Colera è presente in piccoli focolai diffusi in alcune aree del paese, amebiasi, epatite A e tifo sono caratteristiche di alcuni territori, specie fuori dalle grandi città, a causa della qualità dell’acqua e del cibo.

E’ sempre bene fare attenzione alle punture di insetti e utilizzare repellenti, indossare abiti chiari, dormendo sotto le zanzariera, se possibile, nelle aree a rischio, evitando ristagni d’acqua. Sono opportune alcune vaccinazioni tra cui la febbre gialla , per alcune aree e vaccinazioni alimentari. e coprenti. La vaccinazione per la dengue è oramai considerata indispensabile per il mantenimento dello stato di buona salute.

Tra le precauzioni alimentari bevi solo acqua in bottiglia sigillata, evita ghiaccio e cibi crudi di dubbia provenienza, scegli ristoranti che rispettano le norme igieniche.

Prima di partire è fondamentale stipulare un’assicurazione che copra spese mediche e rimpatrio, poiché le strutture pubbliche sono spesso inadeguate fuori dalle grandi città. In caso di febbre alta, dolori muscolari, mal di testa, disturbi gastrointestinali, rivolgiti subito a una struttura sanitaria privata nelle principali città di Quito, Guayaquil, Cuenca.

Tra i consigli pratici per viaggiare ricorda che l’Ecuador ha microclimi molto diversi e quindi è opportuno utilizzare un abbigliamento a strati e impermeabile.

Per la tua sicurezza evita di girare per zone isolate di notte e segui le indicazioni delle autorità locali.

Per i trasporti i collegamenti interni sono buoni ma le distanze possono essere lunghe; prenota in anticipo i trasferimenti per le Galápagos. E’ importante rispettare le tradizioni locali e partecipare a una delle tante feste popolari per vivere la vera anima del paese.

L’Ecuador è una terra che conquista con la sua natura spettacolare, la sua cultura viva e la cordialità della sua gente.

Con le giuste precauzioni sanitarie e un po’ di spirito d’avventura, il viaggio sarà non solo sicuro ma anche indimenticabile.

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Ecuador – 03 -Clima, meteo e salute

  • Previsioni Meteo
  • Clima dell’Ecuador: Un mosaico di microcosmi in trasformazioneL’Ecuador, stretto tra le correnti del Pacifico, le vette andine e l’Amazzonia, rappresenta un laboratorio climatico unico
    al mondo. Qui, dove l’equatore incontra la Cordigliera delle Ande, si gioca una partita complessa tra stagionalità tradizionali e mutamenti globali. Le temperature medie sono aumentate di 1.2°C dal 1979, mentre i ghiacciai del vulcano Antisana si ritirano al ritmo del 2.3% annuo, segnali di un’alterazione profonda che ridefinisce ecosistemi e patologie.
  • In questo crogiolo biogeografico, le zanzare del genere *Aedes* ampliano il loro raggio d’azione, trasformando la dengue da malattia endemica a emergenza sanitaria stagionale.

Danza delle stagioni: un equilibrio spezzato
Il Ritmo Originario delle stagioni:
Estate
Inverno Equatoriale
Nelle pianure costiere, il respiro climatico si articola in due fasi distinte:
l'”inverno” umido (da dicembre a maggio)
l'”estate” secca (giugno-novembre).
Durante i mesi piovosi, Guayaquil registra picchi di 3.000 mm, mentre l’aria satura di umidità trasforma le strade di Esmeraldas in fiumi temporanei.
Al contrario, la stagione secca porta l’alito fresco della corrente di Humboldt, abbassando le temperature marine e creando le condizioni per l’avvistamento delle balene megattere al largo di Puerto López.

Nella Sierra andina, a 2.800 metri d’altitudine,
Quito vive un’eterna primavera con medie di 15°C, ma la vera protagonista è la variabilità: in un solo giorno si possono sperimentare raggi solari intensi, acquazzoni tropicali e nebbie montane che avvolgono il Cotopaxi. Questo microclima, un tempo stabile, ora mostra crepe evidenti: le precipitazioni concentrate generano smottamenti lungo la Panamericana, mentre i periodi secchi favoriscono incendi boschivi nella riserva di El Ángel.

Amazzonia: l’orologio climatico alterato
Nell’Oriente ecuadoriano, dove il Rio Napo serpeggia tra foreste pluviali, il ciclo delle piogge sta accelerando. Le comunità Kichwa segnalano “inviernos più corti ma violenti”, con esondazioni che compromettono i raccolti di yuca. Parallelamente, le emissioni da gas flaring nelle province petrolifere di Sucumbíos e Orellana creano un doppio danno: contribuiscono al riscaldamento globale e formano isole di calore locali, alterando i modelli di precipitazione.

Cambiamento climatico: la firma antropica

Vulcani Termometri del Pianeta
Il progetto binazionale Ecuador-Svizzera sul vulcano Antisana ha rivelato dati allarmanti: tra il 1994 e il 2025, il ghiacciaio ha perso il 38% della massa. Le telecamere termiche installate a 5.700 metri mostrano come il permafrost si stia ritirando a ritmi senza precedenti, esponendo nuove aree alla colonizzazione di specie invasive. Questo scioglimento non è solo un indicatore termico: modifica la disponibilità idrica per Quito, dove il 30% dell’acqua potabile proviene dai ghiacciai andini.

Costa sotto Assedio
A Manta, i pescatori artigianali misurano il cambiamento in gradi Celsius e acidità: il pH oceanico è sceso da 8.1 a 7.9 negli ultimi decenni, minacciando le colture di ostriche. L’aumento delle temperature superficiali del Pacifico (0.8°C dal 1980) sta spingendo specie tropicali verso sud: avvistamenti di pesci pappagallo a Puerto Ayora, alle Galápagos, segnalano un’alterazione degli ecosistemi marini.

Malattie climato-sensibili: L’altro volto della crisi

Zanzare sulla Offensiva
La dengue, una volta confinata alle aree costiere, ora colonizza le valli andine. Nel 2025, la provincia di Napo ha registrato 899 casi, un incremento del 70% rispetto al 2020. Il vettore *Aedes aegypti* sfrutta i microhabitat creati dai temporali intensi: ogni pozza stagionale nelle grondaie di Cuenca diventa un focolaio potenziale. Durante la stagione secca, invece, le cisterne domestiche non protette alimentano la proliferazione larvale.
La malaria mostra dinamiche contrastanti: mentre *Plasmodium vivax* resiste nelle zone umide amazzoniche, *P. falciparum* arretra davanti agli sforzi di controllo. Tuttavia, le inondazioni ricorrenti nel bacino del Guayas hanno creato nuove nicchie ecologiche per le zanzare *Anopheles*, con focolai segnalati a 1.200 metri di quota – altitudine prima considerata sicura.

Malattie emergenti e climate-driven
Nelle comunità Shuar della provincia di Morona-Santiago, i casi di leishmaniosi cutanea sono triplicati dal 2020. I ricercatori attribuiscono questo picco all’espansione degli habitat delle mosche sandfly, favorite dall’aumento delle temperature notturne. Parallelamente, le ondate di calore urbano a Guayaquil stanno trasformando i quartieri popolari in incubatori per malattie respiratorie: nel 2024, le polmoniti batteriche hanno superato la media stagionale del 40%.

 Adattarsi alla nuova normalità
I viaggiatori, in questa situazione climatica e di nuova presenza di malattie, si trovano di fronte ad una nuova mappa di rischi: le zanzariere non sono più sufficienti a 2.000 metri; la profilassi antimalarica deve essere rivalutata alla luce delle mutate distribuzioni geografiche. In un paese dove il clima scrive la storia, noi viaggiatori , turisti o lavoratori dobbiamo rivedere i nostri comportamenti e la nostra preparazione al viaggio.

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Ecuador – 04 – Quali sono le caratteristiche dell’ambiente meta del mio viaggio

Ecuador: un viaggio tra natura, avventura e biodiversità

L’Ecuador è un piccolo scrigno di biodiversità nel cuore del Sud America. E’ un paese che offre una varietà di paesaggi e ambienti naturali straordinari. Con le sue quattro regioni principali
la Costa,
le Ande,
l’Amazzonia
le Isole Galápagos
ogni angolo del paese è un invito all’esplorazione e alla scoperta. Ecco piccola guida per te viaggiatore che ami l’avventura, che hai un desiderio di immergerti nella bellezza e nella diversità di questo territorio unico.

Le regioni dell’Ecuador

1. La costa: spiagge, mangrovie e sole
La regione costiera dell’Ecuador si estende lungo l’Oceano Pacifico, offrendo spiagge paradisiache e una ricca biodiversità marina:
– Mete principali:
– Montañita: Perfetta per surfisti e amanti della vita notturna.
– Parco Nazionale Machalilla: Qui si trova la spiaggia di Los Frailes, una delle più belle del paese, e da giugno a settembre si possono avvistare le balene megattere.
– Mangrovie di Churute: Ideali per un’escursione in kayak tra foreste di mangrovie.

Flora e fauna: mangrovie, pellicani, fregate e tartarughe marine sono abitanti tipici della costa.

2. Le Ande: montagne, vulcani e cultura
Le Ande attraversano il cuore dell’Ecuador con paesaggi mozzafiato:
              – Mete principali:
– Quito: Capitale situata a 2.850 metri d’altitudine, famosa per il suo centro storico coloniale (UNESCO) e il monumento della Mitad del Mundo.
– Avenida dei Vulcani: Una spettacolare catena di vulcani tra cui il Cotopaxi (5.897 m) e il Chimborazo (6.263 m), la montagna più alta del paese.
– Cuenca: Città coloniale con architettura storica e vicina al Parco Nazionale Cajas.
– Flora e fauna: Alpaca, lama, condor andini, orchidee e piante medicinali come la chuquiragua.

3. L’Amazzonia: La foresta pluviale più biodiversa
L’Oriente, come viene chiamata l’Amazzonia in Ecuador, è un paradiso per gli amanti della natura:
– Mete principali:
– Parco Nazionale Yasuni: Considerato uno dei luoghi più biodiverse al mondo.
– Tena: Porta d’accesso all’Amazzonia per escursioni fluviali.
– Cuyabeno Wildlife Reserve: Ideale per avvistare caimani, delfini rosa e scimmie urlatrici.
– Flora e fauna: Bromelie, heliconie, giaguari, anaconde, piranha e oltre 1.600 specie di uccelli.

4. Le Isole Galápagos: Un mondo a parte
A circa 1.000 km dalla costa si trovano le Isole Galápagos, un laboratorio vivente di evoluzione:
– Mete principali:
– Isabela: La più grande delle isole con vulcani attivi e spiagge incontaminate.
– Santa Cruz: Sede della stazione scientifica Charles Darwin.
– San Cristóbal: Ideale per snorkeling con leoni marini.
– Flora e fauna: Tartarughe giganti, iguane marine, sule dalle zampe azzurre e pinguini delle Galápagos.

Biodiversità straordinaria

Ecuador è uno dei paesi più biodiversi al mondo con:
– Piante: Oltre 25.000 specie vegetali (incluso il 10% delle orchidee mondiali).
– Animali terrestri: Tapiri andini, orsi dagli occhiali, giaguari.
– Uccelli: Condor andino nelle Ande; macao e tucani nell’Amazzonia; sule nelle Galápagos.
– Specie marine: Delfini rosa nei fiumi amazzonici; squali martello nelle Galápagos.

Consigli per i viaggiatori avventurosi

1. Preparazione fisica: Le altitudini elevate delle Ande richiedono acclimatazione; portare abbigliamento caldo anche in estate.
2. Vaccinazioni: Vaccino contro la febbre gialla e contro la dengue consigliato per l’Amazzonia; profilassi antimalarica nelle aree tropicali.
3. Rispetto ambientale: Seguire le regole dei parchi nazionali per preservare gli ecosistemi unici del paese.
Ecuador è una destinazione che combina avventura, cultura e natura in un mosaico indimenticabile. Dal canto degli uccelli amazzonici alle onde delle spiagge del Pacifico fino ai vulcani innevati delle Ande, ogni angolo del paese offre un’esperienza unica che aspetta solo di essere vissuta!

 

Ecuador – 04 – Quali sono le caratteristiche dell’ambiente meta del mio viaggio Leggi tutto »

Ecuador – 06 – Vaccinazioni

Vaccinazioni obbligatorie

  • FEBBRE GIALLA SE….

    Il certificato di vaccinazione contro la Febbre Gialla è richiesto ai viaggiatori di età superiore a un anno provenienti da Brasile, Rep. Dem. del Congo  e Uganda e da aree dove è presente il rischio di trasmissione della malattia, nonché  ai viaggiatori che hanno transitato per più di 12 ore negli aeroporti delle città a rischio trasmissione.

    Questo paese considera il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla valido per la vita (emendamento 0MS 11.07.2016). Consigliamo comunque la verifica diretta prima di partire, considerando i continui cambiamenti nei regolamenti dei singoli paesi.

Vaccinazioni consigliate

  • FEBBRE GIALLA

La vaccinazione per la FEBBRE GIALLA è raccomandata ai viaggiatori, al di sopra dei 9 mesi di età, diretti in aree ad est delle Ande al di sotto dei 2300 m. slm delle segg. province : Morona-Santiago, Napo, Orellana, Pastaza, Sucumbios, and Zamora-Chinchipe.
Rischio inferiore nelle aree ad ovest delle Ande al di sotto dei 2300 m. slm nelle province di Esmeraldas, Guayas, Los Rios, Santa Elena, Santo Domingo de los Tsachilas e alcune aree di Azuay, Bolivar, Canar, Carchi, Chimborazo, Cotopaxi, El Oro, Imbabura, Loja, Pichincha, and Tungurahua e se si è diretti solo in zone del paese al di sotto dei 2300 m. slm, o nelle città di Guayaquil e Quito, o alle Isole Galápagos.

La vaccinazione contro la febbre gialla è fortemente raccomandata per i viaggiatori diretti nelle aree a rischio menzionate sopra.
È obbligatoria solo per chi proviene da paesi dove la febbre gialla è endemica o ha transitato per più di 12 ore in aeroporti di tali paesi.
Il vaccino deve essere somministrato almeno 10 giorni prima del viaggio e offre una protezione permanente, anche se il certificato internazionale di vaccinazione ha validità decennale.

Prevenzione
Si consiglia di adottare misure preventive contro le punture di zanzara, come l’uso di repellenti, abiti lunghi e zanzariere. La febbre gialla è trasmessa principalmente dalle zanzare Aedes aegypti e Haemagogus.

Map 3-25. Yellow fever vaccine recommendations in Ecuador
da CDC – Yellow Book

VACCINAZIONI PER MALATTIE TRASMESSE DA PUNTURA DA INSETTI

  • DENGUE

La dengue continua ad essere il maggior problema sanitario in Ecuador, con epidemie ricorrenti che colpiscono diverse regioni del paese.  Zone a rischio:  Il rischio di trasmissione è presente tutto l’anno in tutto il paese, incluse le isole Galápagos. La trasmissione raggiunge il picco durante la stagione delle piogge (da gennaio a settembre).
Le province più colpite nel 2025 includono
Napo (899 casi),
Orellana (626),
Manabí (296)
Zamora-Chinchipe (271).
I casi riportati sono quelli ufficiali. I casi non denunciati rappresentano la maggioranza del fenomeno.

Epidemia attuale:
Nel 2025 sono stati registrati oltre 6.607 casi ufficiali e 6 decessi fino a febbraio. La dengue di tipo 2 è predominante nel paese, rappresentando il 99,65% dei casi segnalati.

VACCINAZIONI CONTRO MALATTIE PORTATE DA CIBI E BEVANDE CONTAMINATI

– La vaccinazione per COLERA e DIARREA non è obbligatoria, ma va presa in considerazione a seconda il tipo di viaggio e di permanenza, ma soprattutto in base alla situazione epidemiologica del paese al momento del viaggio. La nuova formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge ora anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici che provocano la “diarrea del viaggiatore”. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.

 prevenzione e in cura per la DIARREA DEL VIAGGIATORE: CLICCA QUI E LEGGI ATTENTAMENTE

VACCINAZIONI CONTRO MALATTIE TRASMESSE DA SANGUE INFETTO

  • EPATITE B notizie sulla malattia
    l’epatite B è una aggressione a livello del fegato che può indurre alterazioni cellulari ed aprire la porta al carcinoma epatico. I rischi, oltre che da siringhe infette e rapporti sessuali non protetti possono venire anche da medicazioni effettuate in strutture sanitarie dove la sterilizzazione dei ferri è poco curata. Quindi è importante essere protetti quando si affrontano viaggi in posti ad alta endemia del virus B
    per saperne di più…. sulla vaccinazione

VACCINAZIONI CONTRO MALATTIE A TRASMISSIONE AEREA

  • MENINGITE la malattia

Per saperne di più … sulla vaccinazione

 

  • POLMONITE E INFEZIONI DA PNEUMOCOCCO
    pneumococco è la principale causa di polmoniti, otiti, meningiti e sepsi. Il vaccino è molto efficace e sicuro la vaccinazione è consigliata a coloro che hanno avuto e soffrono di problemi polmonari e durante il viaggio possono avere un contatto ed un attavvo da parte di uno dei tipi del batterio streptococco pneumoniae o pneumococco

VACCINAZIONI CONTRO MALATTIE DA MORSO DI ANIMALI

  • RABBIA notizie sulla malattia
    Se si prevedono escursioni in zone extraurbane, dove può essere più facile il contatto con animali selvatici; in ocasione di safari o battute di caccia, nonché per motivi professionali (veterinari, agronomi, ecc…).
    Vedi scheda vaccinazione
  • VACCINAZIONI DI ROUTINE
    Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella

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Ecuador – 07 – Malaria: situazione e prevenzione

  • CHE COSA E’

    La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree dei tuoi soggiorni. Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla. E’ possibile prevenirla con una attenzione al vestiario che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, all’utilizzo di repellenti e all’ utilizzo di adeguati farmaci per la profilassi, nelle stagioni di maggior rischio. Per approfondire leggi la scheda sulla malaria

  • NEL PAESE

    La malaria è presente in Ecuador principalmente nelle regioni tropicali della costa e dell’Amazzonia, con una distribuzione geografica e stagionale ben definita:

    Zone a rischio:

    La malaria è endemica sotto i 1.500 metri di altitudine, con rischio moderato nelle province costiere e rischio elevato nelle regioni amazzoniche come
    Morona-Santiago,
    Pastaza,
    Orellana
    Sucumbíos.
    Le città principali come Quito e Guayaquil, così come le isole Galápagos, non presentano rischio di trasmissione.

    Tipi di Plasmodium
    – Plasmodium vivax è responsabile del 67%-85% dei casi;
    – Plasmodium falciparum rappresenta il restante 15%-33%. Quest’ultimo è più prevalente sulla costa e in alcune aree amazzoniche.

    Prevenzione raccomandata:
    Nelle aree a rischio elevato si consiglia la chemio profilassi preferibilmente con doxycycline. Chiedi sempre ad uno specialista come comportarti e cosa prendere. E’ fondamentale adottare misure preventive contro le punture di zanzara (repellenti, zanzariere e abbigliamento protettivo).

    Epidemiologia:
    Nel 2024 sono stati segnalati 1.486 casi di malaria in Ecuador. Sebbene il numero sia inferiore rispetto agli anni precedenti, la malattia rimane una sfida sanitaria nelle comunità più remote.
    Segnalata resistenza di malaria da P. falciparum alla Clorochina ed alla Sulfadoxina-Pirimetamina.

     

  • PROFILASSI

    Doxiciclina (BASSADO o MIRACLIN -senza lattosio) , è un ottimo farmaco di scelta per i soggiorni sia in aree turistiche che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per i soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, sia per soggiorni a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg”è un farmaco di scelta non solo per la prevenzione della infezione malarica ma anche per la prevenzione delle infezioni batteriche intestinali e cutanee e verso le infezioni causate da punture di zecca. Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo,cioè per molti mesi. Ti ricordiamo che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per oltre 1 anno da ragazzi che manifestano l’acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazioni ai raggi solari, sono praticamente assenti. In ogni caso ricordiamo l’uso di creme solari. Farmaco di basso costo. Non è utilizzabile al di sotto dei 12 anni o in gravidanza, o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dalla entrata in area a rischio, per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico.

    Atovaquone-Proguanile, farmaco sul mercato da quasi 20 anni possiede ancora una buona copertura antimalarica per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l’utilizzo pediatrico, Utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro.

    Meflochina, farmaco utilizzato da oltre 30 anni, Efficace in profilassi e in terapia. Efficace sia negli adulti che anche in età pediatrica. Efficacia e sicurezza dimostrata anche nelle donne in gravidanza. Utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro.

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Ecuador – 08 – Cosa devo fare se rientro con dei problemi di salute dal viaggio?

In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali.

 

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Ecuador – 09 – Popolazione e cultura

 

Esplorare l’Ecuador significa immergersi in un viaggio avventuroso attraverso culture millenarie, paesaggi mozzafiato e tradizioni vivaci. Ogni regione racconta una storia unica, offrendo ai viaggiatori l’opportunità di scoprire un mondo ricco di colori, sapori e suoni indimenticabili.

Le Popolazioni dell’Ecuador: Un Viaggio tra Cultura, Tradizioni e Territori
L’Ecuador, situato nel cuore del Sud America, è un mosaico culturale straordinariamente ricco e diversificato. La sua popolazione è composta da cinque principali gruppi etnici:
Mestizos,
Amerindiani (indigeni),
Afro-ecuadoriani,
Montubios
Bianchi europei.

Ognuno di questi gruppi contribuisce in modo unico alla cultura del paese, plasmata da influenze indigene, coloniali e africane.

I Mestizos: Il Cuore della Popolazione

I Mestizos, che rappresentano circa il 70-80% della popolazione, sono il risultato della fusione tra gli indigeni americani e i colonizzatori spagnoli. La loro cultura riflette questa mescolanza, con una predominanza della lingua spagnola e della religione cattolica. I Mestizos sono diffusi in tutto il paese e incarnano la modernità dell’Ecuador, pur mantenendo forti legami con le tradizioni indigene.

Le Comunità Indigene: Custodi delle Tradizioni
Gli indigeni costituiscono circa il 7-10% della popolazione e sono distribuiti principalmente nelle Ande e nella regione amazzonica. Tra i gruppi più noti ci sono
i Quichua,
gli Shuar
gli Achuar.
Le comunità andine mantengono vive tradizioni come l’uso di abiti ricamati e poncho colorati (blu a Otavalo, rosso a Chimborazo), mentre quelle amazzoniche praticano ancora la medicina sciamanica e rituali con l’ayahuasca.

Gli Afro-Ecuadoriani: ritmi e sapori costieri
Gli Afro-Ecuadoriani, concentrati nelle regioni costiere come Esmeraldas e la Valle del Chota, hanno arricchito la cultura nazionale con musica come marimba e bomba, danze vivaci e una cucina unica basata su cocco, platani e frutti di mare. Le loro celebrazioni sono spesso caratterizzate da una forte energia comunitaria.

I Montubios: L’anima rurale
I Montubios sono un gruppo distintivo dell’Ecuador rurale, particolarmente nella regione costiera. Conosciuti per il loro stile di vita agricolo e tradizioni legate alla terra, indossano abiti semplici ma caratteristici come camicie guayabera. La loro cultura è strettamente legata alla natura.

La moda tradizionale
La moda in Ecuador varia significativamente tra le regioni:
• Ande: Poncho colorati, bluse ricamate, gonne avvolgenti di lana.
• Costa: Abiti leggeri come le guayaberas.
• Occasioni formali: Completi eleganti per uomini e donne.

Musica tradizionale
La musica tradizionale dell’Ecuador è altrettanto diversificata:
• Ande: Suoni di flauti di pan e charango.
• Costa: Ritmi afro come marimba.
• Amazonia: Canti rituali accompagnati da strumenti naturali.

Feste principali
L’Ecuador celebra numerose feste che riflettono la sua anima multiculturale:
1. Carnival di Ambato: Parate di fiori e frutta che simboleggiano abbondanza e amore per la terra.
2. Semana Santa: Celebrazioni religiose profonde in tutta la nazione5.
3. Inti Raymi: Festa indigena in onore del sole nelle Ande.
4. Diwali Afro-Ecuadoriano: Danze bomba nelle regioni costiere .

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