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Scheda vaccinazione Febbre Gialla

Scheda vaccinazione Febbre Gialla

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Introduzione all’argomento

Vaccinazione per la Febbre Gialla e certificazione internazionale

Presso Cesmet Clinica del viaggiatore  è possibile effettuare la vaccinazione per la Febbre Gialla con certificazione internazionale.

La vaccinazione viene effettuata presso il centro medico specializzato in medicina tropicale, da personale specializzato ed esperto nella materia. Richiedi una consulenza prima del viaggio con il dr. Paolo Meo, medico tropicalista.

Il vaccino per la febbre gialla (® STAMARIL) è stato sviluppato a partire dal 1927 e viene somministrato per via intradermica o intramuscolo (iniezione); è stato provato che questo vaccino è in grado di garantire immunità anche per altri virus (arbovirus) attraverso un meccanismo di cross-reazione. La vaccinazione per la Febbre Gialla ha una formulazione particolarmente efficace e sicura nei confronti della malattia. Contiene un ceppo virale vivo, attenuato e garantisce un’immunità prossima al 100%.
®STAMARIL è il nome commerciale del vaccino contro la febbre gialla, malattia infettiva acuta grave, con alta percentuale di mortalità. La febbre gialla è presente in Africa ed America Latina e Centrale ed è trasmessa all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette del genere Aedes aegypti.
La vaccinazione per la Febbre Gialla deve essere somministrata a:
– persone in viaggio o che vivono in un’area in cui è presente la febbre gialla (zone infette o zone endemiche);
– persone in viaggio verso un qualsiasi paese che richiede un Certificato Internazionale di Vaccinazione per l’ingresso. Questo certificato può essere richiesto anche in base ai paesi visitati in precedenza;
– operatori di laboratorio che possono manipolare materiali infetti;

La vaccinazione per essere valida e riconosciuta deve essere effettuata presso un “Centro di Vaccinazioni Autorizzato”. Deve essere eseguita da un professionista sanitario qualificato che rilascia un “Certificato Internazionale di Vaccinazione”.  La validità del certificato parte dal decimo giorno successivo alla somministrazione della prima dose di vaccino. In caso di richiamo la validità è contemporanea all’effettuazione del vaccino.

Nel 2014 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), anche per un problema di carenza di dosi globali, dopo importanti epidemie in Africa ed in America Latina e campagne vaccinali su milioni di persone, basandosi su alcune evidenze di ricerche effettuate, ha stabilito che non è necessaria la dose di richiamo ogni 10 anni. Nel 2016 è stato ufficialmente dichiarato che il certificato internazionale di vaccinazione è valido per tutta la vita di chi effettua la prima vaccinazione.  Molti paesi soprattutto africani non hanno ratificato questa decisione, anche per protezione di una eventuale diffusione da portatori sani. Diversi enti scientifici continuano a consigliare il richiamo della vaccinazione in determinati paesi ad alto rischio allo scadere dei 10 anni. L’esperienza Cesmet dopo decenni di attività clinica sul campo ci porta comunque a consigliare il richiamo del vaccino al termine dei 10 anni. I livelli anticorpali e le risposte della immunità cellulare tendono comunque a diminuire, ed un richiamo è sempre opportuno. In ogni caso sarebbe opportuno fare una valutazione sierologica della quantità di anticorpi presenti.

 

 Quali sono le caratteristiche del vaccino?

Il principio attivo è:
Virus della febbre gialla1 ceppo 17 D-204 (vivo, attenuato)  non meno di 1000 UI . Coltivato in specifici embrioni di gallina esenti da patogeni.
– Gli altri componenti sono:
Lattosio, sorbitolo, L-Istidina idrocloruro, L-Alanina, sodio cloruro, potassio cloruro, sodio fosfato diidrato, potassio diidrogeno fosfato, calcio cloruro, magnesio solfato, e acqua per preparazioni iniettabili.
®Stamaril contiene sodio, potassio e sorbitolo .Questo vaccino contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè essenzialmente “senza sodio”, e meno di 1 mmol di potassio (39 mg) per dose, cioè essenzialmente “senza potassio”. Questo vaccino contiene circa 8 mg di sorbitolo per dose.

Lo ®Stamaril si presenta come una polvere e solvente per sospensione iniettabile (polvere in un flaconcino + solvente in una siringa preriempita (dose da 0,5 mL) con un ago presaldato o con due aghi separati). Confezioni da 1 siringa.
Dopo la ricostituzione, la sospensione è di colore da beige a beige rosato, più o meno opalescente.

 

 Quando si deve fare?

“®STAMARIL Pasteur” è un vaccino indicato per “l’immunizzazione primaria contro la Febbre Gialla” per coloro che sono in viaggio verso un’area endemica – epidemica o che vivono in un’area endemica. 

Regolamento Internazionale

Viene richiesto dalle autorità internazionali un “Certificato Internazionale di Vaccinazione” per l’ingresso nei paesi a rischio infezione, o dove sono presenti serbatoi animali infetti in grado di trasmettere il virus all’uomo, attraverso la puntura di zanzare.Il vaccino può essere richiesto da alcuni paesi anche in base al precedente itinerario (es: paesi asiatici, dove non c’è il virus richiedono il vaccino a tutti coloro che sono transitati o giungono dall’Africa o dall’America Latina).

Secondo la regolamentazione internazionale di OMS ed affinché la vaccinazione sia ufficialmente riconosciuta, i vaccini della Febbre Gialla devono essere somministrati esclusivamente in un “Centro di Vaccinazioni autorizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)” e la vaccinazione deve essere registrata su un “Certificato di Vaccinazione Internazionale.
Il certificato ha una validità di 10 anni a partire dal decimo giorno successivo alla vaccinazione e subito dopo la somministrazione di una dose di richiamo.

 

Prima di inoculare lo ®Stamaril

Prima di inoculare lo ®Stamaril è opportuno che il medico effettui una valutazione del rischio malattia nell’area meta del viaggia per determinare l’opportunità di effettuare il vaccino.

– soggetti di età superiore ai 65 anni o in bambini sotto i 9 mesi di età, è bene valutare l’opportunità della vaccinazione sulla base della valutazione dei rischi malattia in loco. Il vaccino in questa età ha una bassissima possibilità di sviluppare rare reazioni al vaccino (che comprendono reazioni neurologiche e sistemiche )
In queste età il vaccino verrà somministrato solo per ben riconosciuto rischio di infezione con il virus nei paesi in cui il viaggiatore si reca.
– nei bambini di età compresa tra i 6 e i 9 mesi lo ®Stamaril  va somministrato solo in situazioni di grave rischio epidemiologico;
– nei soggetti portatori del virus dell’HIV (infezione asintomatica) verrà effettuata una valutazione del reale rischio infezione in loco;
-nei soggetti con disordini della coagulazione, come emofilia o bassi livelli di piastrine, o in chi assume farmaci anticoagulanti del sangue lo ®Stamaril, sarà somministrato per via sottocutanea e non per via intramuscolare.
– nei soggetti con reazioni allergiche al lattice occorre fare attenzione poiché Il cappuccio copriago della siringa preriempita contiene un derivato di lattice di gomma naturale che può causare una reazione allergica in chi si vaccina.
Come con tutti i vaccini lo ®Stamaril potrebbe non proteggere completamente tutte le persone vaccinate.

-nei soggetti con reazioni allergiche alle proteine dell’uovo la somministrazione del vaccino va evitata ed il medico deve rilasciare un certificato di esenzione alla vaccinazione.

Gravidanza, allattamento e fertilità

Prima di effettuare la vaccinazione della Febbre Gialla in una donna in corso una gravidanza, anche se sospetta o pianificata, o durante l’allattamento con latte materno è opportuno valutare la necessità di effettuarla per un reale rischio nell’area di destinazione.
E’ opportuno evitare il vaccino dello ®Stamaril durante la gravidanza o l’allattamento a meno che la
vaccinazione sia essenziale e non evitabile per viaggi in aree particolarmente a rischio di infezione e malattia. Nel caso in cui sia necessaria la vaccinazione, si raccomanda di interrompere l’allattamento al seno per almeno 2 settimane dopo aver ricevuto lo ®Stamaril .

Come funziona il vaccino?

Il vaccino è costituito da virus “vivo e attenuato” e  causa una reazione del sistema immunitario mimando una infezione acuta e inducendo una robusta immunità.

Il ceppo vaccinale vivo-attenuato del virus della febbre gialla” YF-17D” è stato sviluppato in laboratorio negli anni ’30 e ha dato origine ai sotto ceppi vaccinali 17D-204 e 17DD, che sono stati somministrati, in quasi un secolo, ad oltre 600 milioni di persone in tutto il mondo. La prima utilizzazione del vaccino risale al 1937.

La risposta dell’organismo

La vaccinazione per la febbre gialla causa, all’interno dell’organismo, una volta inoculato il virus vivo attenuato, una infezione sistemica, che fa produrre “alle cellule linfocitarie B gli anticorpi neutralizzanti” che persistono per lungo tempo, alcuni lavori riportano per tutta la vita, ma con una perdita di efficacia dal decimo anno dalla somministrazione in avanti.
Il vaccino stimola anche una “forte risposta delle cellule T” che simula una infezione acuta.

Il vaccino per la febbre gialla YF-17D induce una serie di risposte immunitarie “innate” e “specifiche” che seguono la replicazione virale. Questa replicazione procede secondo
una cinetica ben precisa all’interno delle cellule del sistema immune. Si realizza una risposta acuta con produzione di “anticorpi neutralizzanti” e quindi la persistenza a lungo termine della memoria immunitaria costituita da       (1) anticorpi e (2) cellule T di memoria.

Data la scarsità di modelli animali per l’immunobiologia del virus della Febbre Gialla le prove sulla immunogenicità della vaccinazione YF-17D in gran parte provengono da studi umani.

Immunità innata indotta da YFV.

Una serie di diverse cellule del sistema immunitario vengono coinvolte nella risposta al “virus >Attenuato” presente nel vaccino.

Le “Cellule Dendritiche” sono un tipo di cellule che hanno il compito di presentare gli antigeni che inducono l’immunità adattativa. Esistono due tipi di CD: i convenzionali (cDC) e i plasmacitoidi (pDC).
Il virus attenuato YF-17D infetta le CD ed attiva le varie sottopopolazioni di CD attraverso recettori specifici (TLRs). L’infezione delle CD consente l’elaborazione e la presentazione dell’antigene specifico. Inoltre, YFV induce la secrezione di IFN di tipo I e di tipo III dalle CD.  La presenza di cellule dendritiche circolanti nel sangue (CD123+), dopo la vaccinazione, è significativamente aumentata al 7° giorno.
I Monociti sono rapidamente reclutati nei tessuti infetti e infiammati, dove si differenziano in cellule dendritiche e macrofagi.
La percentuale di monociti simili ai macrofagi (CD14+ CD16+) e attivati (CD14+ CD16++) sono leggermente ma significativamente aumentati al 7° giorno dopo la vaccinazione con YF-17D.
Anche i monociti TNFα+ sono aumentati al 7° giorno rispetto al basale e sono mantenuti per 30 giorni. Inoltre, la frequenza dei monociti IL-10+ è stata trovata aumentata al giorno 15 rispetto al basale.
I macrofagi sono fagociti di grandi dimensioni. YF-17D è in grado di infettare i macrofagi. L’infezione dei macrofagi veicola il virus nei tessuti linforeticolari, dove avviene la replicazione virale.
Le Cellule linfoidi innate (ILC) costituiscono un gruppo di cellule linfoidi prive di recettori antigene-specifici di cui le cellule natural killer (NK) sono le più ben caratterizzate. La vaccinazione con YF-17D induce una forte risposta delle cellule NK. Le cellule NK producono IFNγ e hanno una attività citotossica. Dopo stimolazione da vaccino sono aumentate.
I granulociti hanno granuli contenenti agenti antimicrobici e sono in grado di ingerire cellule estranee. Ci sono tre tipi di granulociti: neutrofili, eosinofili e basofili.
Mentre non si osservano cambiamenti nelle percentuali di granulociti circolanti, i neutrofili e gli  eosinofili sono attivati dopo la vaccinazione YF-17D. Anche i neutrofili TNFα + sono aumentati al 7° giorno dopo la vaccinazione rispetto al basale.

 

Qual’è il calendario vaccinale?

Si rende obbligatoria 10 giorni prima di partire per coloro che si recano nei paesi tropicali o subtropicali che la richiedono in base al Regolamento Internazionale.

Si consiglia a coloro che passano o soggiornano in paesi infetti o endemici prima di recarsi in altri paesi dove è presente la zanzara vettrice Aedes. Ricordiamo che alcuni primati (scimmie) sono serbatoio e quindi portatrici sane del virus. I branchi di scimmie anche infette non conoscono confini e quindi possono costituire un rischio dove non era previsto né considerato.

E’ valido per tutta la vita?

Nel 2014 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), anche per un problema di carenza di dosi globali, dopo importanti epidemie in Africa ed in America Latina e campagne vaccinali su milioni di persone, basandosi su alcune evidenze di ricerche effettuate, ha stabilito che non è necessaria la dose di richiamo ogni 10 anni. Nel 2016 è stato ufficialmente dichiarato che il certificato internazionale di vaccinazione è valido per tutta la vita di chi effettua la prima vaccinazione.  Molti paesi soprattutto africani non hanno ratificato questa decisione, anche per protezione di una eventuale diffusione da portatori sani. Diversi enti scientifici continuano a consigliare il richiamo della vaccinazione in determinati paesi ad alto rischio allo scadere dei 10 anni. L’esperienza Cesmet dopo decenni di attività clinica sul campo ci porta comunque a consigliare il richiamo del vaccino al termine dei 10 anni. I livelli anticorpali e le risposte della immunità cellulare tendono comunque a diminuire, ed un richiamo è sempre opportuno. In ogni caso sarebbe opportuno fare una valutazione sierologica della quantità di anticorpi presenti.

Se vuoi richiedere ulteriori informazioni, contattaci via e-mail oppure telefona al numero 06/39030481 (LUN- VEN 09.00 – 13.00/14.00-18.00; SABATO 9.00-13.00)

 

 Qual è la sua efficacia?

Efficace dopo 10 giorni dalla somministrazione. Durata 10 anni.

Nel 2014 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), anche per un problema di carenza di dosi globali, dopo importanti epidemie in Africa ed in America Latina e campagne vaccinali su milioni di persone, basandosi su alcune evidenze di ricerche effettuate, ha stabilito che non è necessaria la dose di richiamo ogni 10 anni. Nel 2016 è stato ufficialmente dichiarato che il certificato internazionale di vaccinazione è valido per tutta la vita di chi effettua la prima vaccinazione.  Molti paesi soprattutto africani non hanno ratificato questa decisione, anche per protezione di una eventuale diffusione da portatori sani. Diversi enti scientifici continuano a consigliare il richiamo della vaccinazione in determinati paesi ad alto rischio allo scadere dei 10 anni. L’esperienza Cesmet dopo decenni di attività clinica sul campo ci porta comunque a consigliare il richiamo del vaccino al termine dei 10 anni. I livelli anticorpali e le risposte della immunità cellulare tendono comunque a diminuire, ed un richiamo è sempre opportuno. In ogni caso sarebbe opportuno fare una valutazione sierologica della quantità di anticorpi presenti.

 

Ci sono effetti collaterali?

– Comuni: localmente lieve rossore, dolenzia, indurimento della parte momentaneo. Febbre (lieve-moderata); generalmente questi sintomi sono di lieve entità e durano 5-10 giorni.
– Molto rari (casi isolati): reazioni allergiche gravi, nausea, vomito, dolori addominali, encefalite, meningite, grave insufficienza d’organo multipla.

Controindicazioni

In generale la vaccinazione deve essere rimandata se il soggetto è affetto da malattia acuta moderata-grave, con o senza febbre.

La vaccinazione è controindicata se sono presenti:

Allergia accertata alle proteine dell’uovo;
Stato di gravidanza a meno di altissimo rischio di esposizione;
Immunodeficienza cellulare congenita o acquisita;

 

  Bibliografia

The Immunization, Vaccines and Biologicals department – Yellow Fever Vaccines

Amendment to Annex 5 – Recommendations to assure the quality, safety and efficacy of live attenuated yellow, fever vaccines,  TRS No 978

 

 

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