Malarone: un farmaco preventivo sempre meno efficace.
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āAtovaquone-Proguanileā (Malarone): il farmaco ĆØ sul mercato da oltre 30 anni. Da oltre un decennio la sua efficacia continua a diminuire per effetto dellāaumento della resistenza dei plasmodi al farmaco. Ā I paesi del Sud Est Asiatico e del cosƬ detto “triangolo d’oro – Thailandya, Laos, Mianmar” sono stati i primi dove si ĆØ manifestata ed ĆØ cresciuta questo tipo di resistenza. In queste aree da anni ĆØ stata data lāindicazione di utilizzare la Doxiciclina 100 mg. Lāaumento della resistenza del parassita malarico a queste molecole ĆØ stato evidenziato anche in molti paesi Africani e Latino Americani. Questo aumento della resistenza dei parassiti nei confronti di Atovaquone ha imposto di evitare lāutilizzo del farmaco in terapia. Difatti per curare la malaria da anni Malarone ĆØ stato sostituito dai farmaci in combinazione, a base di Artemisia, principio ancora particolarmente attivo sui Plasmodi. E se i parassiti sono fortemente resistenti da non poter essere utilizzata questa molecola, anche nella prevenzione spesso si ĆØ dimostrata fallace. E questa resistenza si continua a diffondere ed aumentare in molte aree della fascia equatoriale ed intertropicale. E questo ĆØ dimostrato dalla pratica clinica. Sempre piĆ¹ casi di malaria si manifestano in corso di assunzione del farmaco in chemio profilassi.
ll farmaco ĆØ generalmente ben tollerato anche se diverse persone si lamentano per effetti avversi.Ā Per questo motivo, al momento della prescrizione del Malarone da utilizzare in profilassi, alcuni viaggiatori si lamentano dei potenziali effetti deleteri di questo farmaco, sul proprio metabolismo ed in particolare sul āpovero fegatoā. Invece nella prevenzione della malaria ĆØ vero il contrario: se un viaggiatore ammala di malaria i problemi per il āpovero fegatoā saranno reali e seri. Le necrosi puntiformi delle cellule epatiche sono tipiche della malattia. La tossicitĆ sul fegato da Malarone alle dosi preventive e terapeutiche ĆØ assente. Il farmaco ĆØ stato messo in commercio dopo anni di ricerche sulla sua sicurezza. I disturbi maggiormente accusati dai viaggiatori possono essere: fastidio e pesantezza allo stomaco, vomito, febbre, cefalea, lieve insonnia, tosse, rari i casi di caduta dei capelli.
Controindicazioni
Quando non dev’essere usato Malarone
Intanto possiamo affermare che il malarone ĆØ sempre meno attivo e quindi ĆØ bene non utilizzarlo per questo motivo.
In caso di allergia all’atovaquone, al proguanile cloridrato o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale.
In caso di malattia renale ed epatica grave.
Il malarone ĆØ controindicato nei pazienti con intolleranza al farmaco e con insufficienza renale.
Se ne sconsiglia ancora lāuso in gravidanza, anche se dati certi riguardo unāeventuale teratogenicitĆ del feto non sono mai stati forniti. Per quanto riguarda invece lāintervallo di tempo da far intercorrere tra la sospensione del farmaco e il concepimento di un figlio si ritiene, in una stima molto prudenziale, che un mese sia piĆ¹ che sufficiente. Pertanto dopo un viaggio in territorio tropicale sono sufficienti anche alcune settimane dalla fine dellāassunzione di malarone per rimanere incinte senza preoccupazioni. E se si ĆØ preso il farmaco, rimanendo incinta durante lāassunzione, non bisogna pensare al peggio perchĆ© i dati ci dicono che nonĀ ci sono effetti negativi sul feto in questi casi. Eā bene non assumere il farmaco in corso di allattamento per bambini di peso inferiore ai cinque chilogrammi.
Continua ad essere utilizzato e prescritto, soprattutto per profilassi e meno per cura, ma, essendo fortemente ridotta lāefficacia del farmaco, se dopo un viaggio compaiono sintomi sospetti, malessere, stanchezza, pesantezza di testa, e magari febbre e brividi, non esitate a chiedere immediatamente un test per la malaria ed una visita specialistica.
Come utilizzare Malarone nella profilassi della malaria
Se utilizzato il Malarone va assunto a stomaco pieno, o dopo aver bevuto latte, per facilitarne l’assorbimento, alla dose di una compressa al giorno, da un giorno prima della partenza, per tutta la durata del soggiorno, e fino a sette giorni dal ritorno dalla zona a rischio malarico. Sempre alla stessa ora del giorno.
La dose pediatrica da somministrare ai bambini ĆØ rappresentata nella seguente tabella:
Dosaggio Giornaliero | |||
Peso Corporeo | Atovaquone (mg) | Proguanile (mg) | NĀ° di compresse |
11-20 | 62.5 | 25 | 1 cpr di Malarone Bambini |
21-30 | 125 | 50 | 2 cpr di Malarone Bambini |
31-40 | 187.5 | 75 | 3 cpr di Malarone Bambini |
> 40 | 250 | 100 | I soggetti di peso superiore ai 40 kg devono assumere 1 cpr al giorno di Malarone 250/100 mg |
Il āMalarone Pediatricoā ĆØ costituito da compresse nelle quali l’Atovaquone ĆØ contenuto alla dose di
Effetti Indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Malarone
Come tutti i medicinali anche questo medicinale puĆ² causare in alcune persone effetti indesiderati.
Effetti indesiderati molto comuni
Cefalea, vertigini, nausea e vomito, disturbi allo stomaco, diarrea, insonnia, sogni strani, depressione;
Reazioni allergiche anche importanti ma molto rare: eruzione cutanea e prurito; difficoltĆ respiratoria; gonfiore improvviso palpebrale, viso e labbra; raramente eruzioni cutanee.
Meccanismo d’azione
I costituenti del Malarone, Atovaquone e Proguanil Cloridrato, interferiscono con due diverse vie coinvolte nella biosintesi delle pirimidine, necessarie per la replicazione degli acidi nucleici dei Plasmodi. Tale doppio meccanismo risulta sinergico e particolarmente efficace.
Il meccanismo d`azione dell`Atovaquone si esplica attraverso l`inibizione del trasporto degli elettroni mitocondriali a livello del omplesso del citocromo bc1 e la caduta del potenziale della membrana mitocondriale. Il Proguanil cloridrato inibisce la ādiidrofolato reduttasiā una sostanza chiave nella riproduzione dei parassiti della malaria: Queste due molecole hanno costituito per anni lāimpianto per una profilassi molto efficace.
Il Malarone ha un meccanismo d’azione diverso dagli altri farmaci, ossia una attivitĆ causale: blocca i parassiti della malaria allāinterno delle cellule del fegato. Il āproguanilā ha unāattivitĆ antimalarica indipendente dalla sua metabolizzazione in ācicloguanilā, e il proguanil, ma non il cicloguanil, ĆØ in grado di potenziare la capacitĆ dell`atovaquone di abbattere il potenziale della membrana mitocondriale nei parassiti della malaria. Questāultimo meccanismo, potrebbe spiegare la sinergia osservata qualora l`atovaquone e il proguanil vengano usati in associazione.
Un po’ di storia
Quando piĆ¹ di trenta anni fa la Wellcome lanciĆ² l’Atovaquone per la cura della āPneumocistosiā nei malati di AIDS forse non pensava che, da una parte, in pochi anni il decorso clinico dei pazienti HIV + sarebbe mutato in modo cosƬ radicale, ma anche che la molecola sarebbe diventata importante nella cura di unāaltra malattia da parassiti, la malaria. Trattata con Malarone infatti, la pneumocistosi, manifestazione letale secondaria alla temibile infezione virale, diminuƬ la prevalenza. Le preziose proprietĆ antiprotozoarie (Antiparassitarie) potevano essere ancora recuperate alla clinica e venne concepita l’associazione traĀ Atovaquone e Proguanil, un chemioterapico, per trattare una malattia non meno importante: la malaria dal Plasmodio.
Il farmaco derivante venne chiamatoĀ MalaroneĀ e fu destinato all’uso in profilassi ma anche in terapia della malaria. Attualmente le compresse di Malarone contengono: Atovaquone 250 mg / Proguanile cloridrato 100 mg.