
Giornata mondiale della malaria 2022: LāOrganizzazione Mondiale della SanitĆ (OMS) ha proposto per questa giornata di sensibilizzazione ad una delle malattie piĆ¹ insidiose e pericolose presenti in oltre 80 paesi del mondo il seguente tema:
āSfruttare l’innovazione tecnologica e delle conoscenze scientifiche per ridurre lāincidenza della malaria e salvare piĆ¹ vite umane possibileā.
Il 25 aprile di ogni anno si celebra il āWorld Malaria Dayā per creare una consapevolezza globale nei confronti della malaria nelle coscienze di tutti gli uomini.
“word malaria day 2022 by OMS”
PiĆ¹ fondi, piĆ¹ ricerca, piĆ¹ cooperazione, piĆ¹ formazione nella guerra dichiarata ad un microscopico nemico globale diffuso in Africa, Asia, America Latina, Oceania, il “Plasmodio della malaria”. Circa un terzo della popolazione mondiale ĆØ a rischio contagio e malattia. Il mondo ha dichiarato guerra a questo parassita.
Il Plasmodio, il parassita causa della malaria, ĆØ aumentato nel 2020 rispetto agli anni precedenti. Infatti, dai quasi 400.000 decessi del ā18 siamo passati ai circa 700.000 morti, ufficialmente denunciati, che vuol dire alcuni milioni di morti reali, non denunciati, la maggior parti piccoli bambini sotto i 5 anni di etĆ nel 2020. Ringraziamo per questo il Covid-19 che ha distolto le attenzioni nei confronti delle altre malattie.

E siamo passati ai circa 250 milioni di casi ufficiali denunciati nel mondo, con una stima non ufficiale di circa un miliardo di nuovi casi nel 2020.
I ācasi ufficialiā forniti dai singoli Stati, raccolti e diffusi da OMS, sono una cosa, altra cosaĀ sono le āsituazioni realiā di malatie e morti, nei territori dove nessuno denuncia le malattie e le morti, dove ci si ammala o si muore senza alcuna assistenza, senza alcuna registrazione.
Le realtĆ dei dati ufficiali diffusi sono sempre molto diverse dalle realtĆ vissute nei villaggi dispersi in territori immensi nei continenti delle aree tropicali, nelle regioni e nazioni dove i controlli sanitari sono spesso approssimativi. Ma queste situazioni non sono solo presenti in remoti paesi africani ma ā¦ , come āCovid docetā, esistono anche nelle realtĆ dei paesi occidentali, nel āprimo mondoā dove, ad esempio, i dati della pandemia Covid-19 sono stati spesso una funambolica roulette di numeri forniti in modo casuale, che ātalvoltaā non ha tenuto conto delle sensibilitĆ basse dei test, delle incapacitĆ degli operatori ad eseguire gli stessi, delle denunce falsate dal nascondere i dati reali da parte delle persone.
āSfruttare l’innovazione tecnologica e delle conoscenze scientifiche per ridurre lāincidenza della malaria e salvare piĆ¹ vite umane possibileā. Un gran bel programma dellāOMS. Una richiesta lanciata dallāente sanitario dellāUN, cioĆØ dallāente che raduna le stesse Nazioni e gli stessi governi, in particolare i governi occidentali, ossia i paesi e le potenze economiche che, se vogliono, possono scegliere di finanziare “guerre e riarmi”, oppure “programmi di ricerca ed attivitĆ sul campo”. queste ricerche riguardano (1) nuovi prodotti chimici per la lotta alle zanzare; (2) studi sulle modifiche genomiche di zanzare Anopheles, per modificare la loro capacitĆ infettante; (3) nuovi farmaci preventivi e curativi, che sostituiscano gli attuali prodotti poco efficaci; (ed altre attivitĆ che riguardano la lotta alla malaria.
La āgiornata mondiale della malaria 2022ā rappresenta una dichiarazione di guerra contro il nemico invisibile, uno dei nemici piĆ¹ diffusi e pericolosi. Una richiesta a finanziare una guerra āmondialeā contro un nemico sanguinario, nel momento in cui la maggior parte dei nostri governanti sono impegnati ad aumentare i ābilanci della difesaā, cioĆØ delle armi e della loro gestione. Mettiamola come vogliamo, senza nulla togliere alle atrocitĆ di questa guerra voluta e provocata dalla Russia contro lāUcraina, ma tutto questo ha generato una corsa al riarmo degli Stati e delle Istituzioni Internazionali impegnate in una guerra dellāassurdo. Ed il bello ĆØ che questa corsa al riarmo ha contagiato la maggior parte dei paesi del mondo, compresi molti paesi poveri. Lāinvasione Russa dellāUcraina, paese indipendente e democratico, ha scatenato una corsa al riarmo che non si vedeva dai tempi della Seconda guerra mondiale. E chi si pone in una posizione contraria o critica ĆØ fuori dal corretto pensiero. La ādifesaā di ciascun stato ĆØ sacra, quindi il riarmo e lāaumento delle spese per la ādifesaā sono sacre. La corsa allāinvio di armi in Europa ĆØ divenuta una guerra santa, giusta e corretta, ma che distoglie fondi e supporti a tutto quello che il buon senso dei popoli stava costruendo. E questo avviene a scapito di tutte le altri guerre, a cominciare dalle guerre contro le malattie, prima fra tutti la guerra e la lotta alla malaria. La coperta ĆØ stretta e se i finanziamenti sono indirizzati in armamenti non possono andare altrove. La salute, il sociale, l’attenzione dei piĆ¹ deboli, la cooperazione, tutto passa in secondo piano.
āSfruttare l’innovazione tecnologica e delle conoscenze scientifiche per ridurre lāincidenza della malaria e salvare piĆ¹ vite umane possibileā ĆØ una chiara ed apprezzabile dichiarazione di guerra e, come in tutte le guerre, richiede immensi capitali, impegno, schiere di ricercatori, schiere di operatori, combattenti sul campo. Ma gli “immensi utili” (economici) che provengono dalla āazienda delle armiā, mediante la corsa al riarmo di armi leggere, pesanti, mezzi terrestri, aerei e navali, missili di tutti i tipi, non vengono certo realizzati attraverso i finanziamenti della ricerca di nuovi farmaci antimalarici, necessari a combattere una battaglia contro una malattia presente nelle aree povere del mondo. La ricerca su nuove formulazioni di insetticidi, o ancora di piĆ¹ nella lotta biologica mediante modifiche nel genoma delle zanzare, vettrici del parassita, porta scarsi utili. Il PIL dei paesi piĆ¹ poveri del mondo ĆØ influenzato dalla presenza della malaria, ma questo genera scarso interesse strategico ed economico nei potentati economici e nelle economie dei pochi stati potenti.
Siamo tutti, e non puĆ² essere diversamente, contro le aggressioni, le invasioni, le azioni contro i diritti dei popoli. Siamo ancora di piĆ¹ contro i morti, gli stupri, le deportazioni, i genocidi di cui avevamo sentito parlare nei libri di storia, e poi vissuto, in modo relativo nei paesi della ex Jugoslavia, circa 30 anni fa. Allora lāinformazione e le notizie arrivavano da lontano e in modo meno puntuale rispetto ai giorni nostri. Siamo anche pronti a giustificare le politiche di riarmo, senza pensare gli interessi economici stratosferici degli stati, aziende ed anche istituzioni produttori di armamenti di ogni tipo.
E allora cosa rimane alla āguerra alla malariaā. Come mai riusciremo a finanziare āle innovazioni tecnologicheā, i āprogrammi scientificiā che servono ad armarci allo scopo di ridurre lāincidenza della malaria e salvare piĆ¹ vite umane possibili? Eppure, 700.000 morti in un anno, i dati ufficiali, e milioni di morti nel 2020, soprattutto bambini tra 0 e i 5 anni, dati ufficiosi, sono da considerare numeri da guerra mondiale. Lo scenario di questa guerra si combatte in ben 4 continenti ed in oltre 80 paesi. Quale ĆØ la differenza tra questa guerra contro la malaria e quella combattuta tra le nazioni dal 24 febbraio 2022? Ma per quale motivo noi umani siamo cosƬ ipocriti da giustificare guerre provocate e guerreggiate tra di noi e quasi non ci interessiamo di quelle di origine naturale, a cui siamo assuefatti? E per quali motivo noi occidentali giustifichiamo guerre in casa nostra, anche combattute per nobili motivi, e ne giustifichiamo i morti, i feriti e gli invalidi da queste provocate e rimaniamo quasi indifferenti a quelle provocate da altri esseri, anche microscopici, quali la malaria, ma che avvengono in aree del mondo a noi lontane e strategicamente poco importanti. Situazioni presenti in natura, che non ci interessano direttamente. Come possiamo rispondere a queste domande.
O forse qui ĆØ lāerrore. Quando le malattie, come la pandemia Covid, mettono in ginocchio il nostro mondo occidentale, ricco e le economie piĆ¹ forti soffrono, la corsa a trovare vaccini, medicine, soluzioni diventa prioritaria, e i finanziamenti messi a disposizione dagli stati sono immensi. Quando a soffrire di malattie gravi e mortali, sono popoli a basso e bassissimo reddito, lāinteresse, anche dei media, dei giornali, dei talk show ĆØ praticamente assente. Quanto si parla nei nostri talk show di malattie lontane come la malaria. Eppure, ogni due minuti muore un bambino per questa malattia in tutto il mondo.
E queste āgiornate mondialiā, sacrosante, proposte per la malaria, la tubercolosi, la polio, le virosi, e chi piĆ¹ ne ha piĆ¹ ne metta, sono eventi da celebrare ufficialmente, in qualche parlamento, nei ministeri della salute, negli enti internazionali, con dichiarazioni e belle parole che poco toccano gli interessi dei potentati economici, strategici e, come oggi si usa molto, la geo-politica degli stati.
Scusatemi. Molti di voi saranno infastiditi da un articolo cosƬ critico e poco celebrativo. Mi dispiace, ma dopo tanti anni vissuti in questi paesi, avendo vissuto le difficoltĆ di combattere la guerra alla malaria con armi spuntate e spesso inefficaci, anche se tanto si ĆØ fatto in questi anni; avendo visto trattare malattie a noi vicine, come il Covid, dai media, giornali, TV, fino allo sfinimento e visti i finanziamenti per la lotta al SARS-CoV-2, non mi illudo piĆ¹. Il taglio dei bilanci per la salute, a favore dei per la difesa, la guerra dichiarata al Plasmodio sarĆ molto dura da combattere. Ed i malati ed i morti per malaria saranno in ulteriore aumento.
Spero proprio di essere smentito di queste opinioni cosƬ pessimistiche.
Ma allora il tema: āSfruttare l’innovazione tecnologica e delle conoscenze scientifiche per ridurre lāincidenza della malaria e salvare piĆ¹ vite umane possibileāĀ ha realmente motivo di essere, ed ha motivo di essere diffuso con forza. Forse ĆØ lāobiettivo che ci riporta la speranza che in un mondo cosƬ ingiusto lottare e combattere contro una malattia presente nei paesi poveri, ne vale ancora la pena. E allora ricordiamo che il 25 Aprile 2022 diventa una chiamata alle armi per una āguerra giustaā, con soldi da spendere per un riarmo giusto.