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Il SARS-CoV-2 diffonde, la Covid-19 riempie gli ospedali, l’Italia chiude nuovamente.

Il SARS-CoV-2 diffonde, la Covid-19 riempie gli ospedali, l’Italia chiude nuovamente.

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Fine ottobre 2020: la Covid -19 riprende la sua forza infettante e la sua corsa diffusiva, ma segue le regole di tutti i virus.

mutazioni del genoma
Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  mutazioni del genoma

Per il virus SARS-CoV-2 riprendere la forzaĀ  Ā  Ā  Ā  infettante e una diffusione sempre piĆ¹ ampia significa che il microrganismo non si ĆØ mai assopito nĆ© si ĆØ mai indebolito. Tale era e tale ĆØ rimasto. I virus, come tutti i microbi, seguono regole e comportamenti ben precisi e non mutano certo da un momento all’altro casualmente. Poche mutazioni puntiformi, come ĆØ accaduto e come ĆØ stato Ā documentato da centinaia di centri di ricerca in tutto il mondo, non stravolgono il comportamento di una forma di vita semplice ma di esperienza di milioni di anni come i virus. In questi giorni di fine ottobre 2020 e di inizio autunno sta aumentando in modo esponenziale il numero delle persone infette, cioĆØ di coloro nei quali il virus si riproduce senza manifestarsi. La microscopica forma di vita (virus Sars-CoV-2) ĆØ confinata all’interno degli individui che ha contattato e combatte o trova una sorta di convivenza con gli organismi senza dare a vedersi. (approfondisci)
Contemporaneamente aumentando gli infetti, esponenzi
almente aumenta anche il numero dei malati, ossia di coloro che non riuscendo a controllare e ad arrestare il virus con le loro prime difese aspecifiche esterne, dopo aver incubato il virus, in forte riproduzione, per 5/7 giorni, manifestano sintomi di lieve o media entitĆ . I malati, ossia i sintomatici, sono in proporzione numeri contenuti e ridotti rispetto alle decine o centinaia di migliaia di infetti, ossia chi ha il virus in corpo, che possono essere contagiosi oppure non diffondere virus. La malattia costituisce quindi una seconda linea di difesa che l’organismo mette in campo per combattere ed uccidere il virus, considerato un nemico che ha superato le prime linee di difesa. Se questa risposta difensiva, ossia i sintomi della malattia,Ā  diventa eccessiva, non controllata e le risposte infiammatorie, cellulari, molecolari diventano troppo forti, rivoltandosi e attaccando l’organismo, la persona si aggrava, i parametri vitali si alterano e deve ricorrere a cure importanti fino alla terapia intensiva. Relativamente poche persone, con scarsa energia difensiva, con malattie croniche importanti e debilitanti, con presenza di altri batteri o virus,le co-infezioni, generalmente anziani, non sopportano questa situazione, non reggono questo tsunami internoĀ 

che gli si rivolta contro e muoiono.Ā 

Questa ondata inarrestabile di infezioni, ossia di casi infetti, tende ad aumentare nei numeri e negli effetti non perchĆ© facciamo piĆ¹ tamponi, ( anzi ricordo che se devi fare un tampone naso faringeo antigenico rapido, inserito in una valutazione clinica infettivologica puoi cliccare qui) ma perchĆ© la diffusione del virus segue regole, modi, situazioni che si ripetono per tutti i virus. Caratteristiche del virus, comportamenti, stagionalitĆ , aumento di altri virus e batteri nell’ambiente e quindi stagionalitĆ  ne sono le cause e la sua presenza ĆØ indipendente da quanti tamponi facciamo.

Sempre piĆ¹ velocemente siamo lanciati verso il blocco delle attivitĆ  prima di settore e poi globali. Dalla ristorazione alle attivitĆ  culturali e sportive, e i blocchi non finiscono qui. Motivo di queste imposizioni ĆØ la necessitĆ  di frenare la corsa del virus, che a mio parere difficilmente si farĆ  imbavagliare. E la ripresa della attivitĆ  infettante e della diffusione del virus segue una curva esponenziale. CiĆ² che non riesco a capire ĆØ perchĆ© ci meravigliamo di un fenomeno che poteva e doveva sempre previsto? Nel sito web della Clinica del Viaggiatore Cesmet, centro medico specializzato in malattie tropicali e infettive, che da sempre si ĆØ occupato di problemi clinici e diagnostici riguardanti le malattie infettive, in particolare legate ai viaggi, abbiamo sempre sostenuto come la flessione dei casi di Covid-19 seguisse la flessione della presenza di tutte le malattie infettive stagionali invernali, in particolare respiratorie che si presentano lā€™inverno e tendono quasi a scomparire in primavera estate. Flessione di casi di malattie legata al comportamento umano che si tiene in primavera ed in estate; alla rimodulazione stagionale delle risposte immunitarie del nostro organismo; alle difficoltĆ  incontrate dai microbi, ed in particolare dai virus nel corso della stagione estiva. DifficoltĆ  di sopravvivenza nell’ambiente. Per non parlare del fenomeno deleterio delle co-infezioni, cioĆØ della azione contemporanea di diversi virus e batteri che si ritrovano a banchettare insieme dentro di noi. Questo fenomeno delle co-infezioni ĆØ tipico autunnale ed invernale e diminuisce notevolmente nella stagione estiva.
I medici che hanno pratica con le malattie infettive e che operano e curano i malati, cioĆØ i clinici, non hanno mai dubitato della ripresa della malattia Covid-19. Tranne pochi colleghi, spesso confusi, nessuno degli addetti ai lavori ha mai pensato che il virus era morto o indebolito. Poche modifiche del genoma virale non potevano modificare la sua capacitĆ  di diffondere tra le persone in modo cosƬ imponente, o di aggredire lā€™organismo in modo cosƬ profondo.
Siamo oramai in autunno e lā€™inverno si avvicina. Le malattie causate da virus e batteri sono in aumento. GiĆ  diversi focolai di infezioni intestinali con diarrea, nausea e mal di pancia si presentano diffusamente in particolare negli ambienti scolasti dei piĆ¹ piccolini. Raffreddori, febbri da primi virus respiratori cominciano a presentarsi e a diffondersi. E sono gli stessi sintomi del Covid ma non ĆØ Covid. CrescerĆ  anche il Covid nel prossimo futuro ma cresceranno tutti gli altri malanni di stagione. Dobbiamo cominciare a entrare nella mentalitĆ  che questo virus convive con noi e con gli altri germi. Nella maggior parte dei casi infetterĆ  gli organismi ma rimarrĆ  nascosto, ed i numeri saranno in costante aumento. In una parte di popolazione, anche se ridotta, il virus si manifesterĆ  con sintomi soprattutto delle alte vie respiratorie, accompagnando gli altri virus della stagione. In poche persone si presenterĆ  in modo violento e addirittura letale. Gli anziani, i malati cronici sono i soggetti piĆ¹ esposti. (Approfondisci)
Il vero problema non ĆØ costituito dalla diffusione della infezione da SARS-CoV-2 nella popolazione giovane e adulta fino ai 55/60 anni, ma dal proporzionale aumento dei casi clinici e tra questi l’insorgenza di peggioramentiĀ  che portano ad un utilizzo delle strutture sanitarie, dei pronto soccorsi e del sistema sanitario da parte di una larga fetta di popolazione,spesso non bisognosa di cure ospedaliere.
Basta una febbre o un mal di gola che si corre in pronto soccorso. Non cā€™ĆØ nulla di piĆ¹ sbagliato ed anche pericoloso.
Lasciamo le strutture sanitarie a chi ne ha veramente bisogno. In caso di malessere rimaniamo a casa e chiediamo consigli ai medici di famiglia o agli specialisti in infettivologia sul comportamento da adottare e su come curarsi. Le strutture sanitarie, i reparti ed i pronto soccorsi lasciamoli a coloro che hanno necessitĆ . Non cā€™ĆØ solo la malattia Covid-19 ma ci sono anche tutte le altre malattie, anche gravi e rischiose, che devono continuare ad essere trattate e seguite dai medici.
Lā€™isteria, la paura, la non conoscenza del problema non aiutano, anzi…
Ognuno di noi adotti la regola numero uno del distanziamento e utilizzi in modo serio le mascherine. Ed eviteremo che ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, palestre, piscine e tanto altro vengano chiusi. Quante migliaia di persone stanno perdendo il posto di lavoro. Quanti disastri economici per migliaia di imprese familiari ed i loro dipendenti o lavoratori giornalieri. Cominciamo a prenderci le nostre responsabilitĆ . Ognuno di noi ha avuto la sua responsabilitĆ  per queste chiusure. Ora possiamo rimediare pensando che il nostro comportamento influenza il lavoro anche degli altri. Palestre e piscine potevano essere risparmiate se sportivi e atleti avessero adottato comportamenti piĆ¹ attenti.
Anche se il virus diffonde ugualmente in presenza di comportamenti qualiĀ  distanziamento, mascherine, e lavaggio delle mani, nonostante tutto la loro applicazione frena sicuramente il contagio, soprattutto delle persone anziane.
I vaccini, se si riuscisse a trovarli, hanno il compito di evitare le co-infezioni tra malattie aggressive. Antinfluenzale, antipneumococco, e antimeningite sono le migliori protezioni anche per rafforzare il nostro sistema difensivo.
Quindi grande attenzione, prudenza per proteggere soprattutto chi, per la sua debolezza puĆ² anche soccombere, ma non ci consideriamo tutti malati. Il virus puĆ² contattarci ma noi, nella maggior parte dei casi possiamo superarlo e distruggerlo. E se ci infetta, puĆ² convivere connoi senza che ce ne accorgiamo.
D’altra parte piĆ¹ casi, piĆ¹ malati, piĆ¹ coinvolgimento del sistema e delle strutture sanitarie.

 

 

 

 

 

 

 

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