VACCINAZIONI NELLE DIVERSE FASI DELLA VITA DELLE DONNE
Un po’ di storia per conferme e sicurezze.
Fine 1700: secolo dei Lumi e delle Scienze. Il medico inglese Edward Jenner nota che leĀ mungitrici di vacche infettate dal vaiolo bovino, non solo non si ammalano, ma hanno nel sangue qualche sostanza che sviluppa resistenza nei confronti del ben piĆ¹ temibile vaiolo umano, che continua ad uccidere milioni di persone. Jenner studia il fenomeno e deduce che il virus del vaiolo bovino, a contatto con lāorganismo umano conferisce una protezione ānaturaleā indotta. Chi tocca questi bubboni presenti nelle mammelle delle vacche non si ammala ed ĆØ protetto nei confronti della grave e mortale forma umana. Con questa intuizione Jenner scopre la āprotezione da vaccinoā. Molte mungitrici sono incinte e quelle che si infettano con virus bovino non si ammalano di vaiolo e trasmettono la protezione anche al bambino durante la gravidanza. Anche questo fenomeno non passa inosservato.
Azione dei vaccini:
da allora sono passati oltre due secoli, ma il principio ĆØ sempre quello. Il contatto del nostro organismo con microrganismi o parte di questi, attenuati, o modificati, resi sempre piĆ¹ efficaci e sicuri, crea uno scudo potentissimo nei confronti delle malattie. Attiva il nostro sistema di difesa.
Ragioniamo sul fatto che tanto tempo fa i vaccini erano fortemente reattivi e davano effetti collaterali piuttosto forti e pericolosi. Oggi i vaccini agiscono in modo āchirurgicoā. Un poā come le bombe intelligenti. Colpiscono solo dove devono colpire. Quella molecola specifica di quel linfocita ben preciso. I temibili e temuti effetti collaterali ormai, sono un lontano ricordo.
CāĆØ da temere la malattia e non le molecole (i vaccini) che creano uno scudo alle stesse malattie. Ricordiamoci poi che siamo immersi in un mondo di microbi. E galleggiamo tra virus e batteri. Quindi nessuno di noi, neanche le donne in gravidanza vivono in ambienti sterili. Se mai esistessero ambienti sterili. Mangiamo e respiriamo dosi massicce di microbi. Cosa possono farci porzioni o prodotti o addirittura molecole sintetizzate da microrganismi?
Vaccini nelle diverse fasi della vita della donna:
Anche durante la gravidanza una serie di vaccini sono utili ed innocui. Come al tempo di Jenner lāinoculo di alcune sostanze (vaccini) prima nella donna fertile, e poi anche durante la gravidanza, hanno la funzione di proteggerla e di proteggere soprattutto il nascituro. E danno al bambino quelle difese che, nei primi mesi di vita, prima di essere vaccinato, costituiscono il sistema difensivo fondamentale, insieme agli anticorpi trasmessi dalla mamma che allatta.
Nella donna fertile le vaccinazioni non solo proteggono dalle malattie, ma sono uno scudo sulla sterilitĆ provocata da alcuni virus o batteri. Spesso la sterilitĆ di coppia ha una origine infettiva e pochi lo capiscono. Sarebbe bastata una vaccinazione per evitare tanti drammi. Ed arrivare al momento della gravidanza pronte, coperte da anticorpi attivi su una serie di virus e batteri ĆØ una sicurezza per la mamma, che durante il periodo della gestazione puĆ² sviluppare problemi anche gravi sullāesito della propria gravidanza, e soprattutto per il feto che crescendo ha una protezione importante con gli anticorpi che passano attraverso la placenta.
I vaccini contro āmorbillo, parotite, rosolia e varicellaā, realizzati con virus vivi e attenuati, ed i vaccini contro i tipi di āpapilloma cancerogenoā, vanno considerati per mantenere il proprio stato di benessere, ma anche in vista di una gravidanza. Una protezione importante nella vita di tutti i giorni, ma anche alla mamma durante i nove mesi, ed al bambino che riceve difese pronte anche nei confronti di ātetano, difterite e pertosseā, vaccini sicuri e consigliati nel corso della gravidanza dalla 28Ā°settimana.
Anche l’adolescenza ĆØ un periodo in cui fare molta attenzione: le ragazze tra i 10 ed i 15 anni dovrebbero essere condotte dai genitori a rafforzare il sistema difensivo nei confronti di queste malattie che, nel corso della loro vita, potrebbero creare seri problemi.
Ad ogni gravidanza aumentare i livelli anticorpali, in particolare nei confronti della temibile pertosse, che miete le sue vittime in particolare nel periodo perinatale e nei primi 2 mesi di vita,Ā Ā ĆØ indicazione forte dalle autoritĆ sanitarie internazionali a tutto il mondo. Molti paesi hanno reso obbligatoria questa pratica preventiva. Ripetere ad ogni gravidanza il vaccino trivalente TDPa (acellulare), e il vaccino nei confronti dellāinfluenza, durante il periodo autunnale e invernale, vuol dire fornire ad ogni bambino, attraverso la placenta e con lāallattamento, le difese fondamentali per mantenere uno stato di buona salute del neonato.
Gravidanze nel corso di epidemie, rischi reali di contagio, viaggi non dilazionabili in aree ad alto rischio di contagio eĀ Lāutilizzo dei vaccini inattivati, sintetici, molecolari.
Alcuni vaccini quali il colera (orale), lā encefalite giapponese, le epatiti A e B, lo stesso meningococco, ed anche il papilloma virus umano, ed altri vaccini prodotti con microrganismi uccisi o parti di questi, o sintetici, possono essere somministrati senza rischi per la donna in gravidanza nĆ© per il bambino. La prudenza sta nella mancanza di studi di sicurezza nel periodo considerato. Ma le tante vaccinazioni eseguite con tali vaccini, anche in modo inavvertito non hanno mai procurato danni.
Lāutilizzo di vaccini vivi ed attenuati: Anche i tanti studi condotti su migliaia di donne inavvertitamente vaccinate nel corso della gravidanza dimostrano che i vaccini vivi ed attenuati quali quello contro morbillo, parotite, rosolia e varicella, ma anche il vaccino della poliomielite vivo attenuato, e quello contro la febbre gialla, o la febbre tifoide, vaccino orale, ed altri vivi ed attenuati si sono dimostrati privi di effetti negativi e rischiosi. Ma la prudenza ci spinge ad evitarne lāuso in gravidanza.
Nella donna adulta o nel post menopausa ĆØ bene ricordare che richiamare ogni 10 anni il TDPa, magari con lāaggiunta della polio, TDPaP, ĆØ una buona pratica preventiva. Richiamare e rafforzare ogni 10 anni anche le difese nei confronti del virus dellāepatite B, causa prima del tumore del fegato, per chi ha fatto la prima copertura con le tre dosi, ĆØ un’ottima pratica.
Ricordarsi la vaccinazione per lo pneumococco dai 55 anni in avanti, e il periodico vaccino dellāinfluenza e, in etĆ avanzata, il richiamo o la somministrazione del vaccino contro il virus Herpes zoster, diventa una pratica preventiva virtuosa.