Nell’estate 2021 incendi, ghiacciai sciolti, tempeste. Calore estremo tra i 40 e i 50āC dal Nord America allāEuropa. Clima tropicale ovunque. Morti, distruzione, fuoco e tempeste di pioggia. Una situazione cosƬ bizzarra, sicuramente grave non lāavevamo mai vista. Lāintero globo brucia o si allaga.
Incendi dalla California al Mediterraneo, dalla Siberia alle foreste amazzoniche. Enormi ecosistemi, estensioni di verde, di boschi, di vegetazione di ogni tipo, grandi come nazioni,Ā andati in fumo. E moltissime specie vegetali ed animali, che vivono al loro interno verso il rischio estinzione. Migliaia di tonnellate di CO2 si sono riversate nellāatmosfera. PiĆ¹ CO2 e meno alberi che convertono la CO2 in O2. Ci riempiamo di un gas che ha un effetto di surriscaldare il nostro pianeta e senza alberi diminuisce il nostro gas di sopravvivenza. Lāossigeno.
Incendi, tempeste, ghiacciai sconvolti. Mentre il mondo brucia di caldo e di fuoco, per effetto della crisi climatica, a 500 miglia a nord, sopra il Circolo Polare Artico, piove per la prima volta, a ricordo dāuomo. La vetta della calotta glaciale della Groenlandia ĆØ andata diversi gradi sopra lo 0Ā°C termico, e per diverse ore sul ghiaccio ĆØ scesa pioggia.
La Groenlandia ĆØ formata da una calotta di ghiaccio spessa oltre 3 Km. Il rialzo termico negli ultimi decenni ha sciolto piĆ¹ di 300 miliardi di tonnellate di ghiaccio l’anno. Ripeto 300 miliardi di tonnellate di ghiaccio che si sono riversate in mare. Questa estate 2021 il rialzo termico ĆØ stato ben sopra lo zero termico e la pioggia battente ĆØ caduta per diverse ore su una delle aree piĆ¹ fredde della terra. Questa situazione che si ĆØ creata ĆØ sconcertante e costituisce il segnale evidente e preoccupante del cambiamento climatico. Non ci si aspettava questo fenomeno. I cambiamenti climatici accelerano piĆ¹ del previsto. E soprattutto tutti i ghiacciai della terra sono in stato di grande sofferenza.
Le conseguenze di tutto questo: erosioni di spiagge, stabilimenti e agglomerati urbani in difficoltĆ . Le nostre cittĆ rivierasche cominciano a soffrire di questo rialzo delle marre. Ma anche luoghi a noi lontani e meno conosciuti. Molte isole nellāoceano Pacifico sono in serie difficoltĆ .
Lāallarme del club di Roma, Era l’aprile del 1968, 50 anni fa, quando nacque il āClub di Romaā, cosƬ chiamato perchĆ© i suoi fondatori, scienziati, economisti e industriali europei, si riunirono a Roma allāAccademia dei Lincei alla Villa Farnesina per discutere di problemi globali, in particolare climatici. il rapporto Brant degli anni ottanta, presentato allāONU. Le tante altre conferenze internazionali e nazionali hanno fatto ben poco. La situazione peggiora di giorno in giorno. Gli adulti stanno a guardare attoniti. Le vecchie generazioni sembrano paralizzate nei confronti degli eventi. I giovani o per lo meno una parte di giovani sembra aver capito che questa situazione si rivolterĆ contro di loro. Movimenti di giovani in tutto il mondo si mobilitano. Ma finchĆ© il cambiamento di vita, di economie, di risorse energetiche, non diventerĆ business, le decisioni dei governi non diventeranno incisive.
I cambiamenti del clima cambiano gli ambienti e cambiano la presenza di flora e fauna. In particolare si modifica la presenza di insetti che trovano condizioni idonee per il loro proliferare e per prolungare il periodo di presenza nel corso dellāanno.
Molti virus, ma anche batteri sono trasmessi da tipi di zanzare un tempo relegate nelle savane o foreste tropicali ed ora comuni nelle nostre cittĆ non solo mediterranee ma anche del nord Europa. I cambiamenti climatici condizionano lāinsorgere di malattie, un tempo sconosciute ed ora quasi comuni alle nostre latitudini.
Il rischio della comparsa di nuove pandemie o dellāarrivavo di malattie infettive, un tempo relegate ad ambienti equatoriali o tropicali ĆØ giĆ in atto.
Ma tutti noi concretamente cosa possiamo fare? Come possiamo contribuire, nel nostro piccolo a frenare la distruzione totale del nostro ambiente?
Una piccola indicazione. Alberi, alberi, alberi. Dobbiamo piantare alberi direttamente o finanziare qualche progetto di riforestazione.
Se abbiamo un terreno, anche piccolo proviamo a piantare il nostro albero personale. Il prossimo autunno siamo tutti impegnati a piantare il nostro albero. Meglio se lo facciamo con un gruppo di amici. Titti insieme, ognuno il suo albero. Ed eventualmente partecipiamo ad un progetto di riforestazione. Sempre con lāimpegno di piantare per lo meno un albero.
Esiste un provider dedicato alla riforestazione. www.ecosia.org . ogni 45 ricerche che fai contribuisci alla riforestazione mondiale piantando un albero, ogni ricerca aiuta ad eliminare 1 Kg di CO2. Vai a vedere come funziona e se non ti cambia molto passa a questo provider per le tue ricerche.
Allora mi raccomando come uomo, padre, medico, parte del cosmo e di questa terra, pianta il tuo albero e partecipa con convinzione ai progetti di riforestazione.