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Febbre da West Nile Virus – Scheda malattia

Febbre da West Nile Virus – Scheda malattia

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Febbre da West Nile virus

 

  • Descrizione
  • Agente infettivo
  • Ciclo vitale
  • Distribuzione
  • Porta di ingresso
  • Trasmissione
  • Incubazione
  • Sintomi
  • Controllo e prevenzione
  • Trattamento
  • Diagnosi

Descrizione

Ā La Malattia del Nilo Occidentale (West Nile Disease – WND) ĆØ una malattia infettiva ad eziologia virale trasmessa da un Flavivirus, il virus West Nile (WNV), isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto West Nile (da cui prende il nome) e diffusosi in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia ed America.

Agente infettivo

il virus West Nile ĆØ un virus ad RNA a singolo filamento che appartiene al gruppo antigenico del virus dellā€™Encefalite Giapponese, situato allā€™interno del genere Flavivirus della famiglia Flaviviridae. In questo gruppo sono compresi anche i virus responsabili dellā€™Encefalite di St. Louis, Encefalite della Valle del Murray, il virus Usutu, Kunjin, Kokobera, Stratford e Alfuy.

Ciclo vitale

I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (piĆ¹ frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione allā€™uomo. Il virus si mantiene nellā€™ambiente attraverso il continuo passaggio tra gli insetti ematofagi, che albergano il virus a livello delle ghiandole salivari, e gli uccelli, che rappresentano il reservoir di infezione. Il ciclo biologico, quindi, coinvolge gli uccelli selvatici come ospiti amplificatori, mentre i mammiferi infettati si comportano come ospiti accidentali a fondo cieco, in quanto la viremia non presenta un titolo tale da poter infettare nuovamente un vettore competente. Nellā€™uomo, dopo la puntura dellā€™insetto vettore, il virus si replica nelle cellule di Langerhans del derma, che migrano verso la rete linfatica e, quindi, verso il torrente circolatorio. Questa fase corrisponde alla prima viremia, durante la quale il virus si diffonde in tutti gli organi del sistema linfatico. Successivamente avviene una seconda gittata viremica che corrisponde alla seconda viremia. Il virus puĆ² essere isolato nel sangue dopo 1-2 giorni dalla puntura dellā€™insetto vettore fino a poco piĆ¹ di una settimana. La comparsa nel siero di anticorpi di tipo IgM coincide con il termine della viremia. La viremiaĀ  da West Nile Virus ĆØ a basso titolo nellā€™uomo ed ĆØ assente al momento della comparsa dei sintomi.

 

 

West Nile Transmission Cycle

 

 

Distribuzione

Ā 

 

Porta di ingresso

Cute, tramite puntura della zanzara vettore durante il pasto ematico.

Trasmissione

Il virus West Nile ĆØ trasmesso sia negli animali che allā€™uomo tramite la puntura di zanzare infette. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto piĆ¹ rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. Il virus infetta diversi mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri. Eā€™ importante sottolineare che il virus non si trasmette da persona a persona, nĆ© da cavallo a persona attraverso la puntura di una zanzara infetta a causa dei bassi livelli di viremia.

Incubazione

Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma puĆ² essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.

Sintomi

La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% dei soggetti sviluppa una malattia sistemica febbrile chiamata comunemente febbre di West Nile (WNF) caratterizzata dalla comparsa di febbre, cefalea, nausea, vomito, linfoadenopatia, possibili eruzioni cutanee. Generalmente questa fase acuta si risolve in una settimana o poco piĆ¹, e possono variare molto a seconda dellā€™etĆ  della persona. Nei bambini ĆØ piĆ¹ frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia ĆØ caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia puĆ² essere piĆ¹ grave.

I sintomi piĆ¹ gravi si presentano in media in meno dellā€™1% delle persone infette (1 persona su 150), manifestandosi come una malattia neuro-invasiva (encefalite, meningo-encefalite, paralisi flaccida), con possibile decorso fatale. Il rischio di contrarre la forma neurologica della malattia aumenta allā€™aumentare dellā€™etĆ  ed ĆØ particolarmente elevato nei soggetti di etĆ  superiore ai 60 anni. Viceversa, in uno studio di sorveglianzaĀ  effettutato negli Stati Uniti tra il 1998 e il 2008, ĆØ emerso che le paralisi flaccide acute sono state segnalate in percentuale maggiore in soggetti di etĆ  inferiore ai 60 anni. La letalitĆ  delle forme neuro-invasive si aggira intorno al 9% nei soggetti anziani e meno dellā€™1% nei bambini.

Diagnosi

La diagnosi nellā€™uomo viene prevalentemente effettuata attraverso test di laboratorio (Elisa o Immunofluorescenza) effettuati su siero e, dove indicato, su fluido cerebrospinale, per la ricerca di anticorpi del tipo IgM. Questi anticorpi possono persistere per periodi anche molto lunghi nei soggetti malati (fino a un anno), pertanto la positivitĆ  a questi test puĆ² indicare anche unā€™infezione pregressa. Ā La siero-conversione o lā€™aumento di 4 volte del titolo anticorpale puĆ² essere utilizzata per diagnosticare unā€™infezione recente. I campioni raccolti entro 8 giorni dallā€™insorgenza dei sintomi potrebbero risultare negativi, pertanto ĆØ consigliabile ripetere a distanza di tempo il test di laboratorio prima di escludere la malattia. In alternativa la diagnosi puĆ² anche essere effettuata attraverso Pcr o coltura virale su campioni di siero e fluido cerebrospinale entro 7 giorni dallā€™inizio della sintomatologia acuta, tenendo conto che la viremia ĆØ relativamente di breve durata e di basso titolo.

Controllo e prevenzione

Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Attualmente sono allo studio dei vaccini, ma per il momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre lā€™esposizione alle punture di zanzare.
Pertanto ĆØ consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente:

Ā·Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā  usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si ĆØ allā€™aperto, soprattutto allā€™alba e al tramonto

Ā·Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā  usando delle zanzariere alle finestre

Ā·Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā  svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante

Ā·Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā  cambiando spesso lā€™acqua nelle ciotole per gli animali.

Il controllo nei confronti della WND si basa essenzialmente sulla sorveglianza degli uccelli stanziali di specie sinantropiche, degli equidi e dellā€™avifauna selvatica di specie migratorie.

Trattamento

Non esiste una terapia specifica per la febbre West Nile, il trattamento ĆØ solo sintomatico. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi piĆ¹ gravi ĆØ invece necessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistita. Vi sono recentissime segnalazioni in letteratura che suggeriscono, su modelli animali, la possibile efficacia del trattamento con immunoglobuline specifiche anti WNV.

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