Lāinfluenza sta arrivando.Ā La aspettiamo in Italia nella seconda parte del mese di dicembre e durerĆ fino a febbraio inoltrato. La vera influenza sarĆ quindi presente in un periodo ben definito. Anche questāanno, come sempre, i giornali stanno dando lāallarme e ci avvisano che, in coincidenza dei primi venti che scuotono le foglie degli alberi nei viali, il virus dellāinfluenza ritorna ad affliggere lāumanitĆ nel nostro emisfero. Anche questāanno riprenderanno le solite raccomandazioni: ĆØ bene vaccinarsi; ĆØ bene prendere gli antibiotici; ĆØ bene seguire i rimedi della nonna.Ā A noi perĆ², gente comune, cosa conviene sapere veramente, per farci unāopinione corretta e proteggerci al meglio da questa infezione?
Il CESMET risponderĆ a questa esigenza e seguirĆ il problema dellāinfluenzaĀ durante tutto il periodo dellāepidemia. Ci saranno aggiornamenti sulla evoluzione della epidemia in Italia ed in Europa ed informerĆ il suo pubblico di internauti sulle nozioni da considerare giĆ acquisiteĀ e sulle novitĆ che si affacceranno.
Ecco le FAQ che piĆ¹ frequentemente ci vengono rivolte:
“Se ho il naso che mi cola, un poā di tosse, gli occhi che bruciano, qualche linea di febbre. Posso dire di avereĀ lāinfluenza? CioĆØ quella malattia provocata dal virus influenzale che stiamo aspettando?”
Caro lettore ricorda: āCi sono tante diverse malattie respiratorie dāinverno. Queste malattie sono portate dallāaria fredda, e da un ambiente autunnale ed invernale aggressivo nei confronti del nostro sistema respiratorio. Qualcuno aggiunge cheĀ le nostre vie respiratorie in questa stagione hanno una tendenza ad irritarsi ed a favorire lāattecchimento dei virus. Ma queste malattie respiratorie, sia delle alte vie che delle basse, non sono solamente di origine influenzale. Lāinfluenza ĆØ solo una malattia provocata da un virus ben preciso ed ĆØ presente solamente in un periodo ben definibile (dicembre ā febbraio). Tanto per chiarire pensa quanti altri virus causano problemi respiratori che sono simili allāinfluenza: il virus respiratorio sinciziale; gli adenovirus; i rinovirus; i coronavirus, gli enterovirus e cosƬ via.
Nel periodo autunnale in cui non ĆØ presente una epidemia ben definita, quella influenzale, ĆØ praticamenteĀ impossibile distinguere una forma virale dallāaltra,Ā perchĆ© le sintomatologie allāesordio sono simili. Solo per lāinfluenza, causata dal virus influenzale vero e proprio, sappiamo che si rivela e si manifesta come una malattia respiratoria piĆ¹ grave e piĆ¹ importante delle altre, che dura piĆ¹ tempo e presenta un numero di complicazioni maggiore, ma sappiamo anche precisamente il suo periodo di comparsa. Per distinguere la malattia influenzale dalle altre forme virali sono stati proposti dagli scienziati dei parametri in base ai quali ĆØ possibile porre una diagnosi iniziale che poi necessita, se lo si ritiene opportuno, di una conferma in laboratorio. Pertanto la cosa migliore, se sospettiamo di avere contratto lāinfluenza, ĆØ avvisare il proprio medico del nostro stato di malessere oppure chiedere una visita ai medici del CESMET, per una valutazione se ĆØ il caso di richiedere un test di conferma. Eā chiaro che la malattia influenzale potrĆ essere sospettata solamente quando il virus influenzale giungerĆ in Italia. Questo ĆØ previsto tra metĆ dicembre fino a febbraio inoltrato. Tutte le forme cosƬ dette influenzali presenti in Ottobre, novembre e primi giorni di dicembre non sono da considerare influenza propriamente detta.
“Come posso difendermi dal fatto che qualcuno puĆ² trasmettermi la malattia?”
Bisogna tenere conto di alcuni fatti ben precisi. Lāinfluenza da āvirus influenzaleā si diffonde velocemente in comunitĆ chiuse, (scuole, uffici, ospedali,case di cura, carceri etc.). Ogni gocciolina di saliva o proveniente da sternuti, che un individuo infetto emette respirando, contiene da 100.000 a 1.000.000 di virioni (che parolona!). I virioni? Tali microscopiche particelle infettanti, cioĆØ il virus vero e proprio, (di questo si tratta) si depositano nellāambiente (sulle maniglie delle porte in un ufficio ad esempio!) e possono risultare facilmente infettanti se inalate, dopo che le abbiamo toccate.
Si ritiene che bastino 10 particelle di virus che arrivano in contatto con le nostre mucose del naso o della bocca per infettarci o infettare un’altra persona! Lāindividuo infetto dal virus influenzale puĆ² trasmettere la malattia a tutti quelli che lo circondano dal giorno prima dellāinizio dei suoi sintomi fino a cinque giorni dopo lāinsorgenza della sintomatologia. Quindi ciascuno di noi puĆ² diventare in famiglia, in ufficio, in metropolitana, al cinema, nei grandi magazzini un soggetto infettante. Ma non solo: sappiamo che durante lāepidemia influenzale il 30-50% dei casi decorre in maniera asintomatica. E chi ha il virus ma non ha i sintomi ĆØ in ogni caso un diffusore di particelle virali.
Pertanto nei mesi dellāepidemia (tra dicembre e febbraio) ognuno di noi ha la quasi certezza di venire in contatto con il virus e sviluppare la malattia.
“Ma allora che cosa posso fare per non ammalarmi? Mi devo chiudere in casa e non uscire piĆ¹ fino a maggio?”
Ti consiglio non di murarti vivo ma, in una parola, di effettuare prevenzione.
Per fare prevenzione nei confronti dellāinfluenza, la vera malattia influenzale, presente da metĆ dicembre a tutto febbraio, ciascuno di noi deve fare due cose:
- La prima prevenzione realmente valida ĆØ fare il vaccino. Ricorda che il vaccino antinfluenzale ti protegge in modo assoluto nei confronti del vero virus influenzale, e solamente da lui che ĆØ il piĆ¹ pericoloso. Questo vaccino ĆØ disponibile presso le farmacie e il tuo medico curante ti potrĆ somministrare a richiesta.
- La seconda forma di prevenzione non consiste nel mettersi sotto una campana di vetro, o indossando la mascherina (le mascherine te le faranno mettere gli infermieri nella sala di accettazione del pronto soccorso, solamente se ti presenterai in ospedale perchĆ© accusi sintomi di febbre, catarro dal naso, tosse etc.), ma piĆ¹ modestamente lavandosi le maniĀ con maggiore frequenza.
Ć stato scientificamente dimostrato che gran parte della diffusione del virus influenzale avviene toccando con le mani oggetti inavvertitamente contaminati da starnuti di altre persone infette e portando il virus con le mani a contatto delle mucose del naso o della bocca. Ć quindi fondamentale per interrompere questa catena di trasmissione della malattia influenzale, che ciascuno di noi partecipi, col modesto sacrificio, alla pratica di lavarsi le mani frequentemente. Un altro consiglio ĆØ quello, per quanto possibile di cercare diĀ evitare i luoghi chiusi ed affollati durante il periodo epidemico. Se poi non ti sei vaccinato e ti ammali il consiglio ĆØ quello di rimanere a casa per alcuni giorni. Avrai la possibilitĆ di curarti meglio e limiterai al massimo le possibilitĆ di trasmettere il virus ad altri individui. A proposito ricordati di coprirti la bocca edĀ il naso quando starnutisci.
“Ma io che sono giovane corro piĆ¹ rischio di papĆ che ĆØ anziano o di mio figlio che ĆØ piccolino?”
Si tratta di distinguere di quale genere di rischio parliamo. Per quanta riguarda le probabilitĆ di ammalarsi, si.
Eā questione di protezione immunitaria. Le fasce di popolazione piĆ¹ giovani hanno le probabilitĆ piĆ¹ alte di contrarre lāinfluenza. I giovani adulti hanno una alta frequenza di ammalare. PerĆ² in termini di gravitĆ le probabilitĆ di sviluppare una forma grave o delle complicazioni (polmoniti gravi, insufficienza renale, altre cose) sono maggiori per i soggetti anziani (sopra i 65, diciamo), perciĆ² cerca di convincere i tuoi anziani a vaccinarsi. SarĆ meglio per tutta la famiglia, ma soprattutto per loro.
“Beh, diciamo che hai molti argomenti a tuo favore e mi stai convincendo a fare quello che mi dici: vaccinarmi e proteggere me ed i miei cari. Ma dimmi, sai sono una persona curiosa, e mi piacerebbe sapere qualcosa sui costi sociali dellāinfluenza. Siamo in tempi di crisi economica e come cittadino mi piace pensare che partecipo alle problematiche sociali. In parole semplici quali e quanti sono allora questi costi?”
Il costo medio di ogni ricovero per sindrome influenzale ĆØ piuttosto elevato: costo del posto-letto, del personale, degli antibiotici, degli antivirali, di tutte le altre terapie di supporto. Di eventuali ricoveri (speriamo di no) in reparti di terapia intensiva.Ā Ā Moltiplicalo per il numero di persone che verranno ricoverate per questo motivo, e siamo nellāordine delle centinaia di migliaia, anzi di milioni di Euro. Ti renderai facilmente conto della forte spesa sociale costituita dallāinfluenza stagionale. Inoltre in questo numero non abbiamo preso in considerazione la spesa dovuta alla perdita di giornate di lavoro.
Siamo in crisi economica, come giustamente dici tu, e non possiamo permetterci di rallentare ulteriormente lo sviluppo economico, limitando la disponibilitĆ della forza lavoro. Alcuni studiosi infatti hanno stimato che il virus influenzale porta ad una perdita di produttivitĆ : infatti in media ogni caso di influenza fa perdere 4,78 giorni di lavoro/scuola; si stima che nella stagione 1998/99 si siano persi in Italia circa 48 milioni di giorni lavoro/scuola. Una cifra sconvolgente! Forse vale la pena fare qualche cosa!
“Possiamo tornare al vaccino? Qualche amico mi ha detto che il virus muta, per cui il vaccino di questāanno non ĆØ efficace, perchĆ© ĆØ giĆ vecchio, ĆØĀ quello dellāanno scorso”
I vaccini vengono rinnovati ogni anno. In tutto il mondo le case di produzione dei vaccini ricevono dagli studiosi e dai centri ufficiali le caratteristiche del nuovo tipo di virus su cui produrre il nuovo vaccino. Quindi ogni anno i vaccini vengono prodotti sapendo molto bene le caratteristiche ed il tipo di virus che troveremo in circolazione questāanno in Italia e nel mondo. E sai perchĆ© lo sappiamo?Ā lo sappiamo perchĆ© la malattia influenzale non ĆØ finita lāanno scorso a febbraio, ma questa estate ha continuato a circolare in America del Sud, in Australia, e i locali medici competenti hanno continuato a studiarlo, isolarlo e hanno fornito a noi dellāemisfero Nord tutte le informazioni che servono per proteggerci. Infatti ti posso giĆ annunciare, e te lo dico giusto perchĆ© so che sei una persona curiosa, che il prossimo vaccino, che ĆØ giĆ in commercio, ĆØ composto da una miscela di 4 ceppi differenti:
- A/Brisbane/02/2018 (H1N1)pdm09-like virus;
- A/Kansas/14/2017 (H3N2)-like virus;
- a B/Colorado/06/2017-like virus (B/Victoria/2/87 lineage)
- B/Phuket/3073/2013-like (lineaggio B/Yamagata)
Le varianti, come le avrebbe dovute chiamare il tuo amico, in realtĆ sono giĆ state previste nella nuova formulazione del vaccino e tutto andrĆ per il meglio.
Concludo e ti saluto.
Ciao. Alla prossima visita al sito del CESMET!