MALARIA TEST: La diagnosi di malaria si arricchisce della tecnica RT-PCR per identificare le diverse specie umane di Plasmodio.
Per una buona diagnosi di malaria accanto allāesame microscopico (striscio e goccia spessa su vetrino) si aggiunge un nuovo metodo in RT – PCR per diagnosticare la malaria e i 5 tipi di malaria umana presenti in tutto il mondo.
Presso il Cesmet ā Clinica del viaggiatore, il dr. Paolo Meo, medico tropicalista, malariologo esegue la diagnostica per malaria, sia con lāesame classico microscopico, sia con la metodica RT-PCR per tipizzare i DNA dei singoli tipi malarici. La diagnosi di laboratorio ĆØ sempre legata alla situazione clinica della persona. Eā preferibile eseguire il test malarico dopo una visita o una consulenza di medicina tropicale.
La malaria ĆØ una malattia infettiva, parassitaria, acuta, che puĆ² cronicizzare per la presenza di alcuni tipi di Plasmodio che si possono ripresentano a distanza di anni. La malaria si presenta generalmente con sintomi acuti febbrili, abbondante sudorazione, brividi, cefalea generalmente nucale, malessere generale. I sintomi durano qualche ora o qualche giorno per poi sparire e ripresentarsi dopo ore o giorni, con un malessere generale sempre piĆ¹ forte e debilitante. Ma come in tutte le malattie infettive anche il plasmodio della malaria puĆ² infettare i globuli rossi di una persona e presentarsi con sintomi sfumati, senza febbre (malaria algida) o con una sensazione āstranaā interna con la tendenza della pelle tumida e bagnaticcia. Una strana sudorazione e una pesantezza della testa e una sensazione di ottundimento mentale (malaria atipica). Insomma attenzione alla malaria A -o Pauci sintomatica che poi esplode tutta insieme. Questa ĆØ la situazione piĆ¹ pericolosa.
Il comune denominatore del ārischio malarico” ĆØ la presenza della persona, anche per poche ore o per lunghi periodi in aree dove ĆØ presente la malattia causata dal parassita malarico. Condizione indispensabile la presenza della zanzara Anopheles e di uomini portatori del Plasmodio. Il contagio avviene per puntura di zanzara femmina ed avviene da uomo a uomo. L’aver soggiornato in aree a rischio malarico ĆØ comunque l’elemento indispensabile e che deve destare immediatamente il sospetto.
Basta un malessere anche lieve ed il soggiorno in aree malariche per far scattare immediatamente il sospetto e la richiesta di un test malarico. Ossia lāesame per la ricerca del plasmodio nel sangue e la caratterizzazione del tipo di Plasmodio.
Solo occhi molto esperti riescono, con scarsa presenza di parassiti nel sangue (bassa parassitemia), generalmente presente nelle fasi iniziali dellāinfezione, o in chi soggiorna per lunghi periodi nelle aree a rischio, a fare diagnosi di malaria attraverso la lettura dello striscio di sangue e la goccia spessa. Ci vuole grande esperienza per differenziare un Plasmodium, specie Falciparum o Vivax. Anche per gli esperti ĆØ complicato caratterizzare gli altri tipi, per il resto abbastanza rari.
Il Cesmet Clinica del Viaggiatore, Centro di Medicina Tropicale, con tradizione pluridecennale, ha messo a punto una diagnostica molecolare che riesce ad identificare poche forme presenti nel campione di sangue (bassa parassitemia) e a tipizzare i 5 tipi che caratterizzano la malaria umana.
Con la tecnica di biologia molecolare RT-PCR ĆØ possibile rilevare in modo specifico il DNA di Plasmodium Falciparum; di Plasmodium Vivax; di Plasmodium Ovalis; di Plasmodium Malariae e di Plasmodium Knowlesi in campioni di sangue intero di pazienti che hanno soggiornato in aree a rischio e presentano sintomi da molto sfumati o quasi assenti fino a situazioni particolarmente acute ed a rischio.
Questo test molecolare viene utilizzato come supporto del medico tropicalista e malariologo per la diagnosi delle cinque specie di Plasmodium, alcune piĆ¹ frequenti, altre piĆ¹ rare. Sono responsabili di forme acute o della cronicizzazione della malaria in combinazione con fattori di rischio clinici ed epidemiologici. Il DNA viene estratto dal parassita malarico che si trova nei globuli rossi della persona affetta da malaria. Viene quindi estratto dal un campione di sangue della persona, moltiplicato attraverso la tecnica della āamplificazione Real Time (RT)ā e messo in evidenza con primer specifici e una sonda con colorante fluorescente che evidenzia P. falciparum; P. vivax; P. ovale; P. malariae e P. knowlesi. Basta la presenza di pochi parassiti, nella fase iniziale dellāinfezione, o la resistenza parziale immunologica della persona, per essere evidenziati attraverso il processo di amplificazione.
Come tutte le tecniche di amplificazione del DNA o RNA ĆØ possibile stabilire la quantitĆ di parassita presente. Lāocchio umano che legge un vetrino difficilmente apprezza un numero di parassiti inferiori ai 15/18.000 per ml di sangue. Una bassa parassitemia difficilmente viene evidenziata. La tecnica molecolare arriva a leggere poche forme di parassita presente. La tecnica di amplificazione ĆØ molto sensibile.
Esistono in natura cinque specie in grado di infettare l’uomo: Plasmodium falciparum ĆØ il piĆ¹ frequente in Africa Subsahariana ma anche in Asia. E’ la causa piĆ¹ comune di malaria grave, ĆØ responsabile della maggior parte delle morti per malaria e puĆ² causare molte complicazioni legate alla anemia, ovvero alla rottura dei globuli rossi, ma anche ai problemi di microtrombosi, legata alla adesione delle cellule ematiche. Bambini e donne in gravidanza possono avere gravi problemi con la malaria. Una delle situazioni piĆ¹ frequenti puĆ² essere un basso peso alla nascita. Plasmodium vivax, Plasmodium malariae, Plasmodium ovale sono presenti nei diversi continenti e sono causa della malaria cronica. Plasmodium knowlesi, tipico delle infezioni dei primati (scimmie), ĆØ stato responsabile di casi di infezione negli esseri umani in Malesia e nel Borneo.
La diversitĆ genetica e la riproduzione dentro le emazie producono varianti genetiche del Plasmodium con la capacitĆ di eludere la risposta immunitaria dell’ospite e produrre varianti resistenti a farmaci e ai vaccini. Questa produzione di continue varianti ĆØ in gran parte responsabile del successo della sopravvivenza del parassita nella storia evolutiva, per milioni di anni, cosƬ come il fallimento delle misure utilizzate con lo scopo di sradicarlo.
Da quando ĆØ stata descritta per la prima volta nel 1880, dal medico francese Charles Louis Alphonse Laveran, la diagnosi di questa malattia ĆØ stata fatta osservando le diverse forme del parassita attraverso l’esame microscopico di strisci di sangue periferico colorati con vari coloranti. Oggi, questa tecnica ĆØ ancora il metodo di riferimento in tutto il mondo. Ma la difficoltĆ nel formare un buon microscopista ed anche la difficoltĆ di osservare basse parassitemie (bassa carica parassitaria) ha portato allo sviluppo di nuove tecniche piĆ¹ semplici e piĆ¹ sensibili e specifiche. Diagnosticare la malaria in tempo e soprattutto in presenza di pochi parassiti ĆØ vitale per il paziente, poichĆ© la comparsa di complicazioni ĆØ strettamente legata al ritardo nell’inizio del trattamento.
Consigliamo di richiedere sempre lāesame emoscopico, ossia lo studio del vetrino con lo striscio di sangue, con la diagnosi molecolare in RT che fornisce anche una precisa diagnosi di specie.