Tamponi PCR o Antigenici per COVID-19 e quando farli

Tamponi PCR o Antigenici per COVID-19 e quando farli

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Novembre 2020: La PANDEMIA COVID-19 rimane e dilaga in tutto il mondo e i numeri degli infetti per SARS-CoV-2 crescono di giorno in giorno, e crescono anche i tamponi effettuati in tutta la penisola italiana.

Se devi effettuare un tampone molecolare RT-PCR o un tampone antigenico ricorda che presso il Cesmet Clinica del Viaggiatore – Etimedica, centro medico infettivologico riconosciuto dalla Regione Lazio, la risposta dei test di laboratorio è sempre accompagnata da una valutazione dello stato di salute della persone da parte dell’infettivologo. Hai diritto di capire ed interpretare il sigificato del risultato dei tamponi sulla base della storia dei tuoi contatti e della tua salute. Il medico deve essere sempre al tuo fianco e spiegarti i risultati ed il loro significato (richiedi e prenota la tua videoconsulenza ON LINE – consulto infettivologico).
Prenota qui il tampone molecolare RT-PCR o il tampone antigenico
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file e stress
      file e stress per i tamponi COVID-19

Tamponi … tamponi … tamponi. Questa è la parola d’ordine per capire come il virus diffonde nella popolazione di ogni nostra regione. Tamponi … tamponi …tamponi … gli unici test che identificano la presenza del virus. Ma per tutti sta diventando una ossessione. Una tortura per chi deve effettuare file di oltre 6 / 8 ore, e si vede recapitare la risposta dopo 10 giorni. Questo accade in alcuni “drive in” romani, ma in molte aree del territorio italiano. Lo stress si somma alla paura alimentata da una informazione anarchica, poco precisa e sicuramente alla deriva. Le informazioni e le regole scientifiche già sono complicate per gli addetti ai lavori, ma come si può lasciarle dilagare senza controllo né giuste correzioni.  [AGGIORNAMENTO di fine Novembre: le file si sono notevolmente ridotte, la rete dei laboratori autorizzati a fare il tampone molecolare si è notevolmente ampliata, anche noi effettuiamo il tampone, ma il caos permane nelle risposte.

[ ESEMPIO PERSONALE: ho fatto un tampone presso un centro pubblico universitario il 5 novembre, e per via di conscenze e favori tra medici ho saputo dopo 24 ore che ero positivo. Bloccato dentro una camera !!! dopo 10 giorni, il 16 novembre, ho fatto un secondo tampone … il 20 novembre ricevo una telefonata dalla ASL … e mi dicono che sono positivo .. dentro di me penso a quello del 16, e ci rimango molto male, … macchè dalla ASL mi hanno telefonato il 20 novembre per darmi il risultato del 5 di novembre (POSITIVO) … (preferisco rimanere in silenzio e  non commentare questa notizia)… ieri 22 novembre, sempre per vie traverse, di colleghi complici, ho saputo che il tampone del 16 novembre era negativo. SONO LIBERO!!! Ma quando arriverà la risposta ufficiale della ASL? La sto ancora aspettando!! E chi non ha i colleghi medici che ti informano, come deve fare? quanto deve aspettare? E quanto è relegata dentro una stanza senza sapere se è positiva o negativa? Su questo bisognerebbe rivedere tutta l’organizzazione, in alcuni posti!! ]

Il Covid-19 è ridotto a numeri, incomprensibili per la maggior parte delle persone. Numeri altalenanti ma che senza spiegazioni realmente ponderati incutono confusione e timore.

Tamponi … tamponi … tamponi è stata ed è tutt’ora la parola d’ordine di tanti scienziati e medici sicuramente di buon senso. Vogliamo capire perché??

Il virus SARS-CoV-2, come tanti virus in questo periodo autunnale/invernale, viene a contatto con gli organismi di tanti di noi umani, e su 100 persone aggredite dal virus stesso, circa 65/70 di queste riescono a distruggerlo, a neutralizzarlo, prima della sua entrata nelle cellule delle vie aeree superiori. Il sistema di difesa della pelle, le difese delle mucose delle vie aeree, la capacità antisettica e disinfettante fortissima della saliva e dei liquidi biologici, l’acidità proveniente dallo stomaco, la presenza di batteri protettivi, tutto questo costituisce l’immunità innata potentissima che madre natura ha messo a disposizione di ciascuno di noi. Una prima linea di difesa difficilmente valicabile. E’ la nostra prima difesa ed anche la nostra tranquillità nei confronti dei milioni di microbi che ci circondano tutti i giorni. E questo avviene durante il corso della vita fino ad età avanzata, oltre i 70 anni.  E’ il meccanismo che rende gli organismi difficilmente attaccabili dai microrganismi. Poi da una certa età le difese cominciano a diminuire e a cedere. E qui sorgono i problemi. La elevata mortalità oltre i 70/80 anni per SARS-CoV-2 trova nella diminuzione delle difese innate una delle cause fondamentali.
I 30/35 soggetti, residuo dei 100 prima descritti, si contagiano e si infettano, al contatto con il virus, (ovvero il 30/35 % dei contatti). In queste persone contagiate il virus comincia a riprodursi. Se queste 30/35 persone le portiamo a 100, circa l’80/85 %, quindi 80 – 85 persone di queste 100. non manifestano sintomi o presentano sintomi appena accennati. E sempre quelle 30/35 persone infettate da SARS-CoV-2, dopo un periodo di incubazione e di riproduzione interna del virus, che dura tra i 3 ed i 6 giorni, cominciano a diffondere virus.
Chiariamo un altro concetto: non è detto che tutte le persone infette arrivano a diffondere il virus. I nostri sistemi difensivi interni, sia cellulari che molecolari, hanno la capacità di neutralizzare ed uccidere i virus all’interno senza che noi ce ne accorgiamo. II nostro sistema di difesa, che agisce a diversi livelli è potentissimo. I plotoni di difesa accorrono e i virus vengono sconfitti. In questo caso il virus è sconfitto prima che compaiano i sintomi di malattia. In questi casi infatti i sintomi, che costituiscono una seconda linea di sistema di difesa, non si manifestano o si presentano in modo molto sfumato. In questi casi di reazione iniziale dell’organismo generalmente non si arriverà alla formazione di anticorpi.

Prima regola base: Diventare infetti e diffondere virus non è poi così semplice. Quindi manteniamo la calma e la tranquillità e facciamo lavorare il nostro organismo. Visti i tempi di incubazione è inutile correre a fare il tampone dopo poche ore o dopo qualche giorno dal contatto. Fino a 4 / 6 giorni difficilmente potete infettare qualcuno. Avete capito bene … non infetterete nessuno appena avete avuto un eventuale “contatto stretto” con il coronavirus. La regola è effettuare il tampone dopo 5/6 giorni dal contatto sospetto. Altrimenti sprechiamo tempo, fatica, rabbia e difficilmente ci sarà una qualche evidenza.

Dal momento che non sappiamo chi è infetto e chi non lo è, fare il tampone ha quindi un senso pratico ed è l’unico sistema per valutare la presenza del virus. Naturalmente rispettando i tempi giusti. Generalmente gli asintomatici mantengono basse le cariche virali, ossia la quantità di virus presente nell’organismo. E nella maggior parte dei casi le cariche (quantità) di virus basse non riescono ad infettare le altre persone. Si trovano pochi virus e lì rimangono. Ossia i virus non hanno la forza di diffondere. Anche se al contrario di altri virus, con SARS-CoV-2 molti asintomatici sono stati trovati diffusori di virus.  Diversa la situazione quando grandi quantitativi di virus diffondono e hanno la forza di passare e di infettare altre persone. Quasi sempre queste persone manifestano anche sintomi. Questa regola vale per tutti i virus, batteri, parassiti e funghi presenti in natura e che giornalmente vengono a contatto con noi. Con SARS-CoV-2 le carte sono state un po mischiate. Questo virus ama diffondere ed infettare più di altri virus.

Seconda regola base: i sintomatici, per la loro alta probabilità di diffondere virus, è bene che scelgano un tampone che sia in grado di capire quanto virus è presente, I tamponi per RT-PCR.
Le persone che hanno avuto contatti con soggetti infetti, passati i 5/6 giorni canonici di incubazione, possono scegliere i tamponi nasali rapidi antigenici, che segnalano la presenza di virus presenti in quantità medie – elevate, ossia individuano i soggetti realmente diffusori di virus. Il concetto della “carica virale” ossia della quantità di virus presente talvolta in media o elevata quantità, e quindi infettante, oppure presenti in bassa quantità e quindi difficilmente infettante, è un concetto da comprendere bene per capire che non tutte le situazioni di infezione da SARS-CoV-2 sono uguali.
In momenti in cui la richiesta di tamponi è diventata elevatissima, scegliamo la tipologia di tampone più corretta. Come anche le ultime indicazioni di OMS, CDC, ed altri centri di ricerca e di eccellenza scientifica ci invitano a fare.
[A] Il Tampone naso faringeo per la ricerca del genoma virale, ossia il tampone RT-PCR preferiamolo per (1) i soggetti che hanno sintomi, (2) i soggetti considerati deboli, o (3) soggetti di particolare rischio portatori di diverse patologie croniche.  Quindi utilizziamolo per individuare soggetti che possono diffondere virus, nel pieno della sua attività o che possono avere brutte conseguenze per un aggravamento dei sintomi. (4) Utilizziamo anche i tamponi PCR per la conferma dei tamponi antigenici positivi o (5) per fornire una risposta definitiva della uscita dal periodo di quarantena. E già queste categorie comprendono un numero di soggetti elevatissimo.

Il Tampone naso faringeo per la ricerca dell’antigene virale, il famoso tampone rapido antigenico, preferiamolo per tutti coloro che, avendo avuto un contatto stretto, con un soggetto positivo, ravvicinato, in ambiente di lavoro o scolastico, per un periodo di oltre i 15/20 minuti,  dove comunque è possibile avere un contagio, oppure in ambiente familiare, desiderano avere risposte sulla presenza del virus, sulla capacità di diffonderlo, sui rischi che corrono per se e per gli altri. Il tampone antigenico costituisce quindi il primo esame da effettuare per valutare di avere una carica infettante.

Ricapitoliamo. [1] Venire a contatto con il coronavirus del Covid-19 è possibile, direi che in questo periodo autunnale del 2020 è cosa quasi semplice; [2] Infettarsi, cioè avere il virus dentro l’organismo e cominciare a farlo crescere nelle nostre cellule è cosa più complicata. Il fuoco amico delle nostre prime difese innate è molto potente e distrugge la maggior parte dei virus con cui veniamo a contatto; [3] avere una carica virale elevata, ossia un quantitativo di virus pericoloso per gli altri, è ancora più difficile. Capita con maggior frequenza in chi non ha i sistemi di difesa in grado di rispondere in modo veloce ed efficace; [4] il TAMPONE ossia il prelievo di saliva o di muco nasale è l’unico sistema per individuare chi ha il virus; [5] la scelta dei diversi tipi di tampone va lasciata agli addetti ai lavori che possono indicare il metodo migliore per la ricerca. E questa non è condizionata dalla efficacia o meno, ma dall’utilizzo che occorre fare di questi strumenti diagnostici.

Riflettiamo: Le regole della biologia ed i rapporti tra virus ed organismi umani vanno sempre considerate per stabilire cosa fare e quando fare.
Tamponi RT-PCR, Tamponi rapidi Antigenici, quando farli e come farli. Non è una scelta casuale o legata a concetti errati di maggiore o minore efficacia. L’ uso dell’uno o l’altro tipo è determinato dalla situazione delle persone, dal loro stato di salute, dal tipo di contatti avuti, e da molti altri parametri valutati dal medico.  Dobbiamo considerare che quando le richieste di effettuare i test erano molto ridotte, su tutto il territorio nazionale, i tamponi RT-PCR erano il metodo standard ed indicato per tutti i soggetti. Inizialmente erano richiesti e destinati quasi esclusivamente per i soggetti malati e gravi.
Oggi, visti i numeri e le richieste crescenti bisogna lasciare liberi i canali di accesso a questo tipo di esame per chi ne ha veramente bisogno, ossia i soggetti sintomatici e appartenenti a cerchie familiari dove il virus può circolare e diffondere molto facilmente. Lasciamo questo esame anche alle categorie di rischio, ad anziani che hanno bisogno di controlli accurati e ragionati. Tutti gli altri utilizzino i metodi appropriati e corretti.
Quante notizie e concetti errati, fantasiosi e fuorvianti vengono costantemente diffusi dalla informazione quotidiana. E quanta ansia, panico e comportamenti errati vengono fomentati da questa informazione scorretta.
Per capire meglio cosa sono i tamponi RT-PCR ed i tamponi antigenici in un altro articolo descriverò i diversi tipi di tampone, la loro sensibilità ed affidabilità e come utilizzarlo.

 

COVID-19: come capire se si è a rischio contagio ( da Ministero Salute)

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