Mercoledì 18 agosto: “Zona Gialla” in Sicilia sicura. In altre regioni quali Sardegna e Calabria è oramai quasi sicuro. Anche altre regioni tra cui Lazio e Lombardia sono in bilico. I casi crescono, il virus Delta circola sempre di più e qualcuno comincia a temere un ritorno in zona arancione.
ULTIMISSIME DI VENERDI 20 AGOSTO Contrordine compagni
La Sicilia evita la zona gialla
La politica e l’economia hanno vinto sulla Pandemia. La medicina e la scienza sono tirati per la giacca da una parte e dall’altra. Per tutta la settimana è stata in bilico tutta la regione siciliana. In bilico fra zona bianca e zona gialla. Tra mascherine al chiuso e all’aperto. Tra posti a tavola distanziati e con numeri obbligati. La ragion economica e di Stato, la disperazione di tante aziende e di tanta gente senza lavoro, forse a buon ragione, forse no! ha prevalso sulla salute. Per qualche decimo di punto di uno dei 3 parametri la sicurezza ed il sistema di freno alla diffusione del virus sono stati messi da parte. Quanto meno arriviamo a fine agosto.E diamo alla variante DELTA un aiuto ed una spinta a diffondere e ad infettare.
La Sicilia alla fine, giocando sui numeri e con qualche spintarella sui ricoveri ospedalieri, è riuscita a rimanere in zona bianca, al pari di tutte le altre Regioni.
Per rimanere “in bianco” ora ci siamo inventati che i tre parametri devono essere allineati e superati TUTTI.
(1) la media dei contagi settimanali superiore ai 50 per 100.000 abitanti. E la Sicilia aveva oggi una incidenza – ovvero un numero di nuovi casi – superiore a 155. Tre volte la soglia “bianca”;
(2) I ricoveri nei reparti Covid degli ospedali per un numero di malati superiore al 15% dei letti disponibili. E la Sicilia aveva oggi un’occupazione dei letti da parte di malati di COVID-19, nei reparti ordinari, superiore al 17%. Quasi il doppio la soglia bianca.
(3) la occupazione dei letti di terapia intensiva da parte di malati gravi di COVID-19 superiore al 10%. E nella media settimanale i letti di terapia intensiva occupati sono rimasti a quota 9,2%.
Dunque per pochissimi decimali (Martin non perse la cappa) ma riuscì a rimanere in zona bianca e continuare a far godere le vacanze a migliaia di turisti. E a mantenere un regime di equilibrio tra salute ed economia. Alla faccia della sempre maggiore diffusione del virus. Molto sottodimensionata dal tacere la positività dei tampone e dalla fuga dalle quarantene.
La Sicilia evita la zona gialla

E’ stata salvata dal giallo dal terzo dato: ossia dalle occupazioni dei letti in terapia intensiva.

In Europa i parametri son ben diversi e più stringenti
Il CDC europeo, l’ente sovranazionale del controllo delle malattie infettive, ha inserito in “zona rossa” diverse regioni italiane, secondo parametri che riguardano la circolazione e la diffusione del virus tra la popolazione. I parametri europei tengono quindi conto dei livelli di infezione, ossia del totale dei casi che sono positivi ai test molecolari ed antigenici. I parametri in Italia tengono conto in parte dei casi ma soprattutto dell’ utilizzo delle terapie intensive o dei ricoveri in strutture sanitarie, ossia della manifestazione dei casi più gravi di malattia.
Aspettiamo la fine della settimana di ferragosto e da lunedì 23 agosto la Sicilia sarà quasi certamente la prima regione ad entrare nuovamente in zona gialla.
Oggi, mercoledì 18 agosto, tutti i parametri della regione sono risultati in linea con il Decreto Covid del 23 luglio che la costringe a passare da zona bianca a zona gialla per il superamento dei parametri stabiliti.
La Sicilia in zona Gialla (fino ad oggi 20 agosto) cosa poteva succedere e cosa succederà.
Difatti l’incidenza settimanale per 100mila abitanti nell’isola è di 147 positivi. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è del 10%. Il tasso dell’occupazione dei reparti Covid ordinari sale al 17%.
Se la crescita dei parametri sarà confermata fino a venerdì prossimo – giorno del monitoraggio decisivo – “Trinacria” tornerà in zona gialla. Le altre 2 regioni Calabria e la Sardegna hanno margine tale da scongiurare probabilmente il cambiamento di colore questa settimana. Le altre regioni sono sorvegliate speciali.
DECRETO-LEGGE 23 luglio 2021, n. 105
Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attivita’ sociali ed economiche. (21G00117) (GU Serie Generale n.175 del 23-07-2021)note:
Entrata in vigore del provvedimento: 23/07/2021
Per passare da zona bianca a zona gialla
l’ incidenza settimanale dei soggetti positivi deve superare i 50 casi per 100.000 persone; e i posti letto delle terapie intensive devono essere occupati per oltre il 10% della loro capienza; i posti letto dei reparti ordinari devono essere occupati da oltre il 15% di casi Covid-19.
Per passare invece da zona gialla in zona arancione
l’incidenza dei casi positivi deve essere pari o superiore a 150 casi ogni 100.000 persone; le terapie intensive devono avere oltre il 20% dei letti occupati da pazienti covid-19, ed i reparti ordinari devono essere occupati per oltre il 30%.
Le regole da rispettare nella zona gialla:
⁃ obbligo di mascherina, che torna sia nei locali al chiuso sia negli spazi aperti;
⁃ Bar, pub e ristoranti rimangono aperti anche a cena senza limiti di orario.
⁃ Bar, pub, ristoranti devono rispettare una soglia per quanto riguarda il numero di persone non conviventi sedute allo stesso tavolo. Da sei persone al chiuso e tavolate libere all’aperto nella zona bianca, si passa a quattro persone, nella zona gialla, sia per i tavoli all’interno dei locali che agli spazi esterni.
Queste regole vanno applicate anche a feste, ricevimenti matrimoni, soggetti allo stesso limite di quattro persone per ogni tavolo.
Per quanto riguarda spostamenti tra regioni e comuni in area gialla dal 16 giugno le visite a parenti e amici e gli spostamenti sono considerati liberi.
Per quanto riguarda le regole per i negozi, nelle zone gialle, non sono previste limitazioni al rispetto delle norme sul distanziamento e sui dispositivi di protezione individuali. Le attività degli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e di gallerie, parchi, centri commerciali, possono rimanere aperte anche nei weekend, nei festivi e prefestivi.

Diffusione del Virus Delta
Queste le prospettive e le regole che ritornano al rientro dalle vacanze. In un periodo in cui il virus è molto più presente tra di noi di quanto pensiamo. La variante Delta diffonde soprattutto nei giovani, in particolare nei non vaccinati, ma anche in molti soggetti vaccinati. Siamo in una nuova ondata in tutto il mondo. Si stima che i casi infetti, positivi ai test, la maggior parte asintomatici, siano per lo meno dieci volte più alti rispetto ai numeri che ci vengono forniti dai dati ufficiali. Ricordo che i tamponi antigenici hanno una sensibilità inferiore rispetto ai molecolari e prendono solamente medio – elevate cariche infettanti. Diversi tamponi antigenici negativi si sono poi dimostrati positivi al molecolare.
Il virus circola anche tra i vaccinati, ma fa soprattutto male e danni a chi non è protetto dal vaccino.
La nostra esperienza di Centro specializzato in medicina dei viaggi, conferma negli ulti due mesi un aumento di casi positivi in viaggiatori, nei tamponi molecolari effettuati per i viaggiatori in partenza dall’Italia, in particolare da Roma. Viaggiatori tutti asintomatici, e quasi tutti con il vaccino effettuato. La maggior parte doppia dose. In aumento le infezioni asintomatiche nei ragazzi ed anche nei bambini.
Come in tutte le malattie infettive la vaccinazione mitiga e frena i danni prodotti dai microbi, in questo caso dal virus. La variante Delta ha una capacità di diffondere elevatissima. Il virus entra nel nostro corpo e comunque fa male. Ma se siamo vaccinati la risposta del nostro sistema immunitario ci difende.
Vaccinarsi serve a ciascuno di noi ad evitare danni interni prodotti dal virus. E questi danni vengono prodotti anche negli asintomatici.
L’applicazione di regole quali l’utilizzo di mascherine, anche all’esterno, lo stare un poco distanziati, i numeri limitati di persone nei tavoli di bar o ristoranti, serve a diminuire il contatti e la diffusione del virus. Virus con il quale i nostri organismi ancora non riescono a convivere. Finire in zona gialla, arancione o rossa vuol dire applicare regole necessarie durante le pandemie NECESSARIE a tenere il virus lontano. Queste regole NON SONO UNA RIDUZIONE DI LIBERTA’ ma servono a proteggere la tua e la mia salute. A proteggere il tuo organismo da ulteriori attacchi del virus. Virus che ricomincia a riprodursi all’interno delle tue e delle mie cellule, arrecando danni microscopici. LE RESTRIZIONI fanno bene alla nostra salute ma danneggiano e uccidono la nostra economia. Indubbiamente occorre trovare una mediazione.
LA MEDIAZIONE E’ STATA TROVATA LAVORANDO BENE SUI NUMERI – LE PERCENTUALI – E INTERPRETANDO LE REGOLE A FAVORE DELLA ECONOMIA SULLA SALUTE NOSTRA.