Gli ultimi dati della epidemia di Ebola, grave malattia emorragica, nelle province North Kivu and Ituri, riportano dall’inizio della epidemia 3.069 casi, dei quali 2.958 confermati e 111 probabili. I morti sono stati 2.057 di cui 1.946 confermati. L’epidemia continua a diffondersi nella popolazione della regione e diversi casi sono stati segnalati in Uganda.
Due casi probabili ma non confermati sono stati segnalati in Tanzania, da persone provenienti dall’Uganda.
Lo stato è di grande allerta ed emergenza in tutta l’area. Circa un centinaio i varchi di frontiera e postazioni di controllo
regionali dove tutta la popolazione ed i passeggeri vengono controllati per eventuale presenza di sintomi sospetti. Promedmail.org Arch. Numb. 20190908.6662930
Per proteggersi dal contagio da virus Ebola: le persone ed i viaggiatori che passano o soggiornano nelle aree dove è segnalata la presenza di persone infette, devono fare particore attenzione alla presenza di persoe malate, febbricitanti e che mostrano segni anche di lievi emorragie, sia dal naso che dalla bocca. Il virus, che provoca una malattia aggressiva, evidente, si trasmette attraverso il sangue infetto. Particolarmente esposti sono gli addetti alla sanità, quindi il personale sanitario che lavora a contatto con persone malate. Anche coloro che per lavoro o programmi di cooperazione risiedono in luoghi dove è segnalata la malattia, devono fare attenzione all’insorgere di febbre ed anche lievi emorragie salivari o nasali, sangue nell’urina o nelle feci. In presenza di questi sintomi occorre far riferimento a strutture sanitarie competenti.
Autore : Dott. Paolo Meo