Questa è la storia di una nostra paziente, cinquantenne, in buono stato di salute che non ha viaggiato ma viveva tranquillamente in Italia.
A Natale scorso ha presentato un herpes labialis, come le era capitato già altre volte in precedenza in forma molto lieve. Questa lesione però non solo non è passata ma anzi è progredita fino ad estendersi al prolabio il giorno di Capodanno. Eccetto questo fastidiosissimo Herpes la signora godeva di ottima salute fino al 6 Gennaio 2019, giorno in cui è comparsa febbre e cefalea. Nelle 48 ore successive, la situazione clinica è drasticamente precipitata con peggioramento della cefalea, comparsa di vomito e febbre con puntate fino a 39°C. Sembrava una brutta influenza stagionale fin quando, il 9 Gennaio, al mattino la paziente ha perso coscienza e viene trasportata in pronto soccorso dove ipotizzano una meningite.
In seguito a ricovero in ambiente specialistico, viene diagnosticata una “meningite pneumococcica”. Vengono messe in atto terapie specifiche mirate, con l’obiettivo di portar fuori dal coma la paziente.
Purtroppo il 23 Gennaio la Signora è deceduta.
Questa è la brutta storia di un batterio che si è fatto strada in un organismo con difese immuni indebolite da una causa ignota, e che aveva dato segno di questo calo delle difese immunitarie tramite la riattivazione dell’herpes.
A Natale scorso ha presentato un herpes labialis, come le era capitato già altre volte in precedenza in forma molto lieve. Questa lesione però non solo non è passata ma anzi è progredita fino ad estendersi al prolabio il giorno di Capodanno. Eccetto questo fastidiosissimo Herpes la signora godeva di ottima salute fino al 6 Gennaio 2019, giorno in cui è comparsa febbre e cefalea. Nelle 48 ore successive, la situazione clinica è drasticamente precipitata con peggioramento della cefalea, comparsa di vomito e febbre con puntate fino a 39°C. Sembrava una brutta influenza stagionale fin quando, il 9 Gennaio, al mattino la paziente ha perso coscienza e viene trasportata in pronto soccorso dove ipotizzano una meningite.
In seguito a ricovero in ambiente specialistico, viene diagnosticata una “meningite pneumococcica”. Vengono messe in atto terapie specifiche mirate, con l’obiettivo di portar fuori dal coma la paziente.
Purtroppo il 23 Gennaio la Signora è deceduta.
Questa è la brutta storia di un batterio che si è fatto strada in un organismo con difese immuni indebolite da una causa ignota, e che aveva dato segno di questo calo delle difese immunitarie tramite la riattivazione dell’herpes.
L’infezione pneumococcica è la prima causa di meningite batterica e di polmonite batterica contratta in comunità, ossia in ambienti affollati. Si stima che questo batterio sia coinvolto nei 2/3 dei casi di infezione.
A livello mondiale, negli ultimi anni si è registrato un aumento dell’incidenza di malattia invasiva pneumococcica con mortalità media del 20% che puo’ raggiungere il 40% nelle diagnosi di meningite.
A livello mondiale, negli ultimi anni si è registrato un aumento dell’incidenza di malattia invasiva pneumococcica con mortalità media del 20% che puo’ raggiungere il 40% nelle diagnosi di meningite.
Fortunatamente abbiamo a disposizione un mezzo di difesa potente ed efficace che è la vaccinazione antipneumococcica.
Ne esistono di due tipi: l’antipneumococcico 13 e l’antipneumococcico 23 che rispettivamente coprono dall’infezione di 13 tipi e 23 tipi differenti di questo batterio. Secondo il protocollo vaccinale nazionale tutti i bambini dai due mesi devono obbligatoriamente effettuare la vaccinazione con tre dosi di vaccino, da effettuare nel corso del primo anno. Tutti si dovrebbero vaccinare per questo batterio che può diventare un vero e proprio Killer.
Ne esistono di due tipi: l’antipneumococcico 13 e l’antipneumococcico 23 che rispettivamente coprono dall’infezione di 13 tipi e 23 tipi differenti di questo batterio. Secondo il protocollo vaccinale nazionale tutti i bambini dai due mesi devono obbligatoriamente effettuare la vaccinazione con tre dosi di vaccino, da effettuare nel corso del primo anno. Tutti si dovrebbero vaccinare per questo batterio che può diventare un vero e proprio Killer.
Per noi il viaggio può diventare motivo di vaccinarsi e di aumentare le protezioni immunologiche sia per attacchi polmonari che sulle meningi del nostro sistema nervoso.
In particolare i soggetti di età superiore ai 65 anni di età, o i pazienti con età inferiore ma affetti da patologie croniche (BPCO, Diabete, Cardiopatie,…), possono usufruire gratuitamente della vaccinazione con Prevenar 13 e, a distanza di almeno un anno, completare con Pneumovax 23. Spesso noi adulti sani non siamo consapevoli del potenziale rischio di contrarre malattie infettive, ritenendo di non aver bisogno dei vaccini. In realtà l’equilibrio tra salute e malattie dipende dalla attività e dalle risposte del nostro sistema immune. Nel caso specifico tutti siamo a rischio di contrarre questo tipo di polmonite, o ancora peggio di meningite, che tutt’ora sono la prima causa di decesso per malattie infettive nei Paesi occidentali.
Per questo, consigliamo vivamente a tutti voi che leggete questo articolo di “prevenire il prevedibile” avendo a disposizione l’arma vincente della vaccinazione.
Per questo, consigliamo vivamente a tutti voi che leggete questo articolo di “prevenire il prevedibile” avendo a disposizione l’arma vincente della vaccinazione.
Redatto da Dr Enrica Intini
Responsabile scientifico Dr Paolo Meo