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Previsioni Meteo aree e città del kenya
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Clima:
L’equatore divide il Paese in due parti quasi uguali. Possiamo dire che la regione a nord dell’Equatore è calda e poco piovosa, e negli ultimi anni soffre di una siccità estrema. I territori a sud sono divisibili in tre zone meteorologiche:
(1) la costa umida, con una temperatura media annua compresa fra 24°C, in giugno e luglio, e 28°C in febbraio, marzo, aprile;
(2) gli altopiani relativamente temperati
(3) la regione tropicale del Lago Vittoria.
La stagione delle piogge va da “ottobre a dicembre – le grandi piogge” e da “aprile a giugno – le piccole piogge”.
La stagione secca da “dicembre a marzo” . ma per la presenza di insetti, ed in particolare le zanzare, il periodo dura tutto l’anno e dicembre – gennaio mantengono la presenza in particolare lungo le coste.
Notizie sul clima e sulle stagioni del Kenya:
Il Kenya ha un clima tropicale con temperature medie annuali di circa 26 °C. La stagione secca (dicembre – marzo), cambiamenti climatici permettendo, è caratterizzata da cieli blu, poche nuvole e temperature elevate. La stagione delle piogge è divisa in due parti: le “piccole piogge” (da aprile a giugno), concentrate sulle regioni meridionali e centrali del paese, caratterizzate da passaggi di grandi nuvole temporalesche e presenza di sole durante la giornata; e le “grandi piogge (da ottobre a novembre). Le “grandi piogge” portano una quantità significativa di precipitazioni in tutto il paese, ma sono particolarmente forti lungo la costa e nella regione occidentale.
La regione costiera del Kenya ha un clima umido e caldo tutto l’anno, con temperature che raramente scendono sotto i 20°C. Il clima favorisce la presenza di insetti ed in particolare di zanzare durante tutto l’anno. La regione costiera è ricca di acquitrini.
Le regioni di altitudine elevata, come il Monte Kenya e l’Altopiano Laikipia, hanno un clima più fresco e temperato.
La regione del Rift Valley, a nord del paese, ha un clima arido e semiarido, con temperature che possono superare i 40°C durante la stagione secca.
Il cambiamento climatico sta avendo un impatto significativo sulle stagioni e sul clima del Kenya, con un aumento importante delle temperature e una riduzione delle precipitazioni in alcune parti del paese, in particolare al nord al confine con Somalia, Etiopia e Sud Sudan. Ciò sta avendo un impatto sulla produzione agricola e sulla disponibilità di acqua potabile. L’aumento della temperatura media annuale, la riduzione delle precipitazioni in alcune parti del paese e un aumento dell’incidenza di eventi climatici estremi come alluvioni, siccità e inondazioni, modifica la situazione ambientale e la presenza di malattie e di rischi per i viaggiatori. Prima di affrontare un viaggio è sempre bene informarsi sulla situazione climatica e dell’ambiente dove ci si reca.
I cambiamenti climatici descritti stanno avendo un impatto significativo sull’economia del paese e sulla vita delle persone, in particolare sulle comunità rurali che dipendono dall’agricoltura e dalla pesca. L’agricoltura è uno dei settori più importanti dell’economia del Kenya, ma la riduzione delle precipitazioni e l’aumento della temperatura stanno rendendo sempre più difficile coltivare i raccolti, anche sugli altopiani.
La riduzione delle precipitazioni sta causando una riduzione della quantità di acqua disponibile per il consumo umano e animale. Questa situazione sta portando a una maggiore competizione per l’acqua tra le comunità e gli utenti, e sta causando conflitti tra le diverse comunità. In alcune parti del paese, gli eventi climatici estremi stanno causando gravi danni alle infrastrutture, alle case e alle colture, causando perdite economiche considerevoli.
Lungo le coste del Kenya, e quindi le aree più turistiche stanno subendo gli effetti del cambiamento climatico come l’erosione costiera, l’aumento del livello del mare e la perdita di biodiversità costiera.
Per affrontare questi problemi, il governo del Kenya sta adottando diverse misure per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e adattarsi ad essi. Queste misure includono l’implementazione di politiche e programmi di sviluppo a bassa emissione di carbonio, l’adozione di tecnologie pulite, la promozione di fonti di energia rinnovabile e l’introduzione di pratiche agricole sostenibili. Tuttavia, sono necessarie ulteriori azioni e sforzi coordinati a livello nazionale e internazionale per affrontare efficacemente i cambiamenti climatici e ridurre i loro effetti sulle comunità e sull’ambiente.
LA COSTA DEL KENYA
La costa del Kenya è una regione con un clima tropicale umido, che viene influenzato dalle correnti oceaniche e dalle brezze marine.
La temperatura media annuale della regione costiera del Kenya è di circa 27°C, con temperature che raramente scendono sotto i 20°C.
Ha due stagioni principali: DICEMBRE – MARZO la stagione secca caratterizzata da cieli blu, poche nuvole e temperature elevate. Durante la stagione secca, la regione costiera del Kenya è un’ottima destinazione turistica, con mare calmo e temperature gradevoli.
APRILE – NOVEMBRE stagione delle piogge ed è divisa in due parti:
le “piccole piogge” da aprile a giugno; Durante le “piccole piogge”, le piogge sono meno intense rispetto alle “grandi piogge” e si concentrano soprattutto nella parte settentrionale della regione costiera.
le “grandi piogge” da ottobre a novembre. Durante le “grandi piogge”, le precipitazioni sono molto più intense e diffuse in tutta la regione costiera del Kenya.
Durante la stagione delle piogge, la regione costiera del Kenya può subire inondazioni e alluvioni, ma queste non sono molto frequenti. Il mare può essere agitato, ma la regione costiera del Kenya rimane comunque una destinazione popolare per i turisti che desiderano fare escursioni e godersi la natura.
La regione costiera del Kenya è famosa per la sua bellezza naturale, le spiagge bianche, le palme e il mare turchese. Tuttavia, come accennato in precedenza, il cambiamento climatico sta avendo un impatto sulla costa del Kenya, con un aumento del livello del mare e una maggiore erosione costiera. Questi fenomeni possono causare danni alle infrastrutture, alla biodiversità costiera e alle comunità locali che dipendono dal turismo
clima, meteo e malattie in Kenya, quali problemi
Il Kenya è un paese dell’Africa orientale che si trova a cavallo dell’equatore e ha un clima tropicale con due stagioni delle piogge ed una stagione secche. Tuttavia, il cambiamento climatico sta avendo un impatto significativo sul clima e sulle condizioni meteorologiche del paese, portando a gravi conseguenze per la salute umana.
Tra i problemi climatici e meteorologici più significativi che il Kenya affronta, ci sono:
Siccità: il Kenya è spesso colpito da siccità prolungate, che hanno gravi conseguenze per l’agricoltura e la sicurezza alimentare. Inoltre, la scarsità di acqua può portare a malattie legate all’acqua contaminata e alla mancanza di igiene. Malattie gastro enteriche, frequenti le diarree di origine alimentare e dalle bevande. Negli ultimi anni sono aumentati i focolai di colera, nelle grandi città ma anche nei villaggi della costa.
Inondazioni: le forti piogge stagionali possono causare inondazioni che distruggono le infrastrutture e le case, creando problemi di igiene e aumentando il rischio di malattie trasmesse dall’acqua. Gli stessi problemi intestinali precedentemente descritti con rischio di epatite A e di Salmonella in aumento.
Le aree aride e semi-aride del nord, ai confini con Etiopia, territori del lago Turkana: sono particolarmente vulnerabili alle condizioni di aridità, che aumentano la diffusione di malattie legate alla mancanza di acqua e alla malnutrizione (come sopra). E’ facilitata la diffusione e la possibilità di infezione con meningococco. Importante la protezione vaccinale.
Malattie trasmesse da zanzare: la malaria è una delle malattie più comuni in Kenya, presente tutto l’anno soprattutto sulla costa ma in modo particolare con una trasmissione stagionale che è influenzata dalle condizioni meteorologiche e climatiche. La dengue, da circa un decennio è cresciuta in tutto il paese, insieme ad altre arbovirosi trasmesse dalle zanzare. Anche la febbre gialla è presente in particolare negli altopiani. Essendo le scimmie portatrici sane del virus, la possibilità di trasmissione, in modo molto ridotto può coinvolgere anche aree marittime.