COVID19: le domande più frequenti

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1. Che cos’è un coronavirus?
I coronavirus sono una vasta famiglia di virus ad RNA, di media grandezza, che attaccano sia gli animali ma anche l’uomo, noti per causare malattie delle vie respiratorie: dal raffreddore comune, alle faringo laringo tracheiti, bronchiti, fino a gravi polmoniti interstiziali bilaterali. Due le epidemie passate più gravi: la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
2. Che cos’è un nuovo coronavirus?
Un “nuovo coronavirus (COVID19)“ è un nuovo ceppo di virus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo. Per il quale l’organismo dell’uomo non ha sviluppato alcuna protezione.
3. Gli uomini possono essere infettati da un nuovo coronavirus di origine animale?
Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli uomini. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più coronavirus. Il 2019-nCoV sembra possa essere stato trasmesso dai pipistrelli direttamente o tramite un animale intermediario.
4. Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus?
Dipende dal tipo di coronavirus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e fino alla morte.
5. I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?
Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, solitamente dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.
6. Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus?
No, non esiste un vaccino specifico essendo una malattia nuova, e per realizzarne uno i tempi possono essere anche relativamente lunghi. Si parla di un periodo di circa 20/22 mesi per arrivare alla commercializzazione del nuovo vaccino. Con la nuova ricerca odierna dell’isolamento del virus da parte dei ricercatori dello Spallanzani di Roma, i tempi potrebbero accorciarsi.
7. Esiste un trattamento per un nuovo coronavirus?
Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Si stanno sperimentando alcuni farmaci antiretrovirali, ma i trial sono ancora in corso. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace.
8. Cosa posso fare per proteggermi?
Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono:
– l’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche)
– igiene delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani),
– pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate)
– evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.
9. In particolare, per quanto riguarda il nuovo coronavirus identificato in Cina (2019-nCoV) cosa è raccomandato?
Posticipare viaggi nelle aree colpite non strettamente necessari.
Le aree a rischio della Cina sono consultabili nel sito dell’OMS.
Se ci si reca in Cina, nelle aree a rischio, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio, ed anche contro il pneumococco (dr. Meo). Le due vaccinazioni non proteggono dal coronavirus ma semplificano la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra coronavirus e Influenza. Inoltre stimolano il sistema immunitario e riducendo le complicanze derivate dai due microrganismi, in particolare nei soggetti a rischio, diminuiscono l’aggressività del coronavirus dovuta alla coinfezione. È raccomandato, inoltre, di:
evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi
evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori
lavare frequentemente le mani.
Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova nelle aree a rischio, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico.
Al ritorno, se non si è cittadini che vivono in Italia, per qualsiasi necessità contattare l’Ambasciata o il Consolato del proprio Paese.
Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale:
contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500
• indossare una maschera chirurgica se si è in contatto con altre persone
• utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.

10. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo coronavirus?
Sì, possono esserlo, poiché gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda che gli operatori sanitari applichino coerentemente adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie in particolare.
11. Dove si stanno verificando le infezioni da 2019-nCoV?
Il cluster di casi di polmonite ad eziologia da 2019-nCoV è stato segnalato nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei, il 31 dicembre 2019. La maggior parte dei casi ha avuto un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, nel sud della Cina, un mercato all’ingrosso di frutti di mare e animali vivi. Il 9 gennaio 2020, è stato identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica.
Sono stati segnalati casi di 2019-nCoV confermati in Cina e casi importati da altri Paesi del mondo (vedi nel sito OMS: situation report) Tra i casi sono stati segnalati anche decessi. Le autorità sanitarie cinesi hanno confermato la trasmissione da uomo a uomo al di fuori della provincia di Hubei e sono stati segnalati casi confermati anche tra gli operatori sanitari
12. Quali sono i rischi di propagazione in Europa?
La valutazione del rischio da parte dell’OMS è considerata molto alta in Cina, alta a livello regionale e globale.
La probabilità di introduzione del virus nell’UE è considerata moderata da parte del Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC). In questa fase dell’epidemia in corso a Wuhan e nella provincia di Hubei in Cina, si possono verificare alcuni casi importati in Europa e di conseguenza una trasmissione locale (limitata). Un singolo caso rilevato in un Paese europeo non cambia il quadro complessivo della valutazione che resta di moderata probabilità di importazione di casi di 2019-nCoV nei Paesi europei (UE/EEA). Poiché a livello globale vengono segnalati sempre più casi, ciò aumenta anche la probabilità di casi sporadicamente importati anche nei Paesi eurpei (UE/EEA).
13. Come si contrae questo coronavirus?
La trasmissione da uomo a uomo è stata confermata. La fonte dell’infezione non è nota e potrebbe essere ancora attiva. Si pensa sia derivata da un contatto con alcuni tipi di pipistrelli. Pertanto, la probabilità di infezione per i viaggiatori in visita a Wuhan che hanno uno stretto contatto con individui sintomatici è considerata moderata. Il contagio generalmente avviene con il contatto diretto con persone che hanno sviluppato i sintomi della malattia. Ma è possibile, anche se in via di dimostrazione, il contagio con persone asintomatiche o ancora in via di incubazione.
14. Che fare se si è soggiornato di recente nelle aree a rischio?
Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale:
– contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500
– indossare una maschera chirurgica se si è in contatto con altre persone
– utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.
15. Che fare se si è soggiornato in un ospedale in cui è stata ricoverata una persona malata?
Il rischio di trasmissione esiste solo se si è stati in stretto e prolungato contatto con il paziente. I malati affetti da infezione da nuovo Coronavirus, inoltre, vengono ricoverati in ambienti separati dagli altri degenti. Sinora non è stata segnalata alcuna infezione da nuovo coronavirus contratta in ospedale o altra struttura sanitaria.
16. Quali raccomandazioni dell’OMS per i Paesi?
L’OMS incoraggia tutti i Paesi a rafforzare la sorveglianza delle infezioni respiratorie acute acute (SARI), a rivedere attentamente eventuali casi insoliti di SARI o di polmonite e a comunicare all’OMS qualsiasi caso sospetto o confermato di infezione da nuovo coronavirus.
I paesi sono incoraggiati a continuare a rafforzare la loro preparazione alle emergenze sanitarie in linea con il regolamento sanitario internazionale (2005).
17. Quale dispositivo di monitoraggio è stato introdotto per questo virus a livello nazionale?
In Italia, è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS).
La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS e l’ECDC, e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo Portale.
18. Quale misura sanitaria specifica per i viaggiatori è stata avviata nel nostro Paese?
Tutti i voli da Wuhan ed anche da e per la Cina sono stati cancellati. Le celebrazioni per il capodanno cinese sono state sospese per evitare il volume dei viaggi da / verso la Cina e all’interno della Cina, aumentando così la probabilità di diffusione dell’epidemia.
Su tutti i voli provenienti dalla Cina vengono effettuati controlli all’arrivo, che comprendono la misurazione della temperatura e la raccolta di informazioni dai cittadini.
Le indagini sull’epidemia sono in corso e poiché si tratta di una situazione emergente e in rapida evoluzione, le informazioni verranno aggiornate ogni volta che vi siano informazioni rilevanti.
Oggi 2 febbraio 2020 la notizia più importante riguarda l’isolamento del coronavirus nei laboratori dello Spallanzani di Roma.
È stato predisposto materiale informativo da affiggere negli aeroporti per informare i viaggiatori internazionali.

Fonte: fonte Ministero Salute rivisitata da dr. Paolo Meo

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